Nato a Houston, alle scuole superiori Jordan aveva una media di 15,0 punti, 12,0 rimbalzi e 4,0 stoppate per partita al secondo anno. Da junior la media era di 16,5 punti, 14,0 rimbalzi e 7,0 stoppate. Da senior era addirittura aumentata a 26,1 punti, 15,2 rimbalzi e 8,1 stoppate per incontro. Sempre alla sua scuola, la Christian Life Center, fece il suo record realizzativo, con 37 punti in una sola partita. Superò anche il record di stoppate dell'istituto, eseguendone 20.
All'uscita dalla scuola, Jordan fu collocato dalla rivista Rivals.com all'ottava posizione nella classifica dei migliori giocatori in prospettiva, il secondo centro del paese e il primo del Texas.
Nell'estate del 2007 Jordan giocò per la nazionale USA ai campionati mondiali Under-19 in Serbia. Rimase in campo 9 minuti per partita e la squadra chiuse in seconda posizione.[1]
Proveniente da Texas A&M University, giocatore dotato di grande atletismo, potente, ha nella schiacciata il suo punto di forza, gioca nel ruolo di centro. Viene selezionato al secondo giro al Draft del 2008 dai Los Angeles Clippers (come 35ª scelta assoluta), diventando ben presto presenza fissa nel quintetto base. Il 10 marzo 2013, in una partita casalinga dei suoi Los Angeles Clippers contro i Detroit Pistons allo Staples Center, effettua quella che è considerata "Dunk of the Year" (la schiacciata dell'anno) sulla testa della malcapitata guardia degli avversari Brandon Knight.[2]
Chiude la stagione 2014-15 vincendo ancora il titolo di miglior rimbalzista, con una media di 15.0 rimbalzi. In gara-1 dei quarti di finale della Western Conference realizza 9 punti e cattura 14 rimbalzi e aiuta la sua squadra a vincere per 107-92 contro i San Antonio Spurs. L'8 luglio 2015 rifirma con i Clippers un quadriennale da 80 milioni dopo aver accettato con un accordo verbale l'offerta di pari valore dei Dallas Mavericks, rimangiandosi così la sua parola. Il 14 febbraio 2018 segna il suo career-high di 30 punti nella vittoria casalinga contro i Boston Celtics per 129-119.
Dopo un 2021-22 complicato, giocato prima nella sua Los Angeles, però sponda Lakers, e poi con i Philadelphia 76ers del suo ex coach Doc Rivers e di James Harden, ex compagno ai Nets, fermandosi alla semifinale di Eastern Conference.
Nel luglio 2022 firma con i Denver Nuggets, con il ruolo di veterano dello spogliatoio, una scelta che gli permetterà di aggiudicarsi il suo primo titolo NBA, il primo vinto da uno dei protagonisti del trio "Lob City" (Chris Paul, Blake Griffin e lo stesso Jordan) che ha caratterizzato la storia recente dei Los Angeles Clippers.