Diocesi di České Budějovice

Diocesi di České Budějovice
Dioecesis Budovicensis
Chiesa latina
Suffraganea dell'arcidiocesi di Praga
 
Stemma della diocesi Mappa della diocesi
 
VescovoVlastimil Kročil
Vicario generaleDavid Henzl
AusiliariPavel Posád[1]
Presbiteri113, di cui 79 secolari e 34 regolari
2.535 battezzati per presbitero
Religiosi44 uomini, 70 donne
Diaconi23 permanenti
 
Abitanti750.860
Battezzati286.460 (38,2% del totale)
StatoRepubblica Ceca
Superficie12.500 km²
Parrocchie305 (9 vicariati)
 
Erezione20 settembre 1785
Ritoromano
CattedraleSan Nicola
IndirizzoBiskupská 4, p. schr. 8, 370 21 České Budějovice, Česká Republika
Sito webwww.bcb.cz
Dati dall'Annuario pontificio 2022 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Repubblica Ceca
Statua di Jan Valerián Jirsík (vescovo 1851-1883) su un fianco della Torre Nera, il campanile della cattedrale

La diocesi di České Budějovice (in latino Dioecesis Budovicensis) è una sede della Chiesa cattolica nella Repubblica Ceca suffraganea dell'arcidiocesi di Praga. Nel 2021 contava 286.460 battezzati su 750.860 abitanti. È retta dal vescovo Vlastimil Kročil.

La diocesi comprende la Boemia Meridionale e la regione di Vysočina ad eccezione del distretto di Havlíčkův Brod.

Sede vescovile è la città di České Budějovice, dove si trova la cattedrale di San Nicola.

Il territorio è suddiviso in 305 parrocchie, raggruppate in 9 vicariati.

La diocesi fu eretta il 20 settembre 1785 con la bolla Catholicae ecclesiae di papa Pio VI, ricavandone il territorio dall'arcidiocesi di Praga.

L'8 settembre 1888 il sacerdote Václav Klement Petr fondò a České Budějovice la Congregazione dei Sacerdoti del Santissimo Sacramento, detta dei petrini, che ancora oggi ha in città la sua prepositura generale.

Il 28 luglio 1921 cedette il villaggio di Dolní Kamenice presso Holýšov all'arcidiocesi di Praga.[2]

Nel 1940 fu eletto un vescovo di nazionalità ceca, Antonín Eltschkner, senza una consultazione con le autorità naziste del Protettorato di Boemia e Moravia, che protestarono energicamente e pretesero la nomina di un vescovo di nazionalità tedesca. A questa richiesta la Santa Sede oppose un netto rifiuto, sia contestando il diritto del governo di interferire nelle nomine ecclesiastiche, sia rimarcando il principio che il vescovo doveva appartenere alla nazionalità maggioritaria nella diocesi. Tuttavia, Antonín Eltschkner non poté esercitare il suo incarico e la Santa Sede lasciò la cattedra vescovile vacante fino al 1947.

Durante il regime totalitario il vescovo Josef Hlouch fu internato a partire dall'anno 1950 fino al 1963 e non poté esercitare il suo incarico fino al 1968.

Il 31 maggio 1993 la diocesi ha ceduto una porzione del suo territorio a vantaggio dell'erezione della diocesi di Plzeň. Contestualmente sono stati rivisti i suoi confini con le vicine sedi di Praga e di Hradec Králové.[3]

Cronotassi dei vescovi

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Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

La diocesi nel 2021 su una popolazione di 750.860 persone contava 286.460 battezzati, corrispondenti al 38,2% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1949 735.000 840.000 87,5 502 449 53 1.464 73 605 438
1970 586.600 790.000 74,3 283 240 43 2.072 45 308 444
1980 540.000 830.000 65,1 213 213 2.535 231 419
1990 516.000 841.000 61,4 150 150 3.440 154 432
1999 365.000 795.000 45,9 155 112 43 2.354 15 63 183 360
2000 363.000 792.000 45,8 151 110 41 2.403 18 59 179 360
2001 362.000 791.000 45,8 157 113 44 2.305 18 60 137 361
2002 305.000 760.000 40,1 157 114 43 1.942 17 71 134 361
2003 298.000 750.000 39,7 157 110 47 1.898 17 65 141 361
2004 296.500 749.000 39,6 153 106 47 1.937 17 71 129 361
2006 295.500 748.000 39,5 157 108 49 1.882 17 63 112 361
2013 291.700 760.600 38,4 136 94 42 2.144 19 54 110 361
2016 286.100 762.200 37,5 114 77 37 2.509 18 48 98 354
2019 283.767 743.780 38,2 119 82 37 2.384 20 42 78 354
2021 286.460 750.860 38,2 113 79 34 2.535 23 44 70 305
  1. ^ Vescovo titolare di Ptuj.
  2. ^ (LA) Decreto Incolae cuiusdam, AAS 13 (1921), p. 433.
  3. ^ Congregazione per i vescovi, Decreto Maiori animarum, AAS 86 (1994), pp. 106-107.

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