Danilo Stiepovich
Danilo Stiepovich | |
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Nascita | Trieste, 21 settembre 1912 |
Morte | Oceano Atlantico, 14 gennaio 1941 |
Cause della morte | Caduto in combattimento |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Regia Marina |
Grado | Tenente D.M. del Genio Navale |
Guerre | Guerra d'Etiopia Guerra di Spagna Seconda guerra mondiale |
Battaglie | Battaglia dell'Atlantico |
Decorazioni | vedi qui |
dati tratti da Le Medaglie d'oro al Valor Militar volume primo (1929-1941)[1] | |
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Danilo Stiepovich (Trieste, 21 settembre 1912 – Oceano Atlantico, 14 gennaio 1941) è stato un militare italiano, decorato di Medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque a Trieste il 21 settembre 1912.[2] Frequentò l'Istituto Nautico di Trieste, da dove uscì con il diploma di capitano marittimo, venendo poi arruolato nella Regia Marina per svolgere il servizio militare di leva.[2] Nell'ottobre 1933 venne ammesso a frequentare il corso per Allievi ufficiali di complemento, da cui uscì nel giugno 1934 nominato aspirante sottotenente per la direzione di macchina, divenendo poi sottotenente in servizio permanente effettivo.[2] Mobilitato allo scoppio della guerra d'Etiopia nel 1935, si imbarcò sul sommergibile Filippo Corridoni dove rimase per cinque anni, con brevi periodi a terra.[2] A bordo del Corridoni partecipò ad alcune missioni operative durante il corso della guerra di Spagna.[3] All'atto dell'entrata in guerra del Regno d'Italia, avvenuta il 10 giugno 1940, si trovava imbarcato sul sommergibile oceanico Comandante Cappellini[4] in qualità di tenente direttore di macchina.[4] Trasferito con la sua unità alle dipendenze della base atlantica di Bordeaux (BETASOM), il 14 gennaio 1941[4] il Cappellini, al comando del capitano di corvetta Salvatore Todaro, si trovava in missione nelle acque dell'Oceano Atlantico quando avvistò il piroscafo armato inglese Eumaeus (7472 tsl).[5] Il sommergibile impegnò combattimento contro l'unità inglese, e una volta entrato in azione egli sostituì volontariamente un mitragliere rimasto ferito[4] e, sebbene ferito egli stesso da una scheggia di granata e gravemente mutilato, rifiutò ogni tipo di soccorso per non distogliere il personale dal proprio posto di combattimento, che terminò quando l'Eumaeus fu affondato a 118 miglia per 285° da Capo Sierra Leone.[5] Trasportato in infermeria, chiese di avere accanto a sé la bandiera di combattimento del Cappellini.[6] Decedette qualche ora dopo, mentre il sommergibile si trovava in navigazione.[4] Per onorarne il coraggio fu decretata la concessione della Medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[1] Una via di Roma, nel quartiere di Ostia portano il suo nome, così come una Piazza di Trieste.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]— Regio Decreto 14 settembre 1941.
Note
[modifica | modifica wikitesto]Annotazioni
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Fonti
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare 1965, p.539.
- ^ a b c d Combattenti Liberazione.
- ^ La voce del marinaio.
- ^ a b c d e Brescia 2012, p.232.
- ^ a b Marina Difesa.
- ^ Sergio Bernacconi, Da testimone - Uomini fatti e memorie fra la cronaca e la storia, S.A.T.E. s.a.s., 1984, p. 29.
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Maurizio Brescia, Mussolini s Navy: A Reference Guide to the Regia Marina, Barnsley, Seaforth Publishing, 2012.
- Giorgio Giorgerini, Uomini sul fondo. Storia del sommergibilismo italiano dalle origini a oggi, Milano, A. Mondadori, 2002, ISBN 978-88-04-50537-2.
- Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le Medaglie d'oro al Valor Militare volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Stiepovich, Danilo, su Combattenti Liberazione. URL consultato il 29 febbraio 2020.
- Danilo Stiepovich, su Marina Difesa. URL consultato il 29 febbraio 2020.
- Danilo Stiepovich, su La Voce del Marinaio. URL consultato il 29 febbraio 2020.