Esco di rado e parlo ancora meno

Esco di rado e parlo ancora meno
album in studio
ArtistaAdriano Celentano
Pubblicazione10 novembre 2000
Durata60:36
Dischi1
Tracce12
GenerePop
EtichettaClan Celentano
ProduttoreClan Celentano
Registrazione1997 - 1998
FormatiMC CD
Certificazioni
Dischi d'oroSvizzera (bandiera) Svizzera[1]
(vendite: 20 000+)
Dischi di platinoEuropa (bandiera) Europa[2]
(vendite: 1 000 000+)
Dischi di diamanteItalia (bandiera) Italia (3)[3]
(vendite: 1 500 000+)
Adriano Celentano - cronologia
Album successivo
(2002)

Esco di rado e parlo ancora meno è il 33° album in studio di Adriano Celentano, uscito il 10 novembre 2000.

Il team produttivo è lo stesso di Io non so parlar d'amore con la coppia Mogol e Gianni Bella che compone quasi tutti i brani. Accanto a brani tipici del repertorio di Celentano ci sono brani come Il figlio del dolore scritto insieme al batterista Mauro Spina che narra di una violenza sessuale in una guerra e che vede Celentano duettare con Nada, Io sono un uomo libero, scritta da Ivano Fossati, con la quale Celentano dichiara la propria libertà e la propria astensione verso gli schieramenti politici ("...né destra né sinistra...") e Le stesse cose che porta la firma di Carlo Mazzoni. Il brano Index è un mix di alcuni brani del disco.

Il disco doveva inizialmente uscire nella primavera del 2001 ma fu anticipato su pressioni della Sony per sfruttare le vendite natalizie; al momento dell'uscita il precedente Io non so parlar d'amore era ancora nella top 50 italiana degli album più venduti. I singoli Per averti e Apri il cuore contribuiscono al grande successo dell'album (1.500.000 di copie). Come per l'album precedente, anche in questo caso, pochi mesi dopo l'uscita, Celentano torna su RaiUno con uno show di 4 puntate: 125 milioni di cazzate.

L'album ha esordito al primo posto in classifica con 350.000 copie vendute in una sola settimana, superando il risultato del disco precedente Io non so parlar d'amore, che nella sua prima settimana di uscita aveva venduto 100.000 copie.[4]

Testi e musiche di Mogol e musiche di Gianni Bella, eccetto dove indicato.

  1. Per averti/Muori tu - 5'04"
  2. Apri il cuore - 5'19" - (Mogol, Cheope / G. Bella, R. Bella)
  3. Lago rosso - 5'19" -
  4. Quello che non ti ho detto mai - 4'35"
  5. Ti prenderò - 4'55" -
  6. Tir - 4'29" - (Mogol / G. Bella, R. Bella)
  7. Se tu mi tenti - 4'14" -
  8. Africa - 4'36" - (Mogol / G. Bella, R. Bella)
  9. Io sono un uomo libero - 5'46" - (Fossati)
  10. Le stesse cose - 5'43" - (Mazzoni)
  11. Il figlio del dolore (con Nada) - 6'25" - (Celentano /Mauro Spina)
  12. Index - 4'07" - (ideato e realizzato da Adriano Celentano)

Classifiche settimanali

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Classifica (2000) Posizione
massima
Italia[5] 1
Svizzera[5] 18

Classifiche di fine anno

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Classifica (2000) Posizione
Italia[6] 4
Classifica (2001) Posizione
Europa[7] 37
Italia[8] 2
Svizzera[9] 95

Andamento nella classifica degli album italiana (top 50)

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ITA FIMI album chart
Settimana 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30
Posizione
1
2
2
2
2
2
2
2
2
2
3
2
1
1
1
1
2
2
1
1
3
3
5
7
4
2
4
4
5
8
ITA FIMI album chart
Settimana 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 51 52 53 54 (RE) 55 56 57 (RE) 58 59 60 61 62(RE)
Posizione
10
7
8
8
7
8
7
8
11
8
4
9
12
16
16
29
18
14
23
25
43
41
50
35
43
48
38
36
41
43
50
44
  1. ^ (DE) Edelmetall, su Schweizer Hitparade. URL consultato il 19 novembre 2020.
  2. ^ (EN) IFPI Platinum Europe Awards – 2001, su ifpi.org, International Federation of the Phonographic Industry. URL consultato il 2 febbraio 2014 (archiviato dall'url originale il 31 gennaio 2014).
  3. ^ Gino Castaldo, Arriva il nuovo Celentano con un inedito di De André, su la Repubblica, 27 ottobre 2004. URL consultato il 17 settembre 2019.
  4. ^ Musica: Classifiche, Celentano schizza subito in testa, su Adnkronos, 20 novembre 2000. URL consultato il 2 marzo 2016.
  5. ^ a b Adriano Celentano - Esco di rado e parlo ancora meno, su italiancharts.com, Italian charts. URL consultato il 19 novembre 2020.
  6. ^ Andrea Laffranchi, Campioni 2000: Beatles, Santana e doppio Celentano, su archiviostorico.corriere.it, Corriere della Sera, 8 gennaio 2001. URL consultato il 27 marzo 2011 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2016).
  7. ^ (EN) European top 100 2001 (PDF), su americanradiohistory.com, Music & Media (Pag.15). URL consultato il 28 dicembre 2020.
  8. ^ Andrea Laffranchi, Nell'anno della crisi vince Vasco, su archiviostorico.corriere.it, Corriere della Sera, 8 gennaio 2002. URL consultato il 19 settembre 2010 (archiviato dall'url originale l'11 settembre 2012).
  9. ^ (EN) Swiss Year-End Charts 2001, su swisscharts.com, swisschart.com. URL consultato il 23 gennaio 2021.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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