Eryngium maritimum
Eringio marino | |
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Eryngium maritimum | |
Stato di conservazione | |
Classificazione APG IV | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
(clade) | Angiosperme |
(clade) | Mesangiosperme |
(clade) | Eudicotiledoni |
(clade) | Eudicotiledoni centrali |
(clade) | Superasteridi |
(clade) | Asteridi |
(clade) | Euasteridi |
(clade) | Campanulidi |
Ordine | Apiales |
Famiglia | Apiaceae |
Sottofamiglia | Saniculoideae |
Genere | Eryngium |
Specie | E. maritimum |
Classificazione Cronquist | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Plantae |
Divisione | Magnoliophyta |
Classe | Magnoliopsida |
Sottoclasse | Rosidae |
Ordine | Apiales |
Famiglia | Apiaceae |
Genere | Eryngium |
Specie | E. maritimum |
Nomenclatura binomiale | |
Eryngium maritimum L., 1753 | |
Nomi comuni | |
calcatrèppola marina, eringio marino | |
Areale | |
La calcatrèppola marina, calcatreppola marittima o eringio marino (Eryngium maritimum L., 1753) è una pianta della famiglia delle Apiacee (o Umbelliferae) diffusa sulle coste sabbiose del Mediterraneo e dell'Atlantico orientale.[1][2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]È una pianta erbacea perenne, coriacea e spinosa, dotata di un robusto rizoma, con fusti alti tra i 20 e i 60 cm, ramificati in alto, di colore grigio-verde.
Le foglie sono coriacee, plurilobate, con margine spinoso, di colore grigio-verde con tonalità azzurrine.
L'infiorescenza è una ombrella compatta, disposta all'apice del fusto e all'ascella delle foglie, formata da fiori ermafroditi di 2–4 cm, di colore blu ametista, protetti da brattee spinose. Fiorisce da giugno a settembre.
Il frutto è un achenio ovoidale provvisto di uncini superficiali che ne facilitano la disseminazione.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]È una specie pioniera delle dune, che grazie al suo esteso apparato radicale riesce a bloccare il movimento della sabbia, stabilizzandola, facilitando così lo sviluppo della vegetazione colonizzatrice.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]La specie è presente soprattutto sulle coste del Mediterraneo (Europa meridionale, Nord Africa e Medio Oriente) ma anche in quelle dell'Atlantico orientale, dal Portogallo sino alla Scandinavia e al mar Baltico.[2]
Vegeta sulle dune litorali, spesso in associazione con Ammophila arenaria e Pleurotus eryngii.
Citazioni nella cultura
[modifica | modifica wikitesto]In epoca elisabettiana, le radici candite di questa pianta venivano vendute come dolci chiamati eringoes. Si riteneva avessero proprietà afrodisiache, e proprio in questo senso vengono citati da Falstaff ne Le allegre comari di Windsor di Shakespeare:[3]
«Let the sky rain potatoes;
let it thunder to the tune of Green-sleeves,
hail kissing-comfits and snow eringoes,
let there come a tempest of provocation...»
Nel 1987 la calcatreppola marina è stata nominata Fiore dell'anno in Germania[4].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Eryngium maritimum, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato l'11 luglio 2024.
- ^ a b Hand R. (2011), Eryngium maritimum, su Euro+Med Plantbase - the information resource for Euro-Mediterranean plant diversity. URL consultato il 17 luglio 2012.
- ^ William Shakespeare, The Merry Wives of Windsor, su Open Shakespeare, Open Knowledge Foundation (archiviato dall'url originale il 27 novembre 2010).
- ^ (DE) Blume des Jahres 1987: Stranddistel (Eryngium maritimum), su stiftung-naturschutz-hh.de, Stiftung Naturschutz Hamburg und Stiftung Loki Schmidt. URL consultato il 30 ottobre 2020 (archiviato dall'url originale il 17 settembre 2011).
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Pignatti S., Flora d'Italia, Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Eryngium maritimum
- Wikispecies contiene informazioni su Eryngium maritimum
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Eryngium maritimum scheda a cura di Legambiente
- Eryngium maritimum scheda su Providune (progetto Natura 2000)