Autorità garante della concorrenza e del mercato
Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato | |
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Sede dell'AGCM a Roma | |
Sigla | AGCM |
Stato | Italia |
Tipo | Autorità amministrativa indipendente |
Istituito | 10 ottobre 1990 |
Presidente | Roberto Rustichelli |
Segretario Generale | Guido Stazi |
Bilancio | 173 milioni di euro (previsione 2015)[1] |
Impiegati | 312 (in servizio nel 2 023) |
Sede | Roma |
Indirizzo | Piazza G. Verdi 6/A, I-00198 Roma |
Sito web | www.agcm.it |
L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (in acronimo AGCM), è un'autorità amministrativa indipendente italiana, istituita dalla Legge 10 ottobre 1990, n. 287. Ha funzione di tutela della concorrenza e del mercato.
È informalmente chiamata Antitrust, dall'omonima area giuridica di competenza.[2]
Composizione
[modifica | modifica wikitesto]L'autorità è composta da tre componenti, di cui uno è il presidente. Originariamente il numero dei componenti era di cinque, ma alla fine del 2011 è stato ridotto a tre[3]. Il presidente e i componenti dell'autorità sono nominati dai presidenti di Camera e Senato; ciascuno dura in carica 7 anni, non rinnovabili.
Il segretario generale, che ha il compito di sovrintendere al funzionamento degli uffici ed è il responsabile della struttura, viene nominato dal ministro dello sviluppo economico su proposta del presidente dell'autorità. La sede dell'autorità è a Roma.[4]
Compiti
[modifica | modifica wikitesto]L'autorità ha i seguenti compiti:
- vigilanza contro gli abusi di posizione dominante;
- vigilanza di intese e/o cartelli che possono risultare lesivi o restrittivi per la concorrenza;
- controllo delle operazioni di concentrazione (fusione o take-over) che superano un certo valore, comunicate all'autorità, che ne valuterà l'impatto sul mercato;
- tutela del consumatore, in materia di pratiche commerciali scorrette, clausole vessatorie e pubblicità ingannevole;
- valutazione e sanzionamento dei casi di conflitto d'interesse dei componenti del Governo;
- valutazione e attribuzione del punteggio di rating di legalità.
Poteri
[modifica | modifica wikitesto]L'autorità in tali casi può procedere ad istruttorie o indagini conoscitive, che possono concludersi con una diffida o una sanzione amministrativa. Nei procedimenti avviati per presunte violazioni della disciplina in materia di concorrenza, le sanzioni possono arrivare sino al 10% del fatturato dell'impresa. In caso di violazioni della normativa posta a tutela del consumatore, l'autorità può irrogare sanzioni fino ad un massimo edittale di 5.000.000,00[5] euro. Qualora ravvisi particolari situazioni di necessità e urgenza, l'autorità può emettere, inoltre, provvedimenti cautelari, anche inaudita altera parte, per la tutela di interessi generali. L'AGCM collabora con la Guardia di Finanza per tutte le indagini che ne ravvisino l'occorrenza. I provvedimenti dell'autorità sono impugnabili innanzi al TAR del Lazio.
A partire dal 2006, l'AGCM dispone della facoltà di adottare misure cautelari nei casi di urgenza motivata dal rischio di un danno grave e irreparabile alla concorrenza.[6][7], previsti dal Regolamento (CE) n. 1/2003 e che la legge nazionale attribuiva alle Corti di Appello.[8]
Altre funzioni
[modifica | modifica wikitesto]L'Antitrust presenta una relazione annuale al Presidente del Consiglio dei ministri, ove fa il punto sull'applicazione della normativa concorrenziale in Italia; oltre a ciò ha la possibilità di esprimere pareri sulle norme che regolano il mercato; segnala al Parlamento, al Governo e ad enti territoriali le situazioni distorsive della concorrenza. Insieme alle altre autorità dell'Unione europea fa parte della rete UE delle autorità in materia di concorrenza, che in applicazione della normativa comunitaria, il Regolamento CE n. 1/2003, ha la possibilità di applicare direttamente le norme CE in coordinamento con la Commissione europea.
I provvedimenti dell'Autorità sono presentati in una pubblicazione periodica, come il bollettino settimanale.[8]
Presidenti
[modifica | modifica wikitesto]Presidente | Mandato | |
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Inizio | Fine | |
Francesco Saja | 1990 | 1994 |
Giuliano Amato | 21 novembre 1994 | 27 dicembre 1997 |
Giuseppe Tesauro | 1998 | 2005 |
Antonio Catricalà | 9 marzo 2005 | 16 novembre 2011 |
Giovanni Pitruzzella | 29 novembre 2011 | 30 settembre 2018 |
Roberto Rustichelli | 6 maggio 2019 | In carica |
Collegio in carica
[modifica | modifica wikitesto]- Roberto Rustichelli, Presidente
- Elisabetta Iossa
- Saverio Valentino
Premio Antitrust
[modifica | modifica wikitesto]Il 12 settembre 2017, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha annunciato l’istituzione del Premio annuale Antitrust. L’iniziativa è nata con lo “scopo di promuovere lo sviluppo della cultura della concorrenza e i diritti dei consumatori”[9].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Copia archiviata, su agcm.it. URL consultato il 3 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 6 aprile 2015).
- ^ Anna Argentati, Antitrust [Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, AGCM], in Dizionario di economia e finanza, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2012.
- ^ art. 23, comma 1, lettera d, del decreto-legge 6 dicembre 2011, convertito con modificazioni dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214
- ^ Natura dell’Istituzione e composizione del Collegio, su agcm.it, Autorità garante della Concorrenza e del Mercato. URL consultato il 9 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 10 settembre 2014).
- ^ comma 9, art.1, d.lgs. 21/2014 a modifica dell'art. 27 del Codice del Consumo
- ^ Matteo Capasso, Autorità antitrust e concorrenza: il caso Avastin-Lucentis, su iusinitinere.it, 5 settembre 2019. URL consultato il 30 aprile 2020 (archiviato il 30 aprile 2020). Articolo 14 bis, legge 287/90, inserito dall’articolo 14, comma 1, del decreto-legge 223/2006 convertito, con modifiche, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248)
- ^ I nuovi poteri cautelari, istruttori e sanzionatori attribuiti all’AGCM dal c.d. Decreto Bersani, su filodiritto.com, 22 settembre 2006.
- ^ a b Bollettino Settimanale, su agcm.it.
- ^ AGCM - Autorita' Garante della Concorrenza e del Mercato, su www.agcm.it. URL consultato il 29 luglio 2024.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Sabino Cassese, L’Autorità garante della concorrenza e del mercato nel “sistema” delle autorità indipendenti, in “Giornale di diritto amministrativo”; n. 1, 2011, pp. 102–104.
- “Concorrenza e mercato 2011. Antitrust, regulation, consumer welfare, intellectual property”, Milano, Giuffrè, 2011.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikisource contiene una pagina dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su agcm.it.
- Anna Argentati, Antitrust [Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, AGCM], in Dizionario di Economia e Finanza, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2012.
- Registrazioni audiovideo integrali dell'AGCM sul sito web di Radio Radicale
Controllo di autorità | VIAF (EN) 313145857977123021604 · ISNI (EN) 0000 0001 2234 1250 · LCCN (EN) nr00030137 · GND (DE) 5129496-5 |
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