Davide Ancilotto

Davide Ancilotto
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Altezza201 cm
Pallacanestro
RuoloGuardia
Carriera
Giovanili
1988-1989Basket Mestre
1989-1990Aurora Desio
1990-1991Scaligera
Squadre di club
1991-1995Juvecaserta73 (669)
1995-1996Olimpia Pistoia35 (584)
1996-1997Virtus Roma26 (437)
Nazionale
1994Italia (bandiera) Italia U-22
1995-1997Italia (bandiera) Italia18 (102)
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
FIBA EuroBasket Under-22 0 1 0

Vedi maggiori dettagli

 Europei Under-22
ArgentoSlovenia 1994
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Davide Ancilotto (Venezia, 3 gennaio 1974Roma, 24 agosto 1997) è stato un cestista italiano.

Mestrino, iniziò giovanissimo a giocare a calcio nella locale formazione del Real San Marco.[1]

Gli amici di famiglia lo avevano soprannominato "cascarea". A 13-14 anni iniziò a giocare a pallacanestro nelle giovanili del Basket Mestre, e Celada (patron del BC Mestre) diceva sarebbe diventato un campione.[senza fonte] Difatti lo portò poi con sé a Desio, dove disputa con la Irge il campionato "cadetti" della stagione 1989/90, giungendo alla finale per il titolo nazionale, persa a San Vincenzo di Livorno contro la Knorr Bologna.

Davide inizia a giocare sperimentando prima vari ruoli, per poi diventare guardia, nonostante i 201 centimetri di altezza, notevoli per una guardia in Europa, diventando un giocatore professionista. Proprio la sua altezza lo rendeva un giocatore atipico per il suo ruolo, non bellissimo esteticamente, ma concreto.

La serie A e la nazionale

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In serie A disputa 178 partite: le prime quattro stagioni a Caserta (1991-1995, tre in A1 e l'ultima in A2), poi alla Madigan Olimpia Basket Pistoia (1995-96), per approdare alla sua ultima squadra, la Virtus Roma, nella stagione 1996-97 e con la quale colleziona 28 presenze. Nel 1996 stava per essere ceduto alla squadra spagnola del Badalona ma scelse di restare in Italia e giocare nella squadra della capitale.

In carriera in Serie A ha messo a segno 1890 punti.

Debutta nella nazionale italiana il 12 novembre 1995 contro la Finlandia, a Helsinki, indossandone la maglia per 18 volte e realizzando 102 punti.[2]

Durante un'amichevole contro il Nancy disputata a Gubbio il 16 agosto 1997[3], fu colto da un improvviso malore perdendo conoscenza[4]: ricoverato al San Filippo Neri in prognosi riservata[5][6], entrò quindi in coma nei giorni successivi.[7] Un quadro clinico in costante peggioramento — con la causa del malore originariamente ricondotta ad un'ischemia cerebrale —[8][9] culminò nel decesso il 24 agosto.[10][11]

A seguito di un esposto avanzato dalle sorellastre del giovane[12], la magistratura romana avviò un'inchiesta[13]: responsabilità circa un possibile omicidio colposo furono ascritte ai dirigenti di Telemarket — i quali per ragioni di sponsorizzazione avrebbero richiesto la presenza in campo di Ancilotto malgrado una cefalea lamentata dallo stesso —[14] nonché al personale medico della Virtus, per via dell'inadeguato soccorso prestato dopo lo svenimento.[14]

L'autopsia — il cui esito risultò essere una tromboembolia cerebrale con lacerazione dell'arteria sinistra —[15] indicò la natura imprevista del malanno[15]: il funerale, cui presenziarono numerose personalità del basket italiano[13], si svolse a Mestre il 30 agosto.[16]

