Ettore Trevisan

Ettore Trevisan
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Calcio
RuoloAllenatore (ex centrocampista)
Termine carriera1958 - giocatore
1985 - allenatore
Carriera
Giovanili
1946-1947Cosenza
1947-1948Triestina
Squadre di club1
1948-1949Reggina0 (0)
1949Marsala? (?)
1949-1950Nizza? (?)
1950-1951Legnano0 (0)
1951-1952Bari1 (0)[1]
1952Piacenza0 (0)
1952-1953Ravenna12 (1)
1953-1954Triestina0 (0)
1954-1955Cuneo17 (2)
1955-1956Montevecchio? (?)
1956-1957Teramo4 (0)
1957-1958Sanremese2 (1)
Carriera da allenatore
1958-1959Belluno
1959-1960Ethnikos Pireo
1961-1962Nikī Volo
1962Arīs Salonicco
1963-1964Olympiakos Volos
1965Bastia
1966-1967Pordenone
1967-1968Mestrina
1968-1969Potenza
1969-1970Noto
1970-1971Torres
1971Savoia
1973-1974Haiti (bandiera) Haiti
1974Olympiakos Volos
1974-1975Pordenone
1976-1977Vigor Senigallia
1979-1980Marsala
1985Marsala
Palmarès
 Campionato CONCACAF
OroHaiti 1973
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 

Ettore Trevisan (Trieste, 23 marzo 1929[2]Trieste, 12 novembre 2020[3]) è stato un allenatore di calcio e calciatore italiano, di ruolo centrocampista.

Era fratello di Guglielmo Trevisan, anch'egli calciatore con le maglie di Genoa e Triestina[4][5].

Mezzala, cresce nel Cosenza e nella Triestina[6][7], che nel 1948 lo cede prima alla Reggina, dove non viene mai impiegato[5], e poi da gennaio 1949 al Marsala[5][7]. Con i siciliani ottiene la promozione in Serie C, nel campionato di Promozione 1948-1949, giocando da titolare[7].

Nel 1949 viene messo in lista di trasferimento dalla Reggina[8] e dopo un provino nella Lazio[5] si trasferisce in Francia, al Nizza, dove rimane per una stagione. Tornato in Italia, milita nelle riserve del Legnano[6][7], del Bari[6][7] e del Piacenza, dove si ricongiunge al fratello Guglielmo[7]. Nel novembre 1952 passa in prestito al Ravenna, in IV Serie[9], con cui disputa 12 partite realizzando una rete[10]. Svincolato dal Piacenza, torna alla Triestina, che nel 1954 lo cede al Cuneo[11]. Gioca poi con Montevecchio e Teramo, in IV Serie, e chiude la carriera nel 1958 dopo aver disputato due partite nella Sanremese[4].

Dopo una stagione alla guida del Belluno in Serie D[senza fonte], nel 1959 intraprende la carriera di allenatore nel campionato greco alla guida dell'Ethnikos Pireo, risultando il più giovane allenatore straniero della storia del massimo campionato ellenico[12]. Rientra brevemente in Italia per sposarsi[13], e nel 1961 torna in Grecia sulla panchina del Nikī Volo[13][14] e poi dell'Arīs Salonicco[13], che lascia nel dicembre del 1962 a seguito di risultati deludenti venendo sostituito da Bela Palfi[15]. Dopo essersi inizialmente accordato con i turchi del Beşiktaş[13], nel gennaio 1963 torna a Volos per allenare l'Olympiakos Volos[13], militante nel campionato di Beta Ethniki[16]. Viene riconfermato per la stagione successiva[17], nella quale i biancorossi concludono il proprio girone del campionato di Beta Ethniki a pari merito con il Trikala perdendo lo spareggio per l'ammissione al girone finale[17].

Conclusa l'esperienza in Grecia si trasferisce in Corsica, al Bastia[6], rimanendovi per pochi mesi a causa di problemi di lingua e di adattamento al campionato francese[18]. Rientra poi in Italia, e con il Pordenone (Serie D) vince il Seminatore d'oro per i dilettanti, nel 1967[6]; dopo un'ulteriore esperienza nella Mestrina[19], nel campionato di Serie C 1968-1969 subentra ad Antonio Pin sulla panchina del Potenza[19][20]. Nella stagione 1970-1971 è sulla panchina della Torres, in sostituzione di Mario Genta[21]; l'anno successivo allena il Savoia, in Serie C, dove viene esonerato dopo 11 giornate[22].

Nel 1973 diventa commissario tecnico della Nazionale di calcio di Haiti, su richiesta della federazione locale[6] e tramite un rapporto di collaborazione con il Ministero degli Esteri[23]. Con i caraibici ottiene la prima ed unica qualificazione ai Mondiali, vincendo il Campionato CONCACAF (che aveva funzione di girone di qualificazione) davanti alle nazionali di Messico, Guatemala e Honduras[6][24][25] e dotando la squadra di un gioco moderno e offensivo[26], precursore della zona[6]. Subito dopo il sorteggio dei gironi per il Mondiale, rassegna le dimissioni a causa di attriti con la federazione, che ne aveva pubblicamente disconosciuto i meriti[27], e viene sostituito dal suo vice Antoine Tassy[25]. Inizialmente gli viene offerta la guida del Violette, squadra campione in carica del campionato haitiano[27]; già nel mese di febbraio, tuttavia, rientra in Italia, a causa della persecuzione messa in atto nei suoi confronti dalle autorità locali[23][26], dettata da motivazioni economiche e nazionalistiche[25][26].

Dopo un breve ritorno all'Olympiakos Volos, nel massimo campionato greco