Antonello Antinoro

Antonello Antinoro

Assessore ai beni culturali, ambientali e pubblica istruzione della Regione Siciliana
Durata mandato30 maggio 2008 –
30 giugno 2009
PresidenteRaffaele Lombardo
PredecessoreNicola Leanza
SuccessoreNicola Leanza

Senatore della Repubblica Italiana
Durata mandato29 aprile 2008 –
19 giugno 2008
LegislaturaXVI
Gruppo
parlamentare
UDC-SVP-Aut (fino al 2008)
CoalizioneUnione di Centro
CircoscrizioneSicilia
Incarichi parlamentari
  • Membro della 10ª Commissione permanente (Industria, commercio, turismo) dal 22 maggio al 13 giugno 2008
Sito istituzionale

Europarlamentare
Durata mandato14 luglio 2009 –
30 giugno 2014
LegislaturaVII
Gruppo
parlamentare
Partito Popolare Europeo
CircoscrizioneItalia insulare
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoCantiere Popolare (Dal 2012)
Noi moderati (dal 2022)[1]
In precedenza:
Nuova Sicilia (Fino al 2006)
UDC (2006-2010)
PID (2010-2012)
Noi con l'Italia (2021-2023)
Titolo di studioLaurea in medicina e chirurgia
ProfessioneMedico

Antonio Antinoro, detto Antonello (Palermo, 3 agosto 1960), è un politico e medico italiano.

Nel 2001 si candida all'Assemblea Regionale Siciliana e viene eletto con la lista Nuova Sicilia con 7.438 voti di preferenza su 40.895 di lista (18,19%). Il leader del movimento Nuova Sicilia, Bartolo Pellegrino, verrà arrestato per concorso esterno in associazione mafiosa[2], Nuova Sicilia inizia il suo declino e si scioglie definitivamente. Antinoro aderisce all'UDC, partito con cui si candida alle elezioni Regionali del 2006 e viene eletto con 30.202 preferenze, risultando il politico più votato nella storia della Sicilia[3].

Alle elezioni del 2008 risulta eletto sempre con le liste dell'UDC sia al Senato della Repubblica che all'Assemblea Regionale Siciliana, riportando 28.042 voti di preferenza su 114.901 di lista (24,41%). Dal 30 maggio 2008 ricopre la carica di Assessore Regionale ai Beni Culturali, Ambientali e Pubblica Istruzione nella I Giunta Lombardo (2008-2009). Esce nella II Giunta Lombardo (2008-2009). Il 19 giugno 2008 cessa dal mandato di Senatore, dimettendosi e optando per la carica di deputato all'Assemblea Regionale Siciliana. Trattandosi di caso di incompatibilità il Senato prende atto.

Nel maggio 2009 si apre una crisi nel Governo Regionale guidato da Raffaele Lombardo[4], che porta ad un rimpasto in giunta con l'estromissione degli assessori dell'Udc, fra cui Antinoro[5]. Alle elezioni europee del 2009 è candidato nella circoscrizione Italia insulare con la lista dell'UDC, dopo la rinuncia di Saverio Romano risulta eletto, si dimette quindi dall'Ars e opta per il Parlamento europeo[6]. Nel settembre 2010 vota favorevolmente la Direttiva dell'Unione europea che autorizza la vivisezione per cani e gatti randagi[7][8].

A settembre 2010, a seguito della nascita del quarto governo siciliano della Presidenza Lombardo[9], che vede una spaccatura interna sul rientro dell'Udc in giunta[10], Antinoro è fra quegli esponenti che entrano in forte polemica con Pier Ferdinando Casini, che lasciano l'Udc, fondando I Popolari di Italia Domani (PID)[11][12], i cui esponenti abbandonano il ruolo di opposizione, per il quale erano stati eletti nell'UdC, e si schierano a sostegno della maggioranza parlamentare di centrodestra di Silvio Berlusconi.

Nel gennaio 2012 I Popolari di Italia Domani aderiscono a Cantiere Popolare insieme ad altre sigle e Antinoro passa dunque a questa nuova forza politica.

Dal 2021 è tra i membri del comitato direttivo del neocostituitosi partito Noi con l'Italia[13], nato come lista in occasione delle elezioni politiche del 2018 a cui Cantiere Popolare aveva partecipato fin dall'inizio. Il 22 marzo 2023 la direzione nazionale lo nomina vice coordinatore.[14] Successivamente entra a far parte del direttivo di Noi Moderati, partito in cui è confluito Noi con l'Italia.[15]

Procedimenti giudiziari

[modifica | modifica wikitesto]

Il 14 maggio del 2009 Antinoro riceve un avviso di garanzia con l'accusa di voto di scambio con dei boss mafiosi del clan di San Lorenzo di Palermo. Dopo una vicenda giudiziaria durata otto anni, il politico siciliano viene assolto con sentenza definitiva dall'accusa di voto di scambio politico-mafioso[16].

