Ali ibn al-Husayn (re dell'Hijaz)
ʿAlī b. al-Ḥusayn | |
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Il principe ʿAlī b. al-Ḥusayn fotografato da Zoltan Kluger nel 1933 | |
Re del Hijaz Sceriffo de La Mecca | |
In carica | 3 ottobre 1924 – 19 dicembre 1925 |
Predecessore | Sceriffo al-Husayn ibn ʿAlī |
Successore | ʿAbd al-ʿAzīz Ibn Saʿūd |
Nome completo | ʿAlī b. al-Ḥusayn b. ʿAlī |
Nascita | La Mecca, 1879 |
Morte | Baghdad, 14 febbraio 1935 |
Luogo di sepoltura | Mausoleo reale di al-A'zamiyya |
Casa reale | Hascemiti |
Padre | al-Husayn ibn Ali, sceriffo della Mecca |
Madre | Abdiya bint Abd Allah |
Consorte | Nafisa Khanum |
Figli | Principessa Khadija Abdiya Aliya, regina d'Iraq Principe Abdallah Principessa Badiya Principessa Jalila |
Religione | Islam sunnita |
ʿAli ibn al-Ḥusayn (in arabo ﻋﻠﻲ ﺑﻦ ﺍﻟﺤﺴﻴﻦ?, ʿAlī ibn al-Ḥusayn; La Mecca, 1879 – Baghdad, 14 febbraio 1935) è stato re dell'Hijaz e grande sceriffo della Mecca dal 3 ottobre 1924 al 19 dicembre 1925.
Fu il primogenito dello sceriffo al-Husayn ibn ʿAlī, il primo sovrano del contemporaneo regno del Hijaz, ed esponente del casato hascemita.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Giovinezza
[modifica | modifica wikitesto]Il padre di ʿAlī ibn al-Husayn fu nominato grande sceriffo di Mecca dalle autorità imperiali ottomane nel 1908, le sue relazioni con i Giovani Turchi, che s'erano impossessati del potere a seguito d'un colpo di mano, erano improntate a una crescente difficoltà.
Nel 1916 divenne uno dei leader della rivolta araba contro la dominazione ottomana. A seguito della vittoria della rivolta, al-Husayn si autoproclamò primo re del Hijaz, grazie al sostegno del Regno Unito. I suoi fratelli ʿAbd Allāh e Faysal furono resi rispettivamente emiro di Transgiordania e re d'Iraq, mentre ʿAlī rimase erede dei territori paterni in Arabia.
Matrimonio
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1906 ʿAlī sposò a Yeniköy (sul Bosforo) Nafīsa Khanūm, figlia dell'emiro ʿAbd Allāh b. Muhammad Pascià, grande sceriffo ed emiro di Mecca.
Al governo del Hijaz
[modifica | modifica wikitesto]Tuttavia, il re al-Husayn si trovò immediatamente coinvolto nello scontro con il casato dei Saʿūd, con sede a Riad. A seguito delle vittorie militari guadagnate dai Saʿūd, al-Husayn abdicò da tutti i suoi onori secolari a favore del figlio ʿAlī il 3 ottobre 1924 (al-Husayn s'era precedentemente insignito del titolo, del tutto vuoto di concreta sostanza, di califfo nel marzo di quello stesso anno). Nel dicembre dell'anno seguente, le forze saudite s'impadronirono del Hijaz, che essi incorporarono nel regno dell'Arabia Saudita. ʿAlī e la sua famiglia ripararono in Iraq.
Morte
[modifica | modifica wikitesto]ʿAlī b. al-Husayn morì a Baghdad nel 1935. Ebbe quattro figlie e un solo figlio, ʿAbd al-Ilāh, che divenne reggente del regno iracheno durante la minore età del re Faysal II e che morì il 14 luglio del 1958 in occasione del colpo di Stato militare da parte del generale ʿAbd al-Karīm Qāsim.
Discendenza
[modifica | modifica wikitesto]Il principe ʿAlī ebbe un figlio e quattro figlie:
- Principessa Khadija Abdiya (1907 - 14 luglio 1958)
- Principessa Aliya (1911 - 21 dicembre 1950) - sposò Ghazi I, re d'Iraq.
- Principe ereditario Abdallah (14 novembre 1913 - 14 luglio 1958) - Reggente del regno dell'Iraq fino al 1953. Ebbe tre mogli: Melek nel 1936, da cui divorziò nel 1940, Fayẓa nel 1948, da cui divorziò nel 1950, e infine Hiyam nel 1958.
- Principessa Badiya (giugno 1920 - 9 maggio 2020) - sposò sharīf al-Ḥusayn bin ʿAlī.
- Principessa Jalila (1923 - 28 dicembre 1855) - sposò sharīf Ahmad Hāzim Bey.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Ali ibn al-Husayn, re dell'Hijaz
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Informazioni sulla genealogia di Re ‘Alī, su freepages.genealogy.rootsweb.com. URL consultato il 5 giugno 2008 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2005).
- Descrizione della Casa Reale dell'Hijaz, su 4dw.net.
- Albero genealogico degli Hashemiti, su kinghussein.gov.jo. URL consultato il 5 giugno 2008 (archiviato dall'url originale il 6 aprile 2019).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 2652152381764001950003 · GND (DE) 1155769740 |
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