Charkiv

Charkiv
Città
(UK) Харків
Charkiv – Stemma
Charkiv – Bandiera
Charkiv – Veduta
Charkiv – Veduta
Veduta della cattedrale della Dormizione e della zona circostante
Localizzazione
StatoUcraina (bandiera) Ucraina
Oblast' Charkiv
DistrettoCharkiv
HromadaCharkiv
Amministrazione
Amministratore localeIhor Terehov (Blok Kernesa - Uspiš Charkiv) dall'11-11-2021
Territorio
Coordinate49°54′00″N 36°18′00″E
Altitudine135 m s.l.m.
Superficie310 km²
Abitanti1 421 125 (2022)
Densità4 584,27 ab./km²
Altre informazioni
Lingueucraino
Cod. postale61001—61499
Prefisso+380 57
Fuso orarioUTC+2
Codice KOATUU6310100000
TargaAX
Nome abitanticharkiviti, charkivyany
Giorno festivo23 agosto (Giorno della Liberazione)
Cartografia
Mappa di localizzazione: Ucraina
Charkiv
Charkiv
Sito istituzionale

Charkiv (in ucraino Харків? e in ucraino arcaico: Харьків, Char'kiv; in russo Харьков?, Char'kov) è una città dell'Ucraina orientale nella regione storica della Sloboda Ucraina, capoluogo dell'omonima oblast' e dell'omonimo distretto.[1] Nel 2022 aveva una popolazione di 1 421 125 abitanti[2]. Per popolazione è la seconda città del paese dopo la capitale Kiev.

Fino al 18 luglio 2020 Charkiv era classificata come città di rilevanza regionale e costituiva un comune autonomo rispetto al Distretto di Charkiv, anche se ne costituiva il centro amministrativo. Nell'ambito della riforma amministrativa dell'Ucraina, che ha ridotto a sette il numero dei distretti dell'oblast di Charkiv, Charkiv è entrata a far parte del distretto di Charkiv.[3][4]

Fondata verso la metà del XVII secolo da cosacchi ucraini come fortificazione in funzione anti-tatara la città assunse importanza sotto il governatorato di Mosca, che la elevò a capitale del governatorato della Sloboda Ucraina. Prima capitale dell'Ucraina sovietica cedette il passo a Kiev nel 1934 e durante la seconda guerra mondiale fu epicentro di numerosi scontri tra le forze dell'Asse e l'Armata Rossa che portarono alla pressoché totale distruzione della città.

Fondamentale snodo autostradale e ferroviario, grazie alla posizione strategica tra il bacino carbonifero del Donec e i giacimenti ferriferi di Kryvyj Rih, è anche un importante centro per le industrie metalmeccanica e siderurgica.

Tra i monumenti di maggior pregio vi è la piazza della Libertà, la cui superficie di circa 119000  la rende la piazza più grande del paese nonché la quarta in Europa[5] e la ventitreesima al mondo.

Geografia fisica

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Charkiv in una cartolina della fine del XIX secolo

La città si trova nell'Ucraina orientale in un terreno in gran parte collinare alla confluenza dell'omonimo fiume coi torrenti Lopan', Udy e Nemyšlja che diventano a loro volta affluenti del Severskij Donec.

Origini del nome

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Il toponimo deriva probabilmente dalla vicinanza all'omonimo fiume, considerando che esso era già attestato prima della fondazione della fortezza. Secondo lo storico Aristov Jakovič il toponimo cittadino potrebbe essere eponimo del leggendario fondatore della città, ossia il cosacco Char'ko.

Dal 1917 al 1934 Charkiv fu capitale della Repubblica Socialista Sovietica Ucraina poi, all'epoca dell'Unione Sovietica l'allora Char'kov fu grande centro industriale dove si produceva buona parte dei mezzi militari dell'Armata Rossa ed in particolare la KhPZ (letteralmente Fabbrica di locomotive di Char'kov) fu il principale impianto per la produzione dei carri armati T-34.

