Ente Autonomo Volturno

Ente Autonomo Volturno
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StatoItalia (bandiera) Italia
Forma societariaSocietà a responsabilità limitata unipersonale
Fondazione1904 a Napoli
Sede principaleNapoli
Persone chiave
SettoreTrasporto
ProdottiTrasporto pubblico regionale
Utile netto1 600 000 [1] (2022)
Dipendenti3 029[2] (2020)
Slogan«In viaggio dal 1889»
Sito webwww.eavsrl.it/

L'Ente Autonomo Volturno S.r.l., noto anche attraverso l'acronimo EAV, è un'azienda che opera nel settore del trasporto pubblico su gomma, ferro e funivia, della Regione Campania.

Nacque nel 1904 su iniziativa del comune di Napoli come ente autonomo per la realizzazione e gestione di una centrale idroelettrica sul fiume Volturno, ultimata nel 1909 ed operativa dal 1916. Successivamente l'ente ha fatto il suo ingresso in diversi altri settori tra cui quello del trasporto pubblico con l'acquisto, nel 1931, dell'Azienda Tranviaria del Comune di Napoli. Successivamente ha svolto i compiti di stazione appaltante e gruppo che comprendeva gli operatori di trasporto ferroviario e automobilistico nonché funivia, quali Circumvesuviana, MetroCampania NordEst e SEPSA. Nel 2012, su iniziativa della Regione Campania, ha incorporato le predette aziende subentrando nella gestione dei servizi in qualità sia di gestore dell'infrastruttura che di impresa ferroviaria.

Origini e primi anni

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La centrale idroelettrica di Rocchetta a Volturno

Con la promulgazione della legge n° 351 dell'8 luglio 1904, concernente il "risorgimento economico della città di Napoli"[3], il Regno d'Italia autorizzò il comune ad utilizzare la forza sviluppata dalle sorgenti del fiume Volturno, dando il via libera ad un progetto ideato nel 1895 dall'ingegnere Francesco Paolo Boubée.[4] Per tale scopo fu istituito un ente autonomo per la progettazione, realizzazione e gestione di una centrale idroelettrica nel territorio del comune di Rocchetta a Volturno con l'obiettivo di distribuire alla città l'energia ricavata dal fiume a prezzi calmierati.[5] La centrale fu inaugurata nel 1909 dopo la risoluzione di un contenzioso sulla proprietà delle sorgenti tra i comuni di Rocchetta a Volturno e Castellone al Volturno e la provincia di Campobasso[6] anche se iniziò ad erogare l'energia elettrica prodotta a Napoli solo nel 1916.[4] Tra il 1925 e il 1929 l'ente acquistò le varie unità che compongono il palazzo Giovene di Girasole per adibirlo a propria sede centrale.[7]

Con l'ingresso nel settore di altre imprese, anche grazie ai buoni risultati riscontrati nei bilanci[8], l'ente iniziò a diversificare le sue attività[5] occupandosi anche di altri servizi pubblici per conto del comune di Napoli. Ad esempio tra il 1931 e il 1933 curò il posizionamento di 21 orologi stradali pubblici nella città partenopea (ridotti a dodici dopo la seconda guerra mondiale) nell'ambito di un progetto denominato "Impianto dell'ora unica di Napoli".[8] A partire dal 1931, invece, fece il suo debutto nel settore del trasporto pubblico, divenendo proprietario dell'Azienda Tranviaria del Comune di Napoli (ATCN) e assumendo quindi la gestione della rete tranviaria urbana e delle tranvie di Capodimonte oltre che della rete autobus.[9]

Secondo dopoguerra

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Vecchio logo aziendale

Durante la seconda guerra mondiale l'impianto subì gravi danni, in particolare durante la ritirata delle truppe tedesche, e pertanto al termine del conflitto fu inserita in un nuovo sistema idrico comprendente i bacini artificiali della Montagna Spaccata e di Castel San Vincenzo, ultimato nel 1960, che prevedeva la presenza di altre tre centrali: Pizzone, Rocchetta, o Rio Torto Terzo Salto, e Colli a Volturno, o Volturno Secondo Salto.[4]

