Anna Majani

Anna Majani (Bologna, 4 febbraio 1936Bologna, 28 febbraio 2021) è stata un'imprenditrice italiana, soprannominata "la regina del cioccolato"[1].

Figlia di Francesco Majani, della ditta Majani, viene da lui avvicinata alla musica e al teatro fin da bambina; va ai concerti con il suo maestro di pianoforte Mino Arcangeli e al teatro con Madame Jeannet, parigina trasferita a Bologna, che la segue fin dai primi anni. Il teatro diventa la sua passione. Da adulta inizierà a organizzare incontri dopo lo spettacolo in casa sua, a Palazzo Fantuzzi, con gli attori e gli amici, incontri che col tempo diventano un appuntamento fisso bolognese e le danno modo di conoscere e diventare amica di attori, attrici e registi come Umberto Orsini, Gabriele Lavia, Giuliana Lojodice, Claudio Abbado, Paolo Stoppa, Renato Rascel[2]. Ha seguito in modo speciale il regista Pier Luigi Pizzi andando ai suoi spettacoli in molte città italiane e straniere[3]. Anche la musica ha da sempre una posizione importante nella sua vita.[3]

Muore all'età di 85 anni, per complicazioni legate al COVID-19.[4]

A 18 anni comincia a lavorare dalla gavetta come dattilografa nell'azienda di famiglia aiutando il padre, Francesco. L'azienda era stata fondata nel 1796 da Teresina Majani e dopo 6 generazioni di uomini al comando[5], dopo fase declinante dell'azienda e la perdita della maggioranza nelle azioni nel 1976, Anna, ipotecando i beni familiari, ottiene un finanziamento necessario per riprendere nel 1985 il controllo totale dell'azienda, aiutata in questo anche dal figlio, avuto a 15 anni, entrato in ditta nel 1979 e esperto degli aspetti finanziari. Assieme a lui rilancia l'azienda[4].

La sua attività si svolge nell'area produttiva dove ha realizzato diversi prodotti e nell'area del marketing e delle vendite.[6] Diventa vicepresidente con deleghe specifiche alle relazioni esterne e al settore creativo. Decisa a portare fino in fondo le sue idee, gestisce l'azienda con grande competenza riuscendo a motivare i propri dipendenti[5]. Riesce a trasformare i cioccolatini della ditta in oggetti di design e aggiunge carisma al marchio dell'azienda[4]. Mantiene con decisione la proprietà alla famiglia bloccando offerte di acquisto giunte tra le altre anche da Nestlé[7]

Vince la battaglia legale contro la FIAT che voleva impedire l'uso del suo nome nel famosissimo cremino FIAT nato nel 1911 come iniziativa pubblicitaria per il lancio dell'automobile Fiat Tipo 4[8]

Riesce a portare la sua azienda a avere nel 2011 l'assegnazione della Palme d’Or al primo Salon du Chocolat italiano e il riconoscimento della targa “impresa che ha fatto la storia d’Italia”[9].

Alla sua morte il sindaco di Bologna la ricorda sottolineando che "Il suo impegno e il suo lavoro hanno contribuito a tenere alta la reputazione di Bologna e dell’Italia nel mondo"[10]

Attività sociale

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Si occupa molto anche di volontariato in particolare per l'Unitalsi (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali); dopo un primo viaggio a Lourdes ne rimane talmente coinvolta che vi ritorna come volontaria per molti anni partecipando al pellegrinaggio dell’Hospitalité Notre Dame de Lourdes.[3]

Attività politica

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Nel 2000, indicata da Beniamino Andreatta viene candidata nelle elezioni per il Consiglio regionale dell'Emilia-Romagna; una volta eletta fa parte delle commissioni Attività produttive, Turismo, Cultura, Scuola, e formazione lavoro e ritiene l'esperienza estremamente interessante[11]. Dopo 5 anni, giunta al termine dell'incarico, viene ricandidata nella lista Uniti nell'Ulivo, risulta prima dei non eletti ed entra in consiglio per dimissione di un eletto nel 2009[12].

Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana - nastrino per uniforme ordinaria
«Di iniziativa del Presidente della Repubblica»
— 26 gennaio 1998[13]
  • Medaglia d'argento dell'Hospitalitè-Louders.
  • Piantato un olivo secolare in suo onore di fronte alla sede dell'azienda a Crespellano[14]
  • 2016 - Premio Internazionale Standout Woman Award[15]
  • 2021 - Premio Tavoletta d'oro speciale alla memoria dalla Compagnia del cioccolato per la pralina Inca Maracaibo[14][16]
  • È stata componente del Consiglio di Amministrazione del Teatro Comunale di Bologna
  • Socia del Bologna Festival, Musica Insieme, dell’Accademia Filarmonica, del Centro San Domenico, degli Amici della Fenice, dell'Ateneo Veneto.
  • Vicepresidente della casa di riposo per artisti drammatici Lyda Borelli e favorisce la ristrutturazione del suo teatro[17]
  • Componente del comitato per le iniziative di solidarietà dell'Associazione Industriali di Bologna.[6]
  1. ^ Morta Anna Majani, la regina del cioccolato, su News Mondo, 1º marzo 2021. URL consultato l'11 ottobre 2022.
  2. ^ Nicoletta Barberini Mengoli, Nel salotto di Anna Majani, tra mobili di famiglia, arte e tradizione, su Ilrestodelcarlino.it, 18 giu 2017. URL consultato il 13 ottobre 2022.
  3. ^ a b c Anna Majani, su enciclopediadelledonne.it.
  4. ^ a b c (EN) Emma Bubola, Anna Majani, Grande Dame of Fine Chocolate, Dies at 85, su nytimes.com, 5 marzo 2021.
  5. ^ a b Donna e leader in un mondo di maschi: l’eredità di Anna Majani, in paroledimanagement.it, 4 marzo 2021. URL consultato l'11 ottobre 2022.
  6. ^ a b Anna Majani (PDF), su profilodonna.com, ottobre 2004. URL consultato il 13 ottobre 2022.
  7. ^ Caterina Vianello, Addio a Anna Majani, donna ostinata del cioccolato italiano, su www.dissapore.com, 1º marzo 2021. URL consultato il 13 ottobre 2022.
  8. ^ E l'Avvocato disse a Majani: "Girano più vostri cioccolatini Fiat che auto", su repubblica.it. URL consultato il 17 novembre 2017.
  9. ^ Livia Montagnoli, Addio ad Anna Majani, su gamberorosso.it, 1º marzo 2021. URL consultato il 13 ottobre 2022.
  10. ^ Morta Anna Majani, la regina del cioccolato: era la madre del Cremino Fiat, su fanpage, 2 marzo 2021. URL consultato l'11 ottobre 2022.
  11. ^ Anna Spadafora, Anna Majani vice presidente della Majani SpA, Consigliere Regione Emilia Romagna, Il teatro, l'azienda, la politica Intervista, su ilsecondorinascimento, 2000. URL consultato il 13 ottobre 2022.
  12. ^ =Deliberazione dell'assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna, 30 giugno 2009, n. 226 [collegamento interrotto], su Giunta regionale Emilia Romagna, 30 giugno 2009. URL consultato l'11 ottobre 2022.
  13. ^ Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana Majani sig.ra Anna
  14. ^ a b Tavoletta d'oro 2021, su cioccolato.it. URL consultato l'11 ottobre 2022.
  15. ^ Marta Ajò, Premio-Internazionale-Standout-Woman-Award-2016 [collegamento interrotto], su https://www.donneierioggiedomani.it/, 9 ottobre 2016. URL consultato il 13 ottobre 2022.
  16. ^ Tavoletta d’oro 2021, gli Oscar del cioccolato alle eccellenze italiane, su corriere.it. URL consultato l'11 settembre 2023.
  17. ^ Fabiola Cinque, Il teatro è impresa. L’impresa del teatro., 05/10/2015. URL consultato l'11 ottobre 2022.

Collegamenti esterni

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