5-4-1
Il 5-4-1 è un modulo di gioco del calcio. Consiste nello schierare 5 difensori, 4 centrocampisti ed un attaccante.
Il modulo
[modifica | modifica wikitesto]Lo schieramento è talvolta, sebbene impropriamente, assimilato al "catenaccio" per via dello spiccato stampo difensivista.[1] Il reparto arretrato si compone dei terzini - cui è richiesta sia la marcatura degli avversari che la proiezione offensiva - e di tre centrali, uno dei quali agisce solitamente da libero con funzioni di impostazione.[1]
A centrocampo, un ruolo importante è ricoperto dal regista mentre al mediano competono il contrasto e il recupero di palloni.[1] I laterali hanno invece mansioni variabili, dovendo adattarsi alle varie situazioni di gioco: aiutano a metà campo e in copertura, si spingono in avanti per aiutare l'unica punta.[1] Un possibile effetto collaterale è l'isolamento del centravanti, cui sono necessarie la velocità e la capacità di attaccare la porta, facendo reparto anche da solo.[2]
Il movimento degli esterni, ovvero dei terzini e delle ali, può tramutare il modulo in un più offensivo 3-4-3.[3] L'arma che può sfoderare una squadra che si schiera con il 5-4-1 è il contropiede: infatti, dopo essersi raccolti in difesa, i calciatori hanno molto spazio a disposizione da attaccare.[4]
Squadre che hanno utilizzato il 5-4-1
[modifica | modifica wikitesto]- La Nazionale greca di Otto Rehhagel, campione d'Europa nel 2004[5][6] Uno dei centrocampisti centrali era un difensore aggiunto, Katsouranīs; l'unico vero appoggio al centravanti Vryzas era l'ala Charisteas, autore della rete decisiva nella finale di Lisbona contro il Portogallo[6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d 5-4-1: il modulo catenacciaro, su pianetanapoli.it, 14 aprile 2009.
- ^ Carlo Brandaleone, Iachini torna al passato, 5 difensori con una sola punta, su palermo.gds.it, 23 settembre 2015.
- ^ Fabio Barcellona, Prospettiva Gasperini, su ultimouomo.com, 17 novembre 2016.
- ^ (EN) The 5-4-1 Formation. Complete Handbook, su fieldinsider.com. URL consultato il 29 aprile 2021.
- ^ Diego Antonelli, Il trionfo di re Rehhagel, su gazzetta.it, 6 luglio 2004.
- ^ a b Memorie Europee – Portogallo 2004 – La Grecia di Otto Rehhagel, su quelchepassalosport.it. URL consultato il aprile 2021.