Nel 1963 l'EAV propose al comune di Napoli il progetto, poi rifiutato, di una funicolare per collegare il quartiere Vomero con il Museo archeologico nazionale. Circa tre anni dopo l'ente presentò un progetto per la metropolitana di Napoli realizzando un collegamento tra piazza Matteotti e piazza Medaglie d'Oro con la prospettiva di raggiungere la zona ospedaliera e la zona di Colli Aminei. Nonostante l'approvazione del progetto da parte del comune fu rifiutata la concessione ad EAV per la realizzazione e l'esercizio della tratta.[senza fonte]

L'evoluzione da ente ad azienda

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Negli anni la funzione dell'ente, controllato dalla Regione Campania[Quando è subentrata la regione nella gestione?], si è via via evoluta fino a fungere da stazione appaltante per acquisti di beni e servizi, come nel caso del contratto per la fornitura di 3 convogli ferroviari siglato nel maggio 2001 destinati al servizio ferroviario metropolitano di Salerno[10]. Sempre in tale anno, una legge regionale trasformò l'EAV in una società controllante del trasporto regionale. Con DGR n. 225 del 2005, EAV viene definito dalla giunta regionale soggetto di azienda pubblica della regione Campania per il coordinamento gestionale, economico e finanziario dell'esercizio di trasporto e degli investimenti.

Nel 2008, con un'operazione di scissione societaria delle aziende ferroviarie del gruppo, venne costituita EAV Bus S.r.l., finalizzata a una gestione unica degli autoservizi prima in capo alle precedenti aziende[11]. Tale operazione culminò con il fallimento dell'azienda stessa nel novembre 2012.[12][13] Con un contratto di affidamento stipulato il 31 luglio 2013 e valevole per un biennio, la Regione Campania ha affidato direttamente ad EAV l'esercizio delle autolinee precedentemente gestite da EAV Bus.[14]

Nel 2009 la giunta regionale incaricò l'EAV della progettazione di una funivia che avrebbe dovuto collegare il Museo archeologico nazionale di Napoli e il Museo nazionale di Capodimonte, per la cui realizzazione era previsto uno stanziamento di un milione e 348 000 euro[15]. Ancora una volta l'ente funse da stazione appaltante dell'opera, che non fu poi realizzata.

Con delibera 424/2011 la giunta regionale diede mandato a EAV di realizzare gli interventi finalizzati all'efficienza e alla riduzione dei costi di gestione aziendale. Le tre aziende ferroviarie campane, ossia Circumvesuviana, EAV, SEPSA e MetroCampania NordEst, furono conseguentemente fuse per incorporazione il 27 dicembre 2012 in una nuova compagnia, denominata sempre Ente Autonomo Volturno.[16]

Il risanamento finanziario e il rilancio

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Con l'elezione di Vincenzo De Luca a presidente della Regione Campania è nominato Umberto De Gregorio come presidente dell'EAV. Dopo anni di tribolazioni si riesce a raggiungere il risanamento dell'ente, gravato da circa 700 milioni di debiti[17], che a partire dal biennio 2016 - 2017, chiude il bilancio in attivo[18], avviando così dal 2018, le procedure per l'assunzione di 350 dipendenti[19] e già dagli anni precedenti una serie di interventi volti a garantire maggiore sicurezza nelle stazioni con l'installazione di sistemi di videosorveglianza[20] e maggiore decoro con la realizzazione di murales e interventi di ristrutturazione come nelle stazioni di Agnano[21], San Giorgio a Cremano[22], Scampia[23], Edenlandia[24], Sorrento[25], Gianturco[26], Pratola Ponte[27], Ponticelli[28], Vesuvio de Meis[29], San Vitaliano[30], Santa Maria del Pozzo[31], Brusciano[32].

Il 2016 vede la riapertura, dopo anni di fermo, della funivia del monte Faito[33].

