Charles MacArthur
Charles Gordon MacArthur (Scranton, 5 novembre 1895 – New York, 21 aprile 1956) è stato un drammaturgo, regista e sceneggiatore statunitense.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Charles Gordon MacArthur, figlio di William Telfer MacArthur e di Georgiana Welsted MacArthur, nacque a Scranton, in Pennsylvania, il 5 novembre 1895.[1]
Da bambino si avvicinò con passione alla lettura e desiderava diventare da grande uno scrittore.[1] Terminati gli studi liceali e la Wilson Memorial Academy a Nyack (New York), si trasferì a Chicago dove iniziò a collaborare come giornalista con il Chicago Tribune e il Chicago Daily News.[2]
Quando scoppiò la prima guerra mondiale, MacArthur si unì all'artiglieria da campo dell'esercito, parte della Divisione Arcobaleno. Durante la sua permanenza in Francia, lui e il suo compagno di batteria abbatterono un aereo tedesco con una mitragliatrice.[2][3]
Nel primo dopoguerra, nel 1919 scrisse il suo unico libro, A Bug's Eye View of the War (nel 1929 ripubblicato come War Bugs) sulle avventure e le disavventure belliche,[3] inoltre ricominciò la collaborazione giornalistica, nel 1921, con l'American di New York e con l'Hearst's international magazine.[2]
Negli stessi anni esordì nella letteratura con due racconti, Hang It All (1921) e Rope (1923), pubblicati sulla Smart Set.[1]
Quando MacArthur si trasferì a New York diventò membro della "Algonquin Round Table" (Tavola rotonda di Algonquin), assieme a Robert E. Sherwood, Dorothy Parker, Robert Benchley, Alexander Woollcott, Harold Ross, Donald Ogden Stewart, Edna Ferber, Marc Connelly, George S. Kaufman, Alice D.G. Miller, Lynn Fontanne, Alfred Lunt e Ina Claire.[1]
John Keats, l'autore di You Might as Well Live: The Life and Times di Dorothy Parker (1971) ha sottolineato:
«Charles MacArthur era un membro alto, bello, talentuoso e del tutto affascinante del gruppo Algonquin. un giovane giornalista che sognava di diventare un commediografo e Dorothy Parker lo adorava ... MacArthur, a quel tempo, era un donnaiolo, che è un po' diverso dall'essere semplicemente uno scapolo estremamente qualificato.[1]»
Nel 1926 MacArthur, assieme a Edward Sheldon, scrisse la commedia Lulu Belle, con la quale debuttò nel teatro, adattata in seguito per il cinema nel 1948 per la regia di Leslie Fenton.[2][4] Il dramma fu molto controverso in quanto presentava la figura di una prostituta di colore interpretata da Lenore Ulric, che incantò uomini potenti a New Orleans. Il critico teatrale, Robert Rusie, ha sottolineato:
«Una nuova era, una nuova arena e un nuovo apprezzamento per il talento nero sono stati stabiliti. Le crepe apparivano in una barriera un tempo ritenute impervie e le prime piccole gocce di un nuovo ordine sociale erano state diffuse. Si deve ricordare che la barriera non è stata spezzata, ma solo incrinata: nel 1926, il ruolo del protagonista di Lulu Belle, un dramma su una prostituta nera, è stato interpretato da Lenore Ulric. Per parafrasare Ethan Morrden, il teatro si apre la mente, che è vera, ma riflette anche la società che la produce e la sostiene. Occupato dai cambiamenti introdotti dalla prima guerra mondiale, l'ordine sociale vittoriano stava perdendo il controllo e i cambiamenti erano in corso. Sarebbero passati altri cinquanta anni, l'America ha realizzato il raccolto di questi pochi piccoli semi.[1]»
L'opera seguente fu la commedia, The Front Page (Prima pagina), incentrata sui retroscena giornalistici riguardanti il caso giudiziario di Earl Williams, un uomo bianco e sospetto membro del Partito Comunista degli Stati Uniti d'America, che era stato condannato per l'omicidio di un poliziotto nero.[4] La commedia, rappresentata il 14 agosto 1928 al Times Square Theatre, ottenne un grande successo, eseguendo 278 spettacoli prima della chiusura nell'aprile 1929.[1]
Il grande successo teatrale di The Front Page, convinse MacArthur a dirigersi verso Hollywood e la sceneggiatura cinematografica,[3] realizzata assieme a Ben Hecht,[2] dove, nell'arco della sua carriera, ottenne numerose candidature all'Oscar come migliore sceneggiatura, come quella del 1940 per l'adattamento di La voce nella tempesta (Cime tempestose) di Emily Brontë (1939),[3] oltre che trionfare all'Oscar, insieme a Hecht, nel 1936 con The Scoundrel (1935), evidenziando le proprie qualità di scrittore brillante.[2]