Grazie a delle intercettazioni, gli venivano contestate altresì frequentazioni con uomini di Cosa Nostra[17]. Antinoro era accusato anche dal collaboratore di giustizia Michele Visita che ha dichiarato di aver assistito alla consegna di una somma di denaro a uomini di Cosa nostra del mandamento di Resuttana da parte di Antinoro[18][19]. Un supertestimone ha confermato inoltre il passaggio di denaro[20]. Nel dicembre 2009 viene arrestato Antonino Troia, presunto intermediario fra i boss ed Antinoro[21].

Nel febbraio 2010 Antinoro viene rinviato a giudizio dalla Procura della Repubblica di Palermo per voto di scambio[22] e chiede, tramite i propri legali, di essere giudicato con giudizio immediato, saltando l'udienza preliminare[23]. I contatti con i boss mafiosi di Resuttana e dell'Arenella sono stati confermati anche dal pentito Manuel Pasta[24], che ha accusato Antinoro di aver comprato i voti della mafia per farsi eleggere all'Ars[25].

Nel settembre 2010 gli esponenti di Cosa Nostra Antonino Caruso, Agostino Pizzuto, Vincenzo Troia e Antonino Genova vengono condannati per mafia e voto di scambio "in accordo" con Antinoro[26], per il quale il processo non si è ancora concluso. Nel marzo 2011 i collaboratori di giustizia Manuel Pasta e Michele Visita avevano confermato le accuse davanti alla terza sezione del Tribunale di Palermo[27]. Nel novembre 2011 il Pubblico ministero, al termine della requisitoria, chiede 8 anni di carcere per Antinoro[28].

Il 16 dicembre 2011 i giudici della terza sezione penale del Tribunale di Palermo condannano Antinoro a due anni e mezzo di carcere, alla sospensione dal diritto elettorale per 5 anni e al risarcimento di 30.000 euro in favore della Presidenza della Regione Siciliana, costituitasi parte civile[29]. La condanna in primo grado è per voto di scambio semplice, ed esclude quindi l'aggravante mafiosa a carico dell'eurodeputato.

Nel marzo 2013 il sostituto procuratore generale chiede alla Corte d'appello di Palermo la condanna a 8 anni dell'eurodeputato[30].

Il 5 luglio 2013 la Corte d'appello ha riportato il capo d'imputazione alla formulazione originaria, con l'aggravante dell'agevolazione di Cosa nostra, condannando Antinoro a sei anni di carcere[31].

Il 3 giugno 2014 la Sesta Sezione Penale della Suprema Corte di Cassazione, annulla la sentenza di condanna e rinvia alla Corte d'Appello per la celebrazione di un nuovo processo.[32]

Il 13 aprile 2016 la stessa Corte d'Appello assolve Antinoro dal reato di voto di scambio politico-mafioso[33].

Il 28 marzo 2017, respingendo il ricorso presentato dal Pg, la Corte di Cassazione assolve con sentenza definitiva l'ex deputato.