È avviato un piano regionale di acquisto di nuovi mezzi per il trasporto pubblico locale su ferro e su gomma che prevede circa 800 nuovi autobus (480 già banditi con tre diverse gare entro aprile 2019 e altri 260 con due ulteriori procedure programmate,[34] di cui circa 250 già consegnati e attivi[35][36][37][38]) e 24 nuovi treni Jazz (tutti consegnati e attivi)[39][40][41][42][43][44]. Nello specifico per quanto riguarda EAV la Regione e la società acquistano 21 convogli per le linee flegree, di cui 12 per la Cumana[45] (cinque consegnati e attivi fino a novembre 2018[46]) e i restanti per la Circumflegrea,[47] e 40 treni per la Circumvesuviana.[48][49][50] Inoltre è avviata una vasta operazione di revamping di alcuni convogli già in esercizio: 6 per la Cumana e 25 per la Circumvesuviana (di cui il primo consegnato a giugno 2019, tre entro i tre mesi successivi, sette previsti per dicembre e altri 10 per fine 2020).[51]

Il 27 maggio 2019 viene sottoscritto l’accordo per la fornitura di 5 treni Diesel-elettrici per il servizio ferroviario regionale sulla linea Piedimonte MateseNapoli,[52][53] e nell'occasione viene mostrato un figurino con una nuova livrea societaria[54].

Un consistente patrimonio documentario sulle attività dell'EAV, dichiarato di interesse storico, è conservato dal 2005 a cura della Soprintendenza Archivistica per la Campania.[55]

Trasporto pubblico

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Servizi ferroviari

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Convoglio storico del Sorrento Express presso la stazione di Sorrento

Ente Autonomo Volturno gestisce per conto della Regione Campania, che ne è proprietaria, le ferrovie isolate Circumflegrea, Cumana e Circumvesuviana,[56] cui si aggiungono le ferrovie Alifana, Benevento-Cancello (detta anche ferrovia Caudina) e la linea Napoli-Giugliano-Aversa.

La rete ferroviaria Circumvesuviana comprende le tratte: Botteghelle-San Giorgio a Cremano, Napoli-Nola-Baiano, Napoli-Ottaviano-Sarno, Napoli-Pompei-Poggiomarino, Pomigliano d'Arco-Acerra e Torre Annunziata-Sorrento. La lunghezza complessiva delle sei relazioni è di 142,367 km per un'estensione totale di 203,447 km.[57] Tutte le relazioni sono a scartamento ridotto italiano (950 mm); le stazioni sono in totale 96, con una densità di una stazione ogni 1,5 km, tutte ad incarrozzamento a raso.[58] Sulla rete sono predisposti anche i seguenti servizi turistici: Sorrento Express, collegamento tra Napoli e i centri della penisola sorrentina effettuato con le prime elettromotrici restaurate,[59] Napoli Express, collegamento tra Napoli e Sorrento effettuato con un elettrotreno più moderno, ed il Campania Express, che con un convoglio Metrostar collega le stazioni di Napoli, Ercolano, Pompei e Sorrento.[60]

La rete Circumvesuviana trasporta circa 70.200 viaggiatori al giorno per un totale di quasi 26 milioni di passeggeri annui,[61] mentre la rete composta dalle ferrovie Circumflegrea e Cumana vanta una lunghezza complessiva di 47 km e collega le stazioni di Montesanto, a Napoli, e Torregaveta, a Bacoli, trasportando circa 37.000 viaggiatori al giorno, per un totale di 13.5 milioni di viaggiatori l'anno.[62]

Linea Servizio Apertura Trazione Lunghezza N° stazioni
Alifana Piedimonte Matese-Santa Maria Capua Vetere 1913 Diesel 41 km[63] 15
Benevento-Cancello Benevento-Cancello 1913 Elettrica 48 km 11
Botteghelle-San Giorgio a Cremano Botteghelle-San Giorgio a Cremano 2001 Elettrica 8 km 7
Circumflegrea Montesanto-Licola-Torregaveta 1962 Elettrica 27 km 16
Cumana Montesanto-Pozzuoli-Torregaveta 1889 Elettrica 19,81 km 19
Napoli-Giugliano-Aversa Aversa Centro-Piscinola Scampia 2005 Elettrica 10,5 km 5
Napoli-Nola-Baiano Napoli Porta Nolana-Baiano 1884 Elettrica 38 km 28
Napoli-Ottaviano-Sarno Napoli Porta Nolana-Sarno 1891 Elettrica 38 km 28
Napoli-Pompei-Poggiomarino Napoli Porta Nolana-Poggiomarino 1904 Elettrica 35 km 25
Pomigliano d'Arco-Acerra Pomigliano d'Arco-Acerra 1974 Elettrica 3 km 4
Torre Annunziata-Sorrento Torre Annunziata Oplonti-Sorrento 1934 Elettrica 26 km 16