Nel 1934 fondò insieme a Hecht una compagnia di produzione, la Hecht-MacArthur Productions (finanziata dalla Paramount Pictures), con la quale produsse Delitto senza passione (1934), il notevole The Scoundrel, Once in a blue Moon (1936) e Soak the Rich (1936), tutti film diretti da MacArthur e da Hecht e basati su loro soggetti originali.[2][4]
Durante la seconda guerra mondiale MacArthur sospese la sua carriera di scrittore per partecipare al conflitto, terminando il suo servizio con i gradi di tenente colonnello.[3]
Nel secondo dopoguerra si dedicò anche alla direzione della rivista Fondation Theatre World.[3] ritornò a Hollywood dove si distinse per una commedia ambientata nel mondo della politica, The Senator Was Indiscreet (1947), diretta da George S. Kaufman.[2]
Le sue sceneggiature si rivelarono intrise di situazioni e personaggi descritti con ironia e umorismo, ed evidenziarono un'inclinazione al sentimentalismo e una empatia verso l'umana follia.[2]
MacArthur si innamorò dell'attrice Helen Hayes, la sposò nel 1928 e si stabilì a Nyack. Il loro figlio adottivo, James MacArthur, divenne un attore di successo. Nel 1949, la figlia diciannovenne Mary MacArthur morì di poliomielite.[1][3]
Opere principali
[modifica | modifica wikitesto]Teatro
[modifica | modifica wikitesto]- Lulu Belle (con Edward Sheldon, 1926);
- The Front Page (con Ben Hecht, 1928);
- Twentieth Century (con Ben Hecht, 1934);
- Spring Tonic, (1935);
- Jumbo (con Ben Hecht), adattato nel musical Jumbo (1935);
- Ladies and Gentlemen (con Ben Hecht, 1939);
- Swan Song (con Ben Hecht, 1946).
Sceneggiature
[modifica | modifica wikitesto]- Debito d'odio (Paid) (1930);
- Way for a Sailor (1930);
- Il re del jazz (King of Jazz) (1930);
- Billy the Kid (1930);
- Come rubai mia moglie (The Girl Said No) (1930);
- The Unholy Garden (1931);
- Quick Millions (1931);
- I demoni dell'aria (Hell Divers) (1931);
- New Adventures of Get Rich Quick Wallingford (film 1931) (1931);
- The Front Page (1931);
- Il fallo di Madelon Claudet (The Sin of Madelon Claudet) (1931);
- Freaks (1932);
- Rasputin e l'imperatrice (Rasputin and the Empress) (1932);
- Topaze (1933);
- Delitto senza passione (Crime Without Passion) (1934);
- The Scoundrel (1935);
- La costa dei barbari (Barbary Coast) (1935);
- Once in a Blue Moon (1935);
- Soak the Rich (1936);
- King of Gamblers (1937);
- Gli angeli con la faccia sporca (Angels with Dirty Faces) (1938);
- La voce nella tempesta (Wuthering Heights) (1939);
- Gunga Din (1939);
- Lulù Belle (1948);
- Intermezzo matrimoniale (Perfect Strangers) (1950).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e f g h (EN) Charles Macarthur, su spartacus-educational.com. URL consultato il 23 dicembre 2018.
- ^ a b c d e f g h i Charles MacArthur, in Enciclopedia del cinema, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2003-2004. URL consultato il 23 dicembre 2018.
- ^ a b c d e f g (EN) Charles MacArthur, su imdb.com. URL consultato il 23 dicembre 2018.
- ^ a b c le muse, VII, Novara, De Agostini, 1966, p. 112.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Crime Without Passion, in Reid's Film Index, n. 6, 1991.
- (EN) Ben Hecht, Charlie: The Improbable Life and Times di Charles MacArthur, 1957.
- (EN) Charles MacArthur, in Film Comment, New York, 1971.
- (EN) Charles MacArthur, in National Film Theatre booklet, Londra, 1975.
- (EN) Charles MacArthur, in Sight and Sound, Londra, 1975.
- (EN) Charles MacArthur, in Film Dope, Nottingham, 1987.
- (EN) J. Robbins, Front Page Marriage: Helen Hayes and Charles MacArthur, New York, 1982.
- (EN) The Scoundrel, in Reid's Film Index, n. 3, 1989.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Charles MacArthur
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Charles MacArthur, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Opere di Charles MacArthur, su Open Library, Internet Archive.
- Charles MacArthur, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- (EN) Charles MacArthur, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Charles MacArthur, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) Charles MacArthur, su Internet Broadway Database, The Broadway League.
- (DE, EN) Charles MacArthur, su filmportal.de.
- (EN) Film reference su Charles MacArthur, su filmreference.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 17416820 · ISNI (EN) 0000 0001 2099 3984 · SBN CUBV165725 · LCCN (EN) n81107001 · GND (DE) 131935585 · BNE (ES) XX1605073 (data) · BNF (FR) cb13985957f (data) · J9U (EN, HE) 987007445469505171 |
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