  1. ^ Dal 2022 come lista, dal 2023 come partito
  2. ^ Trapani, arrestato per mafia l'ex vicepresidente della Regione, in La Repubblica, 04 aprile 2007. URL consultato il 28 gennaio 2010.
  3. ^ Scheda. Chi è Antonello Antinoro, il recordman di preferenze in Sicilia, in SiciliaInformazioni, 14 maggio 2009. URL consultato il 28 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 21 maggio 2009).
  4. ^ Emanuele Lauria, L'ultimo strappo di Lombardo licenziati cinque assessori, in La Repubblica, 26 maggio 2009. URL consultato il 28 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 29 maggio 2009).
  5. ^ Lombardo completa la giunta siciliana. L'Udc resta fuori, in Il Sole 24 Ore, 26 giugno 2009. URL consultato il 19 dicembre 2009.
  6. ^ SICILIA/ARS: ANTINORO (UDC) SCEGLIE UE, SUBENTRA CINTOLA [collegamento interrotto], in Asca, 29 luglio 2009. URL consultato l'8 agosto 2009.
  7. ^ Antonio Cianciullo, Vivisezione, direttiva Ue "Sì ai randagi come cavie", in La Repubblica, 09 settembre 2010. URL consultato il 25 settembre 2010.
  8. ^ Vivisezione, La lista dei firmatari italiani, in L'Unità, 13 settembre 2010. URL consultato il 25 settembre 2010 (archiviato dall'url originale il 16 settembre 2010).
  9. ^ Massimo Lorello, Ecco la nuova giunta regionale Nasce sull'asse tra Pd e finiani, in La Repubblica, 21 settembre 2010. URL consultato il 23 settembre 2010.
  10. ^ Patto con Lombardo, il Pd prende tempo, in La Repubblica, 20 settembre 2010. URL consultato il 23 settembre 2010.
  11. ^ Romano: "Nasce Popolari per l'Italia di domani", in Giornale di Sicilia, 28 settembre 2010. URL consultato il 1º ottobre 2010.
  12. ^ Antinoro: progetto di rete troverà sostegno del Pid al Parlamento Europeo [collegamento interrotto], in Sito ufficiale Pid. URL consultato il 2 dicembre 2010.
  13. ^ Comitato Direttivo, su Noi con l'Italia. URL consultato il 20 dicembre 2021 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2022).
  14. ^ Renzo Tondo nominato Coordinatore Politico di Noi con l’Italia
  15. ^ Redazione, Vertice di Noi Moderati in Sicilia: "Pronti a una lista per le Europee", su Live Sicilia, 9 febbraio 2024. URL consultato il 7 marzo 2024.
  16. ^ Mafia, Antinoro non comprò voti dai boss. La Cassazione assolve l'ex deputato, in La Repubblica, 28 marzo 2017.
  17. ^ Salvo Palazzolo, Alessandra Ziniti, Voti comprati e incontri coi boss, indagati gli udc Antinoro e Dina, in La Repubblica, 15 maggio 2009. URL consultato il 28 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 18 maggio 2009).
  18. ^ Scambio voti, altre accuse ad Antinoro, in La Sicilia, 20 maggio 2009. URL consultato il 28 gennaio 2010.
  19. ^ Un neo collaboratore di giustizia:"Antinoro pagò per un pacchetto di voti", in SiciliaInformazioni, 20 maggio 2009. URL consultato il 28 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 23 maggio 2009).
  20. ^ Pentito e superteste accusano Antinoro, in La Repubblica, 16 maggio 2009. URL consultato il 28 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 1º aprile 2017).
  21. ^ Salvo Palazzolo, 'Da Antinoro soldi e posti ai boss', in La Repubblica, 23 dicembre 2009, p. 9 sezione:Palermo. URL consultato il 21 aprile 2010.
  22. ^ Inchiesta Eos e voto di scambio Antinoro (Udc) verso il processo, in La Repubblica, 16 febbraio 2010. URL consultato il 21 aprile 2010.
  23. ^ Aaron Pettinari, Processo Eos: estorsioni e voto di scambio. A giudizio pure Antinoro [collegamento interrotto], in Antimafia duemila, 4 maggio 2010. URL consultato il 25 novembre 2010.
  24. ^ Il nuovo pentito Manuel Pasta accusa l'eurodeputato Antinoro, in La Repubblica, 09 aprile 2010. URL consultato il 9 aprile 2010.
  25. ^ Salvo Palazzolo, Il pentito: "Antinoro comprò i voti" Caccia al carabiniere talpa dei boss, in La Repubblica, 15 aprile 2010. URL consultato il 18 aprile 2010.
  26. ^ Umberto Lucentini, Un voto 50 euro, compare [collegamento interrotto], in L'Espresso, 20 settembre 2010. URL consultato il 2 ottobre 2010.
  27. ^ Palermo, pentiti confermano accuse su Antinoro, in Giornale di Sicilia, 26 marzo 2011. URL consultato il 28 marzo 2011.
  28. ^ Simona Licandro, Antinoro, per l'eurodeputato Pid il pm chiede condanna a 8 anni, in Corriere del Mezzogiorno, 11 novembre 2011. URL consultato l'11 novembre 2011.
  29. ^ Voto di scambio, Antinoro condannato a due anni. Esclusa aggravante mafiosa, in Corriere della Sera, 16 dicembre 2011. URL consultato il 16 dicembre 2011.
  30. ^ Voto di scambio: pg "8 anni per eurodeputato Pid Antinoro", in Agenzia Giornalistica Italia, 27 marzo 2013. URL consultato il 28 marzo 2013 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2016).
  31. ^ Riccardo Lo Verso, Antinoro condannato a 6 anni per voto di scambio, in Giornale di Sicilia, 5 luglio 2013. URL consultato il 5 luglio 2013.
  32. ^ Voto di scambio, la Cassazione annulla la condanna di Antonello Antinoro, PalermoToday, 3 giugno 2014. URL consultato il 28 dicembre 2014.
  33. ^ Antinoro, "non fu mafia" Prescritta la corruzione elettorale, in Livesicilia, 13 aprile 2015. URL consultato il 31 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 1º aprile 2017).

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]