Servizi autolinee

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EAV Bus Srl nasce in attuazione della delibera N. 1767 dell’ottobre 2006 della Giunta Regionale della Campania, nasce per realizzare la specializzazione per modalità di esercizio (gomma-ferro) delle aziende di trasporto pubblico locale, facenti parte del gruppo EAV, dal 2013 proprietà di EAV: Circumvesuviana srl, SEPSA e MetroCampania NordEst. Nel maggio 2008 viene annesso il servizio di trasporto pubblico (compreso il personale) della società Schiano di Monte di Procida. A luglio 2008 viene incorporata, a seguito intesa con comune di Castellammare di Stabia e Provincia di Napoli, la società ASM.

Nel 2009, a seguito di fallimento e su richiesta della regione Campania e della Provincia di Napoli, vengono assorbiti i servizi, con relativo personale, delle società Izzo di Benevento e Pegaso di Forio di Ischia. A fine 2009, per incorporazione, viene assorbita anche la società Vesuviana Mobilità, di proprietà mista: Circumvesuviana s.r.l, CTP (Napoli) e ANM.

Il 15 novembre 2012 il cancelliere e il curatore fallimentare notificano in azienda la sentenza di fallimento (sentenza del 14 novembre). Viene assicurato per 24 ore l’esercizio provvisorio. Il 16 novembre il Giudice del procedimento dispone il prolungamento dell’esercizio provvisorio fino al 20 novembre, quando il gruppo EAV (società controllante) propone alla curatela l’affidamento provvisorio dei servizi, in comodato, per poter sottoscrivere successivamente un contratto di affitto. La Regione autorizza EAV ad assumere i servizi ed assicura le risorse finanziarie. I curatori fallimentari, con due diverse procedure di gara, mettono all'asta il fitto d'azienda, compreso i contratti attivi (contratti di servizio).

Il 31 luglio viene stipulato il contratto di servizio della durata di 2 anni, fino al 31 luglio 2015. Dal 1º ottobre 2016, vengono trasferiti ad A.IR. i servizi ed il personale con residenza Benevento-Avellino. EAV ha partecipato alla prima fase della gara (pre-qualifica), individuando in Busitalia Campania un alleato con cui partecipare.

Le livree utilizzate sono rosso, bianco per bus urbani e azzurro, bianco per bus extraurbani. Ulteriori varianti livree sono, rosso, giallo per bus urbani e blu, grigio per bus extraurbani.

Funivia del Faito

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Lo stesso argomento in dettaglio: Funivia del Faito.

La funivia del Faito collega nel periodo estivo il centro di Castellammare di Stabia con il monte Faito, proprio nella parte che rientra nella città di Vico Equense, in 8 minuti. L'impianto è stato aperto nel 1952 e completamente rimodernato nel 1990. Il servizio funiviario è stato sospeso nel 2013[64][65]. La riapertura, dopo lavori di ammodernamento e consolidamento, inizialmente prevista per il 25 aprile 2016[66], è avvenuta il 4 maggio dello stesso anno[67].

