Cefisodoto il Giovane
Cefisodoto detto il Giovane, o Cefisodoto II (in greco antico: Κηφισόδοτος?, Kephisódotos; IV secolo a.C. – III secolo a.C.) è stato uno scultore greco antico attivo tra il 345 e il 290 a.C. circa[1].
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Cefisodoto era figlio di Prassitele e nipote di Cefisodoto il Vecchio, fu erede quindi di una bottega e di una tradizione familiare ottimamente avviata; operò fra la seconda metà del IV secolo e i primi decenni del III secolo a.C. Una base recante la sua firma[2], proveniente dal santuario di Asclepio ad Atene, conserva nell'iscrizione anche il nome del sacerdote consentendo di datare al 344/3 a.C. la fase iniziale della sua attività[1] e di porre ipoteticamente la sua nascita intorno al 360 a.C., con il periodo di massimo sviluppo, secondo Plinio, intorno al 296-293 a.C.[3]
Attività
[modifica | modifica wikitesto]Da testimonianze nella letteratura antica sappiamo come Cefisodoto lavorasse sia il marmo che il bronzo e si avvalesse della collaborazione del fratello Timarco. Si hanno notizie dell'attività della bottega dei figli di Prassitele a Megara, a Tebe, a Coo, a Eleusi, a Delfi e a Pergamo. Malgrado la quantità di basi firmate giunte sino a noi, le quali attestano la fervida attività dello scultore e della sua bottega, non ci sono rimaste sue opere originali; possediamo tuttavia alcune copie, create soprattutto in età romana, quali il ritratto del commediografo Menandro,[4] visto da Pausania (I, 21, 1) nel teatro di Dioniso, e quello dell'oratore Licurgo di Atene e dei suoi figli, eseguito in legno dopo la morte dell'oratore, di cui si legge nello Pseudo-Plutarco Vite dei dieci oratori. Plinio per distinguere Cefisodoto I da Cefisodoto II sottolinea che quest'ultimo aveva eseguito ritratti di filosofi (Nat. hist., XXXIV, 87), e ricorda alcune sue opere che furono trasportate a Roma: una statua di Latona nel tempio di Apollo Palatino, una Afrodite nella collezione di Asinio Pollione, un Asclepio e una Artemide nel tempio di Giunone nel portico di Ottavia (Nat. hist., XXXVI, 24).
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Ludwig Urlichs, «Cephisodotus 2.». In : William Smith, Dictionary of Greek and Roman Biography and Mythology, Vol. I, London : da J. Walton, 1849, p. 670 (Google libri)
- D. Mustilli, Kephisodotos, in Enciclopedia dell'arte antica classica e orientale, vol. 4, Roma, Istituto della enciclopedia italiana, 1961.
- Antonio Giuliano, Arte greca : Dall'età classica all'età ellenistica, Milano, Il saggiatore, 1987, pp. 927-928.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Cefisodoto il Giovane
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Cephisodotus the Younger, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 96247263 · Europeana agent/base/6122 · ULAN (EN) 500079385 |
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