Seconda guerra mondiale

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Durante la seconda guerra mondiale, con l'operazione Barbarossa, la città fu un obiettivo fondamentale delle due parti in lotta sul fronte orientale e furono combattute accanite battaglie per il suo possesso con la Wehrmacht: la prima, la seconda, la terza battaglia di Char'kov. I dirigenti sovietici erano riusciti intanto ad evacuare le fabbriche più importanti, tra cui la KhPZ, che venne trasferita a oriente, riprendendo la produzione inserita nella Uralvagonzavod di Nižnij Tagil.

Dopo essere stata liberata una prima volta dall'Armata Rossa il 16 febbraio 1943 dalle truppe del generale Filipp Golikov, venne riconquistata un mese dopo dalle Waffen-SS del generale Paul Hausser; Char'kov fu definitivamente liberata dai sovietici il 23 agosto 1943 nel corso della quarta battaglia di Char'kov; liberarono la città le forze sovietiche del "Fronte della steppa" del generale Ivan Konev.

Guerra Russia-Ucraina

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Effetti di un bombardamento in città nel marzo 2022

Durante l'invasione russa dell'Ucraina del 2022 la città è stata duramente colpita per mesi dai bombardamenti missilistici e di artiglieria russi; alcuni combattimenti terrestri si sono svolti anche dentro la città nelle prime settimane di guerra.[6]

Popolazione e lingua

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La popolazione è costituita principalmente da ucraini e russi (rispettivamente 62,8 e 33,2%), ma ci sono anche altre minoranze etniche notevolmente più piccole, come armeni, azeri, bielorussi, uzbeki e tatari.

La città e la sua oblast' fanno parte però della zona geografica del paese a maggioranza russofona.

Secondo una statistica ufficiale ucraina, nel 2001 circa il 66% dei residenti urbani parlava esclusivamente il russo in casa[7], ma a tale percentuale andavano tuttavia aggiunte, secondo lo studio demografico, numerose famiglie bilingue, che usavano indifferentemente il russo oltre all'ucraino.

Le statistiche non ufficiali stimano per contro una percentuale ancora maggiore di locutori di lingua russa[8], nonostante la diffusione politica nazionale dell'ucraino sponsorizzata da parte dei governi nazionali, dopo l'indipendenza del paese dall'Unione Sovietica.

Secondo un sondaggio dell'Accademia ucraina delle Scienze risalente al 2011, la percentuale della popolazione che utilizzava l'ucraino come lingua madre era appena del 28%[9].

Al contrario, l'Istituto repubblicano internazionale determinava nel 2015 che a Charkiv il 95% della popolazione nella vita quotidiana parla solo o principalmente il russo, l'85% addirittura utilizza esclusivamente il russo e solo il 4% degli abitanti usa di conseguenza abitualmente o prevalentemente la lingua ucraina[10].

Nel 2012 in tutta l'oblast' di Charkiv, e quindi anche nella città stessa, il russo è stato riconosciuto come lingua ufficiale regionale e così, a più di vent'anni dalla sua abolizione, la lingua russa ha di nuovo ottenuto un riconoscimento ufficiale nella provincia e città di Charkiv.[senza fonte]

La grande comunità ebraica di un tempo nella città si è ridotta in modo significativo, prima a causa dell'Olocausto e, dagli anni '80, in seguito ad un'emigrazione massiccia.

Monumenti e luoghi d'interesse

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Architetture religiose

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Architetture civili

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Parco Maksim Gor'kij
Piazza della Libertà al crepuscolo

Geografia antropica

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Suddivisioni amministrative

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Il territorio di Charkiv è diviso in nove distretti:

  • Dzeržyns'kyj;
  • Kyïvs'kyj;
  • Slobidskyi;
  • Lenins'kyj;
  • Moskovs'kyj;
  • Žovtnevyj;
  • Ordžonikidzevs'kyj;
  • Frunzens'kyj;
  • Červonozavods'kyj.

