Charlie Murphy (attrice)

Charlotte Murphy, detta Charlie (Enniscorthy, 19 aprile 1988), è un'attrice irlandese.

Murphy è nata a Enniscorthy, figlia di due parrucchieri Brenda e Pat Murphy. Ha cinque fratelli. La famiglia si è trasferita a Wexford quando aveva dodici anni.[1] Ha studiato alla Gaiety School of Acting dal 2006 al 2008.[2]

Dal 2010 al 2014 ha interpretato il ruolo di Siobhán Delaney nella serie di RTÉ Love/Hate, per la quale ha vinto nel 2013 un Irish Film and Television Award come miglior attrice televisiva[1] e nel 2015 un Irish Film and Television Awards come miglior attrice protagonista.[3] Dal 2014 al 2023 ha vestito i panni di Ann Gallagher nella serie BBC Happy Valley. Dal 2017 al 2019 è nel cast della serie Peaky Blinders impersonando Jessie Eden. In entrambe le serie ha vinto un IFTA Award come miglior attrice non protagonista.[4]

Nel 2023 ha vinto un Irish Times Irish Theatre Award per la sua interpretazione di Eliza Doolittle nel Pigmalione di George Bernard Shaw all'Abbey Theatre.[5]

Ha una relazione con il regista britannico Sam Yates.[6]

Doppiatrici italiane

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Nelle versioni in italiano delle opere in cui ha recitato, Charlie Murphy è stata doppiata da:

  1. ^ a b David Looby, Big time charlie wins best actress award, su Wexford Echo, 12 febbraio 2013. URL consultato il 19 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  2. ^ Alumnus of the month, Charlie Murphy, su The Gaiety School of Acting, 28 febbraio 2013. URL consultato il 6 febbraio 2024.
  3. ^ IFTA Award Winners, su Irish Mirror, 25 maggio 2015. URL consultato il 6 febbraio 2024.
  4. ^ Amy Huberman and Mattress Mick were among the winners at tonight's IFTAs, su Breakingnews, 8 aprile 2017. URL consultato il 6 febbraio 2024.
  5. ^ Twenty-five years of the Irish Times Irish Theatre Awards: Who won when, and for what?, su The Irish Times, 24 marzo 2023. URL consultato il 6 febbraio 2024.
  6. ^ Deborah Collcutt, Peaky Blinders star Charlie Murphy's five siblings 'don't let fame go to her head', su Daily Express, 19 marzo 2021. URL consultato il 6 febbraio 2024.

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