Arcidiocesi di Nicopoli di Epiro
Nicopoli di Epiro Sede arcivescovile titolare Archidioecesis Nicopolitana in Epiro Patriarcato di Costantinopoli | |
---|---|
Mappa della diocesi civile di Macedonia (V secolo) | |
Arcivescovo titolare | sede vacante |
Istituita | XIX secolo |
Stato | Grecia |
Arcidiocesi soppressa di Nicopoli di Epiro | |
Eretta | ? |
Soppressa | ? |
Dati dall'annuario pontificio | |
Sedi titolari cattoliche | |
L'arcidiocesi di Nicopoli d'Epiro (in latino: Archidioecesis Nicopolitana in Epiro) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Nicopoli d'Epiro, le cui rovine si trovano nei pressi di Prevesa in Grecia, è l'antica sede metropolitana della provincia romana dell'Epirus Vetus nella diocesi civile di Macedonia.
La comunità cristiana di Nicopoli ha origini molto antiche. Essa fu fondata dall'apostolo Paolo, come è testimoniato dalla lettera a Tito (3,12[1]). Da questa comunità provenne il primo papa di lingua greca, Eleuterio (175-189). Eusebio di Cesarea dà notizia che Origene scoprì in questa città una rara traduzione greca dell'Antico Testamento[2], cosa che presuppone la presenza a Nicopoli di un'importante comunità ebraica.
Con la riorganizzazione amministrativa dell'Impero voluta da Diocleziano, Nicopoli diventa la capitale della provincia dell'Epiro Vecchio, e di conseguenza anche una sede metropolitana nell'organizzazione ecclesiastica. Primo metropolita conosciuto è Eliodoro, presente al concilio di Sardica del 343/344.
Come tutte le sedi episcopali della prefettura dell'Illirico, fino a metà circa dell'VIII secolo la sede di Nicopoli era parte del patriarcato di Roma; in seguito fu sottoposta al patriarcato di Costantinopoli.
A partire dal V secolo la città inizia un lento ma inevitable declino, saccheggiata più volte dagli eserciti stranieri di passaggio, Visigoti, Vandali e Ostrogoti e, più tardi, Arabi e Bulgari. La riorganizzazione amministrativa e militare dell'Impero in epoca bizantina trasforma l'Epiro in un thema imperiale con capitale Naupacto, a cui vengono trasferiti i titoli e le funzioni metropolitane che furono di Nicopoli.
Ridotta a semplice diocesi, la città perse d'importanza. Dopo gli ultimi saccheggi di Arabi e Bulgari (IX-X secolo), gli abitanti l'abbandonarono preferendo rifugiarsi a Cozila[3] o in uno dei porti dell'antica metropoli, l'odierna Prevesa.
Dal XIX secolo Nicopoli di Epiro è annoverata tra le sedi arcivescovili titolari della Chiesa cattolica; la sede è vacante dall'11 giugno 1971.
Cronotassi
[modifica | modifica wikitesto]Arcivescovi greci
[modifica | modifica wikitesto]- Eliodoro † (menzionato nel 343/344)
- Donato † (prima del 425 - dopo il 432)
- Attico † (prima del 446 - dopo il 451)
- Eugenio † (menzionato nel 458)
- Alcisone † (? - circa 516)
- Giovanni I † (516 - ?)
- Domezio I † (documentato verso gli anni 540)
- Domezio II † (documentato verso gli anni 550/575)[4]
- Andrea † (circa 596 - dicembre 603 deceduto)
- Soterico † (? - circa 625 deceduto)
- Ipazio † (dicembre 625 - ?)
- Giovanni II † (circa VII-VIII secolo)[5]
- Anastasio † (menzionato nel 787)
- Daniele † (? - prima dell'879 nominato arcivescovo di Ancira)
- Leone † (circa IX secolo)[5]
- Basilio † (circa IX secolo)[5]
- Antonio † (circa IX-X secolo)[5]
- Nicola † (menzionato nel 1147)[6]
- Basilio † (menzionato nel 1157)[7]
Arcivescovi titolari
[modifica | modifica wikitesto]- Alessandro Grossi † (14 dicembre 1889 - 12 giugno 1897 deceduto)[8]
- Enrico Grazioli † (24 marzo 1898 - 31 marzo 1906 deceduto)
- Francisco do Rego Maia † (3 aprile 1906 - 4 febbraio 1928 deceduto)
- John Aelen, M.H.M. † (28 febbraio 1928 - 11 febbraio 1929 deceduto)
- Giovanni Battista Federico Vallega † (1º marzo 1929 - 4 dicembre 1944 deceduto)
- Walentyn Dymek † (3 luglio 1945 - 3 maggio 1946 nominato arcivescovo di Poznań)
- Alessandro Guidati † (22 febbraio 1947 - 25 giugno 1952 deceduto)
- Celestine Joseph Damiano † (27 novembre 1952 - 24 gennaio 1960 nominato arcivescovo, titolo personale, di Camden)
- Antonio Cardona Riera † (28 marzo 1960 - 24 giugno 1961 deceduto)
- Joseph-Paul Strebler, S.M.A. † (16 giugno 1961 - 11 giugno 1971 dimesso)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Tt 3,12, su La Parola - La Sacra Bibbia in italiano in Internet.
- ^ Storia ecclesiastica, VI, 16, 2.
- ^ (FR) Raymond Janin, v. Cozylé, in Dictionnaire d'Histoire et de Géographie ecclésiastiques, vol. XIII, Paris, 1956, col. 1004.
- ^ Sui due vescovi di nome Domezio, cf.: Jean-Pierre Sodini, Mosaïques paléochrétiennes de Grèce, «Bulletin de Correspondance Hellénique», 1970, nº 94-2, pp. 724-726. Ernst Kitzinger, Studies on Late Antique and Early Byzantine Floor Mosaics: I. Mosaics at Nikopolis, Dumbarton Oaks Papers, Vol. 6 (1951), pp. 81+83-122.
- ^ a b c d Catalogue of Byzantine Seals at Dumbarton Oaks and in the Fogg Museum of Art, vol. II, 1994, pp. 13-15.
- ^ (EN) Nikolaos, bishop of Nikopolis (1147), «Prosopography of the Byzantine World 2016», online.
- ^ (EN) Basileios, bishop of Nikopolis (1157), «Prosopography of the Byzantine World 2016», online.
- ^ ASS 22 (1889-90), p. 334, dove si dice: Alexandrum Grossi Episcopum Oensem Nicopolis Archipraesulem constituit. Gli succede Enrico Grazioli (cfr. ASS 30 (1897-98), p. 577), che gli Annuaire Pontifical Catholique menzionano come arcivescovo titolare di Nicopoli di Epiro. Gli stessi Annuaire Pontifical collocano in questa sede i vescovi do Rego Maia e Aelen.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (LA) Pius Bonifacius Gams, Series episcoporum Ecclesiae Catholicae, Leipzig, 1931, p. 429
- (LA) Michel Le Quien, Oriens christianus in quatuor Patriarchatus digestus, Parigi, 1740, Tomo II, coll. 133-138
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) La sede titolare nel sito di www.catholic-hierarchy.org
- (EN) La sede titolare nel sito di www.gcatholic.org