Anna d'Asburgo (1432-1462)

Sacro Romano Impero (1438-1519)
Casa d'Asburgo
Alberto II (1438-1439)
(Re dei Romani)
Federico III (1452-1493)
Figli
Massimiliano I (1493-1519)
Figli e nipoti
Carlo V (1519-1556)

Anna d'Asburgo (Vienna, 12 aprile 1432Eckartsberga, 13 novembre 1462) era la figlia primogenita del duca d'Austria Alberto V, in seguito divenuto imperatore del Sacro Romano Impero con il nome di Alberto II, e di Elisabetta di Lussemburgo, figlia dell'imperatore Sigismondo e di Barbara di Cilli, e ultima rappresentante dell'estinta Casata di Lussemburgo.

Il 20 giugno 1446, a Jena, sposò Guglielmo III di Sassonia (1425 – 1482), langravio di Turingia, figlio di Federico I di Sassonia. Con il matrimonio, il marito, al momento della morte senza eredi del fratello minore di Anna, Ladislao il Postumo (1457), divenne duca di Lussemburgo, sebbene costantemente costretto a difendere il ducato dalla minaccia di Filippo III di Borgogna: nel 1469, già dopo la morte della moglie, Guglielmo dovette constatare l'impossibilità di difendersi dagli attacchi dei borgognoni, e cedette il ducato per ritirarsi nei suoi possedimenti in Turingia.

Anna e Guglielmo ebbero due figlie:

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Alberto III d'Asburgo Alberto II lo Sciancato  
 
Giovanna di Pfirt  
Alberto IV d'Asburgo  
Beatrice di Norimberga Federico V di Norimberga  
 
Elisabetta di Meißen  
Alberto II d'Asburgo  
Alberto I di Baviera Ludovico il Bavaro  
 
Margherita II di Hainaut  
Giovanna di Baviera-Straubing  
Margherita di Brieg Ludovico I il Giusto  
 
Agnese di Głogów-Żagań  
Anna d'Asburgo  
Carlo IV di Lussemburgo Giovanni di Lussemburgo  
 
Elisabetta di Boemia  
Sigismondo di Lussemburgo  
Elisabetta di Pomerania Boghislao V di Pomerania  
 
Elisabetta di Polonia  
Elisabetta di Lussemburgo  
Ermanno II di Cilli Ermanno I di Cilli  
 
Caterina di Bosnia  
Barbara di Cilli  
Anna di Schaunberg Enrico VIII di Schaunberg  
 
Ursula di Gorizia  
 
  • (DE) Constantin Wurzbach, Biographisches Lexikon des Kaiserthums Österreich, Vienna, 1860, Vol. VI, p. 150 (versione online)

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