Chinotto (bevanda)
Chinotto | |
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Origini | |
Luogo d'origine | Italia |
Diffusione | nazionale |
Dettagli | |
Categoria | bevanda |
Ingredienti principali | Citrus myrtifolia |
Il chinotto[1] è un estratto analcolico del Citrus myrtifolia[2], agrume diffuso sulla costa tirrenica dell'Italia. Si tratta di una bevanda scura dall’aspetto simile a una cola, di gusto amarognolo ma anche dolciastro, vista la presenza di zucchero.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La bevanda è di origine incerta: alcuni[senza fonte] sostengono che sia stata inventata nel 1932 dalla San Pellegrino, che ne è la principale produttrice; una differente ipotesi è che sia stato prodotto in Sicilia da aziende quali Tomarchio o SBEG BONA dalla metà degli anni 1940, secondo altri dall'azienda Neri di Capranica (VT) che inizia la produzione nel 1949[3]. Altri affermano che la formula industriale fu inventata presso i laboratori della Costantino Rigamonti Giovanni a Milano, il cui proprietario divenne successivamente presidente della Recoaro. Un'ulteriore leggenda narra che questa bevanda sia stata inventata a Campascio nel piccolo comune svizzero di Brusio.[senza fonte]
Intorno al 1950 il chinotto più diffuso era quello prodotto dalla Recoaro.[senza fonte]
Occorre far notare che rispetto alle versioni storiche originali, i chinotti attualmente in commercio sono generalmente più zuccherati.
Diffusione
[modifica | modifica wikitesto]In Canada la bevanda viene commercializzata con il marchio Brio, mentre in Australia il chinotto viene venduto con il marchio Bisleri (di proprietà di Coca-Cola Amatil)[4].
A Malta esiste la Kinnie: una bevanda simile ma prodotta con arance amare[5].
Nella maggior parte degli altri paesi esteri è reperibile solo in negozi specializzati in cibi e bibite italiane.
In Italia, comunque, il chinotto è di recente tornato ad avere un ampio mercato. Questo testimoniano i notevoli investimenti effettuati dalle due maggiori compagnie produttrici e il lancio di nuove versioni della bevanda, come il Chinò energy[5], con aggiunti stimolanti come il ginseng e la pappa reale che, però, non ha avuto molta fortuna: messo in vendita nel 2005 ha avuto una commercializzazione molto breve; oggi non viene più prodotto a vantaggio del Chinò Zero nuova versione senza zuccheri aggiunti[6].
Aziende produttrici
[modifica | modifica wikitesto]È prodotto oggi da diverse aziende italiane:
- La Sanpellegrino, azienda oggi controllata dal gruppo multinazionale Nestlé, esporta il chinotto in tutto il mondo col marchio commerciale Chinò.
- Acque Minerali Lurisia commercializza "Il nostro chinotto" utilizzando il chinotto di Savona, presidio Slow Food[7].
- La storica società Neri di Capranica ha riavviato l'attività di produzione del chinotto come Chin8 Neri dopo un lungo periodo di arresto della produzione[3].
- La Bibite Paoletti di Ascoli Piceno, ha tra le sue referenze il chinotto nel formato small (0.25 l)
- La Abbondio produce con il marchio "Il chinotto originale", sia nella sua linea "vintage" sia in quella "con la biglia".
- L'Acqua Minerale San Benedetto produce una bibita con infuso di chinotto.
- La Terme di Crodo, produce la bevanda "Chinotto Soda" solo con chinotti di Savona.
- Anche la Coca-Cola ha lanciato in Italia il suo chinotto con marchio Fanta, tuttavia fra gli ingredienti non figura il chinotto, pertanto si tratta più propriamente di una bevanda al sapore e colore di chinotto.
- La storica produttrice di gassosa Arnone di Casoria produce chinotto a basso contenuto di zuccheri in PET (1.5 l) e bottigliette di vetro (20 cl).
- L'azienda calabrese Moka Drink di Laurignano prepara il chinotto e lo vende confezionato in bottiglie di vetro con vari formati.
- L'azienda calabrese Romanella Drinks di Reggio Calabria prepara il chinotto e lo vende confezionato in bottiglie di vetro con vari formati.
- L'azienda siciliana Tomarchio di Acireale produce il chinotto anche in particolari bottigliette di vetro.
- L'azienda Polara di Modica (RG) dal 1953 produce il chinotto sia in formato PET sia in bottigliette di vetro con il marchio "Antica Ricetta".
- L'azienda SBEG BONA -Siciliana Bevande Gassate- di Augusta (SR) produce dal 1947 chinotto a base di estratti e infusi naturali nei formati storici in vetro con i relativi marchi "Retrò Bona's" e "Naturalmente Siciliana".
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Art. 5 del D.P.R. 19 maggio 1958, n. 729: "Le bibite analcoliche vendute con il nome di un frutto non a succo, ivi compreso il cedro ed il chinotto, o con il nome della relativa pianta, debbono essere preparate con sostanze provenienti dal frutto o dalla pianta di cui alla denominazione. Alle bibite di cui al presente articolo è consentita l'aggiunta di succhi di frutta e di sostanze aromatizzanti ed amaricanti naturali diverse dal frutto e dalla pianta a cui la denominazione si richiama.
- ^ Chinotto, in Treccani.it – Vocabolario Treccani on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- ^ a b Chinotto, su chin8neri.it. URL consultato il 9 maggio 2019.
- ^ bisleri-chinotto, su Coca-Cola Australia. URL consultato il 9 maggio 2019.
- ^ a b IL CHINOTTO, su newsbartenders.it. URL consultato il 9 maggio 2019.
- ^ Chinò Zero, su quotidianosostenibile.it. URL consultato il 9 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 9 maggio 2019).
- ^ Chinotto di Lurisia, su lurisia.it. URL consultato il 9 maggio 2019.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su chinotto
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Intervista a Danilo Pollero, Agronomo, sulle origini del Chinotto, da Memoro - la Banca della Memoria
- Intervista a Danilo Pollero, Agronomo, sull'evoluzione del consumo del chinotto, dal frutto servito al bar alla più celebre bevanda che porta lo stesso nome, da Memoro - la Banca della Memoria
- Il Citrus × myrtifolia raccontato da Antimo Palumbo, storico degli alberi
- Il chinotto, la pianta e la bibita
- Il sito dell'Associazione amici del chinotto, su chinotto.com.
- Il primo sito internet dedicato al chinotto, su chinotto.cpenti.it.