Il patrimonio aziendale di EAV, con l'acquisizione dello status di impresa ferroviaria, è stato significativamente incrementato grazie all'apporto dei parchi rotabili delle precedenti gestioni e, fatti salvo i veicoli di servizio, accantonati o per usi speciali, risulta così composto:

  • 38 elettrotreni Circumvesuviana ETR 001-085. Costruiti da Sofer/Asgen nel periodo 1971/78, alimentazione a 1500 V c.c., impianto frenante a disco, incarrozzamento a raso. Scartamento 950 mm.
  • 25 elettrotreni Circumvesuviana ETR 086-118. Costruiti da Sofer nel 1988, alimentazione a 1500 V c.c., impianto frenante a disco, incarrozzamento a raso. Scartamento 950 mm. 15 di essi sono stati sottoposti a revamping tra il 2019 e il 2021.
  • 22 elettrotreni Circumvesuviana ETR 201-226 Metrostar. Costruiti da Ansaldobreda/Firema nel 2008/2009, alimentazione a 1500 V c.c., impianto frenante a disco, incarrozzamento a raso. Scartamento 950 mm.
  • 13 ET 400 Cumana e Circumflegrea. Consegnati da Firema tra il 1991 e il 1998 su progetto Firema E 82 e sottoposti a revamping tra il 2013 e il 2022. Alimentazione a 3.000 V c.c. Scartamento ordinario.
  • 12 ET 500 Cumana e Circumflegrea. Consegnati da Titagarh FiReMa Adler tra il 2017 e il 2021. Alimentazione a 3.000 V c.c. Scartamento ordinario.
  • 4 Firema E 126. Costruiti da Firema negli anni ottanta. Alimentazione a 3.000 V c.c.
  • 9 TFA Alfa 2. Consegnati da Titagarh Firema Adler tra il 2017 e il 2019. Alimentazione a 3.000 V c.c.
  • 5 automotrici MCNE. Costruite da Fiat nel 1981/82 su modello ALn 668.3000 FS, classificate ALn 668 005-009. Scartamento ordinario.
  • 4 automotrici MCNE. Acquistate dalle FS, furono costruite da Fiat nel 1956/63 e immatricolate nel gruppo ALn 668.1400; sono numerate, 103, 113, 116 e 118. Scartamento ordinario.
  • 2 automotrici MCNE. Costruite da Fiat nel 1991 su modello ALn 663, classificate ALn 663 010-011. Scartamento ordinario.
  • 11 elettrotreni MCNE. Elettromotrici ACOTRAL MA 100, precedentemente in servizio presso la metropolitana di Roma.
  • 10 elettrotreni Inneo per la linea Napoli-Giugliano-Aversa costruiti da CAF.(treni ancora non in servizio)
  • 5 ATR 803 per la linea ex Alifana costruiti da Stadler, classificati ATR 803 numerati in 301, 302, 303, 304 e 305.

È stato avviato il revamping[68] di 37 ETR per Circumvesuviana (12 ETR serie 001/085 e 25 ETR serie 086/118) e di alcune ALn663 della Ferrovia Napoli Centrale - Caserta - Piedimonte Matese.

