40ª Squadriglia
40ª Squadriglia | |
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Descrizione generale | |
Attiva | 12 marzo 1917 - 7 luglio 1918 1924 - |
Nazione | Italia |
Servizio | Servizio Aeronautico Regio Esercito Regia Aeronautica |
campo volo | Aeroporto di Udine-Campoformido Castenedolo (poi Aeroporto di Brescia-Montichiari) Cividate Camuno Torino Aeroporto di Venaria Reale |
velivoli | Savoia-Pomilio SP.2 Savoia-Pomilio SP.3 SIA 7b1 IMAM Ro.37 Caproni Ca.313 |
Battaglie/guerre | prima guerra mondiale Seconda guerra mondiale |
Parte di | |
II Gruppo (poi 2º Gruppo volo) XX Gruppo (poi 20º Gruppo) Aviazione Ausiliaria per l'Esercito 66º Gruppo O.A. | |
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La 40ª Squadriglia del Servizio Aeronautico del Regio Esercito inizia le operazioni all'Aeroporto di Udine-Campoformido con aerei Savoia-Pomilio SP.2.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Prima guerra mondiale
[modifica | modifica wikitesto]La 40ª Squadriglia nasce il 16 dicembre 1916 su Savoia-Pomilio SP.2 al Centro Formazione Squadriglie dell'Aeroporto di Brescia-Ghedi andando il 12 marzo 1917 all'Aeroporto di Udine-Campoformido nel II Gruppo (poi 2º Gruppo volo) per la 2ª Armata al comando del Capitano Mario Armati che dispone di altri 9 piloti, 7 osservatori tra cui il Tenente Giuseppe Bortolotti (militare) e 3 mitraglieri. In agosto è dotata anche di Savoia-Pomilio SP.3 ed in autunno il comando passa al Cap. Pier Luigi Bardella. Il 2 ottobre 1917 Wilhelm Hippert della Jasta 39 ottenne la sua seconda vittoria abbattendo il Savoia-Pomilio SP.3 matricola 4541 del pilota e osservatore, Ercole Crosetto e di Francesco Ariani abbattuto sulle falde del Kaval presso Tolmino. Il 25 ottobre 4 aerei bombardano Santa Lucia d'Isonzo e dopo la Battaglia di Caporetto ripiega il 29 ottobre sull'Aeroporto di Aviano cedendo gli aerei alla 22ª Squadriglia ed il 2 novembre a Ponte San Pietro per passare sui SIA 7b.
Rinasce su 2 Sezioni per 8 SIA 7b1 nel marzo 1918 andando a Castenedolo (poi Aeroporto di Brescia-Montichiari) nel XX Gruppo (poi 20º Gruppo) per la 7ª Armata al comando del Cap. Attilio Broglio che dispone di altri 8 piloti e 3 osservatori ed in primavera di 12 piloti e 7 osservatori che incontrano dei problemi con i SIA. Il 15 maggio il reparto va a Cividate Camuno ma continuano gli incidenti di volo ai SIA ed a metà giugno arrivano 2 aerei Pomilio. Dopo aver ricevuto il Ten. osservatore Manlio Molfese il 7 luglio va al Centro Formazione Squadriglie di Ghedi dove viene sciolta dopo aver svolto quasi 300 missioni di guerra.
Verrà ricostituita nel 1924 a Torino.[1]
Seconda guerra mondiale
[modifica | modifica wikitesto]Al 10 giugno 1940 la 40ª Squadriglia Ricognizione volava con 11 IMAM Ro.37 all'Aeroporto di Venaria Reale nel V Gruppo del 19º Stormo Osservazione Aerea a supporto del IV Corpo d'armata (Regio Esercito) per l'Aviazione Ausiliaria per l'Esercito. All'inizio del 1943 passa sui Caproni Ca.313 quando era nel 66º Gruppo O.A..
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ I Reparti dell'aviazione italiana nella Grande Guerra, AM Ufficio Storico - Roberto Gentilli e Paolo Varriale, 1999 pagg. 195-197
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- I Reparti dell'aviazione italiana nella Grande Guerra, AM Ufficio Storico - Roberto Gentilli e Paolo Varriale, 1999.
- Manlio Molfese, L'aviazione da ricognizione italiana durante la grande guerra europea (maggio 1915-novembre-1918), Roma, Provveditorato generale dello Stato, 1925.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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