Corrado Agusta

Corrado Agusta con la seconda moglie Francesca Vacca Agusta nel 1977

Corrado Agusta (30 settembre 1923Sankt Moritz, 13 giugno 1989) è stato un imprenditore italiano.

Quarto e ultimo figlio di Giovanni Agusta, imprenditore aeronautico dell'omonima casa, nel 1950 sposò la soubrette Marisa Maresca da cui ebbe l'anno dopo un figlio, Riccardo "Rocky"[1] morto nel 2018[2], e dopo aver divorziato dalla moglie nel 1968 conobbe la commessa Francesca Vacca Agusta Graffagni che sposò nel 1974[3].

Dal 1958 si occupò di vendere e ottenere contratti per l'azienda di famiglia in giro per il mondo assieme a Vittorio Emanuele di Savoia, poi, nel 1971, in seguito alla morte del fratello Domenico, divenne presidente dell'azienda[4].

In seguito perse il controllo della società di famiglia: cedette tutte le quote all'EFIM ma rimase presidente onorario fino al 1988.

La vendita della società gli fruttò alcuni miliardi di lire e con questo denaro acquistò anche un business jet Grumman Gulfstream, uno yacht da 54 metri, un appartamento nella Trump Tower, oltre a negozi e magazzini in piazza San Babila. Nel 1988 venne incriminato per traffico d'armi[5].

Negli anni ottanta si separò anche dalla seconda moglie ma i due non divorziarono mai.

Morì a 65 anni per una grave malattia nella sua villa di Saint Moritz. Il funerale si svolse a Cascina Costa di Samarate (VA), località sede dell'azienda di famiglia.

  1. ^ E' morto Riccardo “Rocky” Agusta, su moto.it. URL consultato il 30 giugno 2021.
  2. ^ Rocky Agusta è morto a St. Moritz, a 67 anni. Era testimonial per l'Airc, su ilsecoloxix.it, Gedi News Network, 12 gennaio 2018. URL consultato il 27 agosto 2019 (archiviato il 26 agosto 2019).
  3. ^ Un mistero lungo vent’anni: Francesca Vacca Agusta e la sua scomparsa, su DiLei, 10 marzo 2021. URL consultato il 30 giugno 2021.
  4. ^ MORTO IL CONTE CORRADO AGUSTA IL 'SIGNORE DEGLI ELICOTTERI' - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 15 giugno 1989. URL consultato il 7 settembre 2023.
  5. ^ ' DYNASTY' PADANA SUI LASCITI DI CORRADO - la Repubblica.it, su Archivio - la Repubblica.it, 5 novembre 1991. URL consultato il 7 settembre 2023.

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