Riconoscimenti postumi

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  • A partire dalla stagione 1997-98, la Virtus Roma ha ritirato il numero 4 da lui indossato[17];
  • L'associazione 4NCI, costituita in suo onore[18], organizza annualmente un torneo estivo (Memorial 4NCI) aperto ad entrambi i sessi e con 3 giocatori per squadra[19];
  • Il 2 giugno 2007 Walter Veltroni — all'epoca sindaco della capitale — e Claudio Toti (presidente del club in cui aveva militato) intitolarono con una targa alla sua memoria una via d'accesso al PalaLottomatica[20];
  • A lui è intitolato un playground a Roma sul colle Celio[21].
  • In occasione della partita che la squadra romana sostenne con la Reyer Venezia Mestre il 30 dicembre 2011, l'incontro fu dedicato congiuntamente al suo ricordo in quanto di origini lagunari ed ex atleta dei capitolini.[22]
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La maglia numero 4 di Ancilotto esposta dalla Virtus Roma sulla volta del PalaLottomatica, assieme ai banner con i Trofei vinti dalla società
Slovenia 1994
  1. ^ Un talento venuto dal calcio, in la Repubblica, 26 agosto 1997, p. 51.
  2. ^ Andrea Galdi e Roberto Marcelletti, "Ciao ciao Davide, se ne va una stella", in la Repubblica, 26 agosto 1997, p. 7.
  3. ^ Eugenio Capodacqua, Il dramma di Ancilotto, in la Repubblica, 18 agosto 1997, p. 38.
  4. ^ Erminio Marcucci, Ancilotto lotta per la vita, in La Gazzetta dello Sport, 18 agosto 1997.
  5. ^ Erminio Marcucci, Ancilotto, il dramma continua, in La Gazzetta dello Sport, 19 agosto 1997.
  6. ^ Gianluca Moresco, Ancilotto in coma, ore drammatiche, in la Repubblica, 19 agosto 1997, p. 43.
  7. ^ Gianluca Moresco, Ancilotto ancora in coma, in la Repubblica, 20 agosto 1997, p. 42.
  8. ^ Peggiorano le condizioni di Ancilotto, in la Repubblica, 21 agosto 1997, p. 46.
  9. ^ Andrea Galdi, Ancilotto, le speranze svaniscono, in la Repubblica, 22 agosto 1997, p. 44.
  10. ^ Dramma nel basket, è morto Ancilotto, in la Repubblica, 25 agosto 1997, p. 42.
  11. ^ Alex Frosio, Da Curi a Puerta, in La Gazzetta dello Sport, 15 aprile 2012.
  12. ^ Andrea Galdi, La tragedia di Ancilotto, in la Repubblica, 26 agosto 1997, p. 51.
  13. ^ a b Ancilotto, aperta un'inchiesta, in Il Tirreno, 26 agosto 1997. URL consultato il 13 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2021).
  14. ^ a b Andrea Galdi, Per la morte di Ancilotto Telemarket sott'inchiesta, in la Repubblica, 27 agosto 1997, p. 48.
  15. ^ a b Valerio Piccioni, Ancilotto, l'autopsia conferma l'imprevedibilità del dramma, in La Gazzetta dello Sport, 29 agosto 1997.
  16. ^ Basket: domani i funerali di Ancilotto, in Adnkronos, 29 agosto 1997.
  17. ^ Pompea Roma, in Gazzetta Magazine, La Gazzetta dello Sport, 27 settembre 1997.
  18. ^ E.P., E Pistoia rende omaggio a Davide Ancilotto, su iltirreno.gelocal.it, 1º gennaio 2014.
  19. ^ Basket, 3 contro 3: Mestre e Imola campioni d'Italia, su gazzetta.it, 30 luglio 2017.
  20. ^ Eduardo Lubrano, Lottomatica, gran tifo ma non basta, in la Repubblica, 3 giugno 2007, p. 17.
  21. ^ Localizzazione, su google.it.
  22. ^ Gabriele Vattolo, Reyer contro Roma: il parquet le divide, Davide Ancilotto le unisce, su veneziatoday.it, 30 dicembre 2011.

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