Acer cappadocicum lobelii

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Acero di Lobelius
Acer cappadocicum lobelii
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Superrosidi
(clade)Rosidi
(clade)Eurosidi
(clade)Malvidi
OrdineSapindales
FamigliaSapindaceae
SottofamigliaHippocastanoideae
TribùAcereae
GenereAcer
SpecieA. cappadocicum
SottospecieA. cappadocicum lobelii
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
OrdineSapindales
FamigliaAceraceae
GenereAcer
SpecieA. cappadocicum
SottospecieA. cappadocicum lobelii
Nomenclatura trinomiale
Acer cappadocicum lobelii
(Ten.) A.E.Murray
Sinonimi

Acer lobelii
Ten., 1819
Acer platanoides var. lobelii
(Ten.) Loudon, 1838

Nomi comuni

acero lobato
acero di Lobelius

L'acero di Lobelius (Acer cappadocicum subsp. lobelii (Ten.) A.E.Murray è un albero della famiglia delle Sapindacee, endemico dell'Italia centro-meridionale.[2]

È un albero deciduo con portamento stretto e colonnare. I rami giovani sono coperti di pruina blu biancastra, poi diventano verdi.

Le foglie, opposte, lunghe 6–12 cm, hanno cinque lobi ondulati e sono appuntite verso l'estremità, lisce o poco dentate, lucide, verde scuro sopra, più chiaro sotto, gialle in autunno. Lo stelo reciso emana linfa lattiginosa.

Grappoli eretti di fiorellini giallo verdi sbocciano con le foglie giovani. Questi sono seguiti da frutti con ali verdi (samare) che sono lunghi fino a 2,5 cm.

Distribuzione e habitat

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Questa sottospecie è propria dell'Italia centro-meridionale, dall'Abruzzo alla Calabria, dove è presente in modo discontinuo nel piano collinare e montano (tipicamente tra 700 e 1700 m).[1][2][3]

  1. ^ a b (EN) Crowley, D. & Rivers, M.C. 2017, Acer cappadocicum lobelii, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 18 febbraio 2023.
  2. ^ a b (EN) Acer cappadocicum subsp. lobelii, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 18 febbraio 2023.
  3. ^ Acer cappadocicum subsp. lobelii, su actaplantarum.org. URL consultato il 18 febbraio 2023.

Voci correlate

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