Chiesa di Sant'Eligio dei Chiavettieri

Chiesa di Sant'Eligio dei Chiavettieri
StatoItalia (bandiera) Italia
RegioneCampania
LocalitàNapoli
Coordinate40°50′58.27″N 14°15′48.42″E
ReligioneCattolica
Arcidiocesi Napoli

La chiesa di Sant'Eligio dei Chiavettieri (già chiesa di Santa Maria ad Ercole) è una chiesa monumentale di Napoli, ubicata tra via Cesare Sersale e vicoletto Chiavettieri al Pendino. L'edificio è chiuso al culto da diversi decenni[1].

Storia e descrizione

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La chiesa sorse durante la dominazione sveva. Tuttavia è incerta l'origine della sua prima denominazione: Carlo Celano suggerisce che deriva dal fatto che la chiesa sorse dove in epoca romana insisteva il tempio di Ercole, testimoniato dalla presenza di alcune grosse colonne in zona. Alcuni storici, tra cui Francesco Ceva Grimaldi, invece sostengono che fu fondata dalla famiglia d'Ercole, molto potente nel periodo normanno-svevo e che aveva possedimenti nella strada.

Alla fine del XV secolo la chiesa venne ceduta alla corporazione degli spadari e poi alla confraternita dei chiavettieri (fabbricanti di chiavi) che la intestarono a Sant'Eligio, la ridecorarono e l'arricchirono di opere d'arte; nel 1624 divenne la sede della Congregazione del Salvatore e di Santa Maria Materdei, i cui membri restaurarono nuovamente l'edificio dotandolo di una veste settecentesca.

Non fu interessata dalle demolizioni che investirono la zona durante il periodo del Risanamento, ma ebbe soltanto un restauro nel 1913 e fu inglobata in un palazzo liberty di tre piani.

Di notevole interesse architettonico è la statua del Redentore sulla facciata. L'interno presenta decorazioni barocche e una piccola cupola.

  • Napoli sacra. Guida alle chiese della città, coordinamento scientifico di Nicola Spinosa; a cura di Gemma Cautela, Leonardo Di Mauro, Renato Ruotolo, Elio de Rosa editore, Napoli, 1993-1997
  • Giancarlo Alisio, Napoli e il Risanamento, Edizioni Banco di Napoli, 1980

Voci correlate

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