Parte del materiale rotabile

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  1. ^ ansa.it, https://www.ansa.it/amp/campania/notizie/2023/07/21/eav-chiude-bilancio-2022-con-utile-di-16-milioni_d717b75b-df46-4ef3-973a-95d1b4f62752.html.
  2. ^ Dotazione organica, su eavsrl.portaleamministrazionetrasparente.it. URL consultato il 26 dicembre 2021.
  3. ^ Legge 8 luglio 1904, n. 351, articolo 19
  4. ^ a b c Rocchetta al Volturno, su acquaepietra.it, Centro Indipendente Studi Alta Valle del Volturno. URL consultato il 26 dicembre 2021.
  5. ^ a b Ente Autonomo Volturno - EAV, su Sistema informativo unificato per le soprintendenze archivistiche, siusa.archivi.beniculturali.it, Ministero della cultura. URL consultato il 26 dicembre 2021.
  6. ^ La sorgente Capo Volturno, su rocchetta.info. URL consultato il 26 dicembre 2021.
  7. ^ La sede storica, su eavsrl.it. URL consultato il 26 dicembre 2021.
  8. ^ a b L'impianto dell'ora unica di Napoli, su eavsrl.it. URL consultato il 26 dicembre 2021.
  9. ^ La gestione dell'azienda tramviaria, su eavsrl.it. URL consultato il 26 dicembre 2021.
  10. ^ A tempo di minuetto in Tutto treno n. 173, marzo 2004, p. 14.
  11. ^ http://www.eavbus.it/export/sites/default/eavbus/mobilita/Archivio/Carta_mobilitx_EAVBUS_2011Finale.pdf
  12. ^ Vera Viola, Comune di Napoli e Anm pronti ad agire in giudizio dopo il blocco degli autobus a gennaio, in Il Sole 24 Ore, 21 febbraio 2013. URL consultato il 26 dicembre 2021.
  13. ^ Eav Bus fallita nella notte: è protesta. Pd: «Ventrella ora deve dimettersi», in Corriere del Mezzogiorno, RCS MediaGroup, 16 novembre 2012. URL consultato il 26 dicembre 2021.
  14. ^ Sito EAV Archiviato il 3 novembre 2013 in Internet Archive. il 3 novembre 2013 in Internet Archive. . URL consultato nel novembre 2013.
  15. ^ Elda Loreto, Capodimonte-Archeologico arriva la funivia dei musei Archiviato il 3 novembre 2013 in Internet Archive., in La Repubblica, 3 ottobre 2009. URL visitato nel novembre 2013.
  16. ^ eavsrl.it, https://www.eavsrl.it/web/la-storia. URL consultato il 16 marzo 2019.
  17. ^ Circum e Cumana respirano: azzerato il 90% del debito monstre, in Corriere del Mezzogiorno, 20 febbraio 2017. URL consultato il 17 marzo 2019.
  18. ^ ferrovie.it, 13 luglio 2018, http://www.ferrovie.it/portale/articoli/7624.
  19. ^ Eav assume 350 dipendenti. De Luca: "Vicenda emblematica", in NapoliTime.it, 7 agosto 2018. URL consultato il 6 marzo 2019.
  20. ^ eavsrl.it, https://www.eavsrl.it/web/sites/default/files/2017_05_16_Sreet%20art%20e%20telecamere%20nella%20Circum_Roma.pdf. URL consultato il 6 marzo 2019.
  21. ^ Murales e trasparenze, rinasce la Cumana di Agnano: «E questo è solo l'inizio», in Anteprima24, 17 gennaio 2019. URL consultato il 6 marzo 2019.
  22. ^ Nelle stazioni EAV risplendono i murales, in ANSA, 9 febbraio 2018. URL consultato il 6 marzo 2019.
  23. ^ I murales di Jorit a Scampia, in Gazzetta di Napoli, 7 febbraio 2019. URL consultato il 6 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2019).
  24. ^ Il murales di un'artista per le stazioni dell'Eav, in Corriere del Mezzogiorno, 27 luglio 2016. URL consultato il 6 marzo 2019.
  25. ^ Sorrento-L'EAV da alcuni giorni, con un murales di street art, ha dato il via ad un restyling estetico della stazione di Sorrento, 27 febbraio 2019. URL consultato il 6 marzo 2019.
  26. ^ Nuovo murales sulla Circum di Gianturco: "In futuro" di Geometric Bang in collaborazione con INWARD per EAV, in Identità Insorgenti, 27 febbraio 2018. URL consultato il 6 marzo 2019 (archiviato dall'url originale il 27 marzo 2020).
  27. ^ Pratola Ponte: inaugurata la nuova stazione della Circumvesuviana, in Napoli.ZON, 17 marzo 2019. URL consultato il 17 marzo 2019.
  28. ^ Ponticelli, rinasce la stazione Eav con la street art: i colori della natura contro il degrado, in Il Mattino, 14 giugno 2019. URL consultato il 15 giugno 2019.
  29. ^ Eav: inaugurato il restyling della stazione Circum “Vesuvio De Meis”, in la Repubblica, 30 ottobre 2019. URL consultato il 10 novembre 2019.
