Chiesa di Santa Chiara (Trento)
Chiesa di Santa Chiara | |
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Stato | Italia |
Regione | Trentino-Alto Adige |
Località | Trento |
Indirizzo | Corso 3 Novembre 1918, 38122 Trento TN |
Coordinate | 46°03′48.7″N 11°07′25.45″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | Santa Chiara |
Arcidiocesi | Trento |
Stile architettonico | romanico |
Inizio costruzione | 1145 |
La chiesa di Santa Chiara, anche nota come chiesa di San Michele, è una chiesa rettoria in via Santa Croce a Trento a breve distanza dal Centro servizi culturali Santa Chiara.[1][2]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La prima dedicazione della chiesa fu per San Michele Arcangelo quando venne edificata nel 1183 su ordine dell'allora vescovo di Trento e fu denominata San Michele fuori la Porta (extra moenia) perché eretta in territorio esterno alla cinta muraria.[1] Le mura sono visibili in Piazza Fiera, più a nord rispetto al sito della chiesa. Nel 1229 fu costruito in un edificio attiguo, il convento che avrebbe dovuto ospitare le monache clarisse per i voti perpetui che avevano assunto. Queste religiose si erano insediate qualche tempo prima già a Trento presso Sant'Apollinare ma preferirono lasciare il posto che era insalubre a causa delle frequenti inondazioni dell'Adige.
All'arrivo delle clarisse la chiesa di San Michele fu inglobata nel loro convento, e reintitolata a santa Chiara d'Assisi. Le clarisse istituirono un conservatorio femminile e si dedicarono all'educazione di fanciulle d'alto rango. Ben presto l'ordine incominciò a raccogliere ingenti ricchezze dalle donazioni, come dimostrano i lavori di restauro della chiesa che è tuttora decorata da marmi e stucchi pregiati che di molto si discostano dall'umiltà della facciata esterna. Nel XIII secolo furono aggiunti all'edificio la sacrestia e il confessionale. A causa di queste ricchezze l'ordine fu perseguitato da molti sovrani tedeschi e anche dall'imperatore Federico II; nel 1810, con editto napoleonico, il convento fu espropriato e adibito ad ospedale militare. Nel 1930 avvenne il restauro della chiesa di Santa Chiara, che venne riaperta al culto.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b BeWeB.
- ^ Sala 3 Centro servizi culturali Santa Chiara, su comune.trento.it. URL consultato il 24 luglio 2020.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Svaizer A. (1980) Lavori di restauro nella chiesa di S. Michele o S. Chiara (Trento), "Studi trentini di scienze storiche" Sezione seconda, n.2, pp. 291–293.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file sulla chiesa di Santa Chiara
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa di Santa Chiara, su BeWeB, Ufficio nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana.
- Centro Servizi Culturali Santa Chiara, su centrosantachiara.it. URL consultato il 24 luglio 2020.
- Anche a Trento la 24 ore per il Signore, nella chiesa di S. Chiara, su diocesitn.it. URL consultato il 24 luglio 2020.
- Frati Minori di Trento, su ofmtn.pcn.net. URL consultato il 24 luglio 2020.