Charkiv è uno dei principali centri culturali ed industriali dell'Ucraina: fra le principali attività industriali si possono annoverare soprattutto l'industria meccanica, con la KhTZ (uno degli impianti piu importanti per la produzione di macchinari per l'agricoltura fin dal periodo della collettivizzazione e meccanizzazione) e la KhPZ (storica fabbrica di materiale ferroviario e soprattutto di mezzi militari).

Infrastrutture e trasporti

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La principale via d'accesso a Charkiv è l'autostrada M03, che unisce Kiev e all'oblast' di Luhans'k e alla Russia. Dalla città dipartono anche l'M20, verso il vicino valico frontaliero con la Russia, e l'M18 per Zaporižžja, Melitopol' e la Crimea.

Stazione di Charkiv

Il primo collegamento ferroviario di Charkiv fu aperto nel 1869. Il primo treno ad arrivare a Charkiv arrivò da nord il 22 maggio 1869 e il 6 giugno 1869 fu aperto il traffico sulla linea Kursk – Kharkiv – Azov. La stazione ferroviaria passeggeri di Kharkiv fu ricostruita e ampliata nel 1901, per essere poi distrutta durante la seconda guerra mondiale. Nel 1952 fu costruita una nuova stazione ferroviaria di Charkiv. Kharkiv è collegata con tutte le principali città in Ucraina e all'estero da regolari treni ferroviari. I treni regionali noti come Električka la collegano con le città e i villaggi vicini.

Terminal A dell'aeroporto di Charkiv

La città è servita dall'Aeroporto di Charkiv situato a sud-est, nel quartiere Slobidskyi.

Mobilità urbana

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La città è servita dal 23 agosto 1975 dalla metropolitana di Charkiv, con 3 linee dal 1995, dalla rete tranviaria oltre che da autobus urbani e filobus.

Impianti a fune

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Nel parco Gorky è presente una funicolare che lo collega a via Sumska attraversando una vasta zona naturale.

Amministrazione

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Ordine di Lenin - nastrino per uniforme ordinaria
— 1970

Nella cultura di massa

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  • Charkiv viene citata a pagina 17 nel preludio di La pianista bambina, romanzo dello scrittore e giornalista statunitense Greg Dawson.[11]
  1. ^ (RU) Дергачевская городская громада, su gromada.info, Портал об'єднаних громад України.
  2. ^ (UKEN) Number of Present Population of Ukraine, as of January 1 2022 (PDF), su db.ukrcensus.gov.ua.
  3. ^ (UK) Нові райони: карти + склад, su minregion.gov.ua, Міністерство розвитку громад та територій України, 17 July 2020.
  4. ^ (UK) Про утворення та ліквідацію районів. Постанова Верховної Ради України № 807-ІХ., in Голос України, 18 luglio 2020. URL consultato il 3 ottobre 2020.
  5. ^ Le 10 piazze più grandi d'Europa, su civitatis.com, 22 dicembre 2020. URL consultato il 1º marzo 2022.
  6. ^ (EN) Russia-Ukraine Warning Update: Initial Russian Offensive Campaign Assessment, su understandingwar.org. URL consultato il 14 maggio 2022.
  7. ^ Sewodnya 20 agosto 2012: Stal-regionalnym -V- Harkove-.html Русский язык стал региональным в Харькове.[collegamento interrotto]
  8. ^ Copia archiviata, su analitik.org.ua. URL consultato il 9 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 3 aprile 2015).
  9. ^ (EN) Oleksandr Kramar, Russificazione: via bilinguismo, su ukrainianweek.com, 18 aprile 2012. URL consultato il 1º Ottobre 2014.
  10. ^ Ukraine National Municipal Survey March 2-20 2015 (PDF), su iri.org, 19 maggio 2015. URL consultato il 23 marzo 2022.
  11. ^ Greg Dawson, La pianista bambina (PDF), traduzione di Linda Rosaschino, Milano, Piemme, 2014, OCLC 1045834666. URL consultato il 5 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 26 aprile 2021).

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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