Coredo
Coredo frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Trentino-Alto Adige |
Provincia | Trento |
Comune | Predaia |
Territorio | |
Coordinate | 46°21′N 11°05′E |
Altitudine | 831 m s.l.m. |
Abitanti | 1 365[2] (2011) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 38012 (già 38010) |
Prefisso | 0463 |
Fuso orario | UTC+1 |
Cod. catastale | C994 |
Targa | TN |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[3] |
Cl. climatica | zona F, 3 687 GG[4] |
Nome abitanti | Coredani (i còredi[1]) |
Patrono | Rinvenimento della Santa Croce |
Giorno festivo | 3 maggio |
Cartografia | |
Coredo (Còret[5] in noneso) era anticamente un comune nella provincia autonoma di Trento in Trentino-Alto Adige, ma ora è una frazione[6] del comune di Predaia, situato nella stessa provincia e regione.
Fino al 31 dicembre 2014 ha costituito, assieme alla frazione di Tavon,[7] un comune autonomo, che al momento della sua soppressione contava 1 630 abitanti.[2] Il comune confinava con i comuni di Cortaccia sulla Strada del Vino (BZ), Don, Romeno, Sanzeno, Sfruz, Smarano, Taio, Termeno sulla Strada del Vino (BZ) e Tres.
Origini del nome
[modifica | modifica wikitesto]Coredo prende il nome dal termine latino coryletum, che significa "bosco di noccioli". In passato, l'altopiano su cui successivamente è sorto il paese era ricoperto da numerosi alberi di nocciolo, che caratterizzavano il paesaggio e l'ambiente naturale della zona.[senza fonte][9]
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Simboli
[modifica | modifica wikitesto]Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con DPR del 17 dicembre 1953.[10]
Il gonfalone in uso era un drappo troncato di giallo e di azzurro anche se nel bozzetto allegato al decreto di concessione è rappresentato partito di azzurro e di giallo.[11]
Monumenti e luoghi d'interesse
[modifica | modifica wikitesto]Architetture religiose
[modifica | modifica wikitesto]- Chiesa del Ritrovamento della santa Croce (Nuova) [12]
- Chiesa del Ritrovamento della Croce (Vecchia-del cimitero);
- Chiesetta di Vaiaren (dedicata alla Madonna Addolorata);
- Santuario di San Romedio;
Architetture civili
[modifica | modifica wikitesto]- Palazzo Nero (precedentemente denominato Palazzo Assessorile ca. 1460);
Architetture militari
[modifica | modifica wikitesto]Società
[modifica | modifica wikitesto]Evoluzione demografica
[modifica | modifica wikitesto]Abitanti censiti[13]
Ripartizione linguistica
[modifica | modifica wikitesto]Nel censimento del 2001, 333 abitanti del comune si sono dichiarati "ladini".[14]
Economia
[modifica | modifica wikitesto]Artigianato
[modifica | modifica wikitesto]Per quanto riguarda l'artigianato, è importante la produzione di mobili e di oggetti in legno, impreziositi da pregevoli decorazioni artistiche raffiguranti temi tipici locali.[15]
Amministrazione
[modifica | modifica wikitesto]Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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9 maggio 2005 | 16 luglio 2012 | Maurizio Scoz | Lista civica | Sindaco | [16] |
17 luglio 2012 | 18 novembre 2012 | Paolo Forno | Lista civica | Vicesindaco reggente | |
19 novembre 2012 | 31 dicembre 2014 | Paolo Forno | Lista civica | Sindaco |
Altre informazioni amministrative
[modifica | modifica wikitesto]La circoscrizione territoriale ha subito le seguenti modifiche: nel 1928 aggregazione di territori dei soppressi comuni di Sfruz, Smarano e Tavon; nel 1952 distacco di territori per la ricostituzione dei comuni di Sfruz (Censimento 1951: pop. res. 381) e Smarano (Censimento 1951: pop. res. 386).[17]
Il 1º gennaio 2015 il comune di Coredo venne soppresso e aggregato al neocostituito comune di Predaia.[18]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, Dizionario degli Etnici e dei Toponimi Italiani, Bologna, ed. Pàtron, 1981.
- ^ a b Censimento della popolazione e delle abitazioni 2011 (ZIP), su istat.it. Nota Bene: il dato si riferisce agli abitanti entro il comune catastale di Coredo.
- ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
- ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
- ^ Enrico Quaresima, Vocabolario anaunico e solandro, Firenze, Leo S. Olschki, 1991 [1964], p. XXIV, ISBN 88-222-0754-8.
- ^ Statuto comunale di Predaia (PDF), su comune.predaia.tn.it. URL consultato il 7 gennaio 2023 (archiviato dall'url originale il 7 gennaio 2023).
- ^ Comune di Coredo - Statuto.
- ^ Chi siamo - Agritur Coryletum, su agriturcoryletum.it, 15 aprile 2023. URL consultato il 12 ottobre 2024.
- ^ cŏry̆lētum: Traduzione e significato in Italiano | Dizionario di Latino | Corriere.it, su Corriere della Sera. URL consultato il 12 ottobre 2024.
- ^ Coredo, su Archivio Centrale dello Stato. URL consultato il 30 giugno 2024.
- ^ Bozzetti di stemma e gonfalone del Comune di Coredo, su ACS, Raccolta dei disegni degli stemmi di comuni e città. URL consultato il 22 settembre 2024.
- ^ Predaia (TN) | Chiesa del Ritrovamento della Santa Croce, su BeWeB - Beni Ecclesiastici in Web. URL consultato il 12 ottobre 2024.
- ^ Statistiche I.Stat - ISTAT; URL consultato in data 28 dicembre 2012.
- ^ Nel 2001 erano il 17,54% dei residenti, in Trentino, 7 ottobre 2011. URL consultato il 7 aprile 2018 (archiviato il 13 giugno 2018).
- ^ Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 1, Roma, A.C.I., 1985, p. 15.
- ^ Sostituito a causa delle dimissioni dal vicesindaco.
- ^ Fonte: ISTAT - Unità amministrative, variazioni territoriali e di nome dal 1861 al 2000 - ISBN 88-458-0574-3
- ^ Istituzione del nuovo Comune di Predaia mediante la fusione dei Comuni di Coredo, Smarano, Taio, Tres e Vervò (PDF), su regione.taa.it, Regione Autonoma Trentino-Alto Adige/Südtirol, 24 giugno 2014. URL consultato il 27 novembre 2015 (archiviato il 5 dicembre 2014).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Coredo
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Còredo, su sapere.it, De Agostini.
- Vecchio sito del comune soppresso, su comune.coredo.tn.it. URL consultato il 7 gennaio 2023 (archiviato dall'url originale il 26 marzo 2010).
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