  30. ^ Eav: restyling e riqualificazione della stazione di San Vitaliano, in Cronache della Campania, 9 ottobre 2019. URL consultato il 10 novembre 2019.
  31. ^ Ferrovie, EAV: riqualificazione della fermata di Santa Maria del Pozzo, stamattina l'inaugurazione, in Ferrovie.info, 6 dicembre 2019. URL consultato il 7 dicembre 2019.
  32. ^ Street Art a Brusciano: inaugurata la stazione EAV con un omaggio a Sant’Antonio, in Cronache della Campania, 13 gennaio 2020. URL consultato il 20 gennaio 2020.
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  35. ^ Consegnati i primi bus acquistati dalla Regione, in Sorrento press, 3 ottobre 2016. URL consultato il 15 giugno 2019.
  36. ^ Consegnati 25 autobus nuovi per trasporto extraurbano, in Gazzetta di Salerno, 14 marzo 2017. URL consultato il 15 giugno 2019.
  37. ^ Salerno, De Luca consegna 52 nuovi bus: «Grande impegno», in Il Mattino, 14 giugno 2019. URL consultato il 15 giugno 2019.
  38. ^ Campania: consegnati primi 150 bus nuovi a aziende trasporto, in ANSA, 27 dicembre 2019. URL consultato il 27 dicembre 2019.
  39. ^ Inaugurati a Salerno due treni Jazz per i pendolari della Campania, in SalernoToday, 22 febbraio 2019. URL consultato il 6 marzo 2019.
  40. ^ Trenitalia consegna due treni nuovi, De Luca «Entro luglio altro sette», in Il Mattino, 8 aprile 2019. URL consultato l'8 aprile 2019.
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  44. ^ Arriva il treno Jazz numero 24, battesimo sulla Salerno-Napoli, in Il Mattino, 31 luglio 2019. URL consultato il 3 agosto 2019.
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  46. ^ Napoli, domani entra in servizio il quinto treno nuovo della Ferrovia Cumana, in ilDesk.it, 16 novembre 2018. URL consultato il 4 luglio 2019.
  47. ^ A Napoli in arrivo 61 nuovi treni per Circumvesuviana, Cumana e Circumflegrea, in Fanpage.it, 9 aprile 2019. URL consultato il 4 luglio 2019.
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  50. ^ Circumvesuviana, c'è la svolta: acquistati 40 nuovi treni, in Il Mattino, 24 settembre 2019. URL consultato il 25 settembre 2019.
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  52. ^ Ferrovie: cinque nuovi treni da Stadler per EAV e la Ferrovia Alifana, su ferrovie.info.
  53. ^ Presentati i nuovi treni Stadler in arrivo sulla linea Piedimonte Matese – Napoli, su EAV srl. URL consultato l'11 agosto 2022.
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  55. ^ Ente Autonomo "Volturno". Progetto definitivo ed esecutivo della derivazione elettrica del secondo salto Volturno. - Relazione generale. Napoli. Giannini. 1931
  56. ^ Ferrovie Isolate, su ansfisa.gov.it, Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali. URL consultato il 26 dicembre 2021.
  57. ^ Rete e servizi della Circumvesuviana (PDF), su bari10.smau.it. URL consultato l'11 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2011).
  58. ^ Stazioni, su eavcampania.it (archiviato dall'url originale il 5 giugno 2013).
  59. ^ Notizia su Tutto Treno, n. 137, dicembre 2000, p. 5.
  60. ^ Campania Express 2016, su eavsrl.it (archiviato dall'url originale il 19 maggio 2016).
  61. ^ EAV Campania, Bilancio EAV 2013 - Flusso Passeggeri (PDF), su eavcampania.it (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2014).
  62. ^ EAV Campania, Bilancio EAV 2013 - Flussi Passeggeri (PDF), su eavcampania.it (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2014).
  63. ^ La ferrovia Alifana è suddivisa rispettivamente in Alifana alta e Alifana bassa, quest'ultima non più in esercizio dal 1976 e trasformata nel 2005 nella linea Napoli-Giugliano-Aversa.
  64. ^ Crisi Circum, stop anche alla funivia., Vico Equense online (21 marzo 2013)
  65. ^ La funivia del Faito resterà chiusa:«Costa troppo e serve a pochi» Corriere del Mezzogiorno (3 maggio 2013)
  66. ^ La funivia del Faito riaprirà il 25 aprile
  67. ^ Mercoledì 4 maggio riapre la funivia del Faito
  68. ^ Dettaglio Comunicati Stampa, su regione.campania.it (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2013).

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