Campionati del mondo di ciclismo su strada 1966
XXXIX campionati del mondo di ciclismo su strada 1966 | |
---|---|
Competizione | Campionati del mondo di ciclismo su strada |
Sport | Ciclismo su strada |
Edizione | 39ª |
Organizzatore | UCI |
Date | 28 agosto 1966 |
Luogo | Nürburgring |
Statistiche | |
Miglior nazione | Paesi Bassi (1/2/0) |
Gare | 4 |
Cronologia della competizione | |
I Campionati del mondo di ciclismo su strada 1966 si disputarono sul circuito del Nürburgring, in Germania Ovest.
Furono assegnati tre titoli:
- Prova in linea Donne, gara di 46,600 km
- Prova in linea Uomini Dilettanti, gara di 182,400 km
- Cronometro a squadre Uomini Dilettanti, gara di 100 km
- Prova in linea Uomini Professionisti, gara di 273,720 km
Storia
[modifica | modifica wikitesto]L'edizione del 1966 vedeva come principali pretendenti al titolo il tedesco Rudi Altig, argento nel 1965, i francesi Jacques Anquetil e Raymond Poulidor e la selezione italiana con Felice Gimondi, Gianni Motta, Michele Dancelli e Franco Bitossi. All'inizio dell'ultimo giro si formò un gruppo in testa alla corsa, tra cui otto sembravano essere i favoriti alla vittoria - i favoriti della vigilia Gimondi, Motta, Zilioli, Anquetil e Poulidor, cui si aggiungevano Jean Stablinski e i belgi Martin Van Den Bossche ed Eddy Merckx. Dal gruppo principale si staccò Altig che, spinto dal tifo del pubblico di casa, si lanciò all'inseguimento dei fuggitivi che raggiunse e superò, arrivando solo al traguardo. Altig fu favorito nella sua azione dalla collaborazione dell'ingenuo francese Lucien Aimar, che favorì il rientro del tedesco nel gruppo in cui vi erano i due suoi capitani.[1] Su settantaquattro corridori partiti, ventidue conclusero la prova.
Evert Dolman riportò il titolo dilettanti ai Paesi Bassi dieci anni dopo la vittoria di Frans Mahn nel 1956, mentre la cronometro a squadre fu vinta dalla Danimarca. Tra le donne tornò alla vittoria la belga Yvonne Reynders, al quarto titolo mondiale.
Medagliere
[modifica | modifica wikitesto]Pos. | Nazione | ||||
---|---|---|---|---|---|
1 | Paesi Bassi | 1 | 2 | 0 | 3 |
2 | Danimarca | 1 | 0 | 1 | 2 |
3 | Germania Ovest | 1 | 0 | 0 | 1 |
Belgio | 1 | 0 | 0 | 1 | |
5 | Francia | 0 | 1 | 1 | 2 |
6 | Regno Unito | 0 | 1 | 0 | 1 |
7 | Italia | 0 | 0 | 1 | 1 |
Unione Sovietica | 0 | 0 | 1 | 1 | |
Totale | 4 | 4 | 4 | 12 |
Sommario degli eventi
[modifica | modifica wikitesto]Eventi | Oro | Tempo | Argento | Tempo | Bronzo | Tempo |
---|---|---|---|---|---|---|
Uomini Professionisti | ||||||
Gara in linea dettagli | Rudi Altig Germania Ovest | 7h21'10" Media 36,401 km/h | Jacques Anquetil Francia | s.t. | Raymond Poulidor Francia | s.t. |
Uomini Dilettanti | ||||||
Gara in linea dettagli | Evert Dolman Paesi Bassi | 4h59'43" | Leslie West Regno Unito | ? | Willy Skibby Danimarca | ? |
Cronometro a squadre dettagli | Danimarca Blaudzun, Hansen, Hojlund, Wisborg | 2h09'03" | Paesi Bassi Beugels, Groen, Steevens, Wagtmans | a 24" | Italia Benfatto, Dalla Bona, Denti, Guerra | a 1'02" |
Donne | ||||||
Gara in linea dettagli | Yvonne Reynders Belgio | ? | Keetie Hage Paesi Bassi | ? | Ajno Puronen Unione Sovietica | ? |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Mario Spairani, 100 Anni di Ciclismo: speciale mondiali 1958 - 1970, in spaziociclismo.it, 1º ottobre 2010. URL consultato il 1-10-2010.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Campionati del mondo di ciclismo su strada 1966
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Risultati su sportpro.it, su sportpro.it. URL consultato il 9 dicembre 2010 (archiviato dall'url originale il 9 dicembre 2010).
- Risultati su les-sports.info, su les-sports.info.
- Risultati su les-sports.info, su les-sports.info.
- Campionati del mondo di ciclismo su strada 1966, su Sitodelciclismo.net, de Wielersite.
- Campionati del mondo di ciclismo su strada 1966, su Sitodelciclismo.net, de Wielersite.
- Campionati del mondo di ciclismo su strada 1966, su Sitodelciclismo.net, de Wielersite.
- Campionati del mondo di ciclismo su strada 1966, su Sitodelciclismo.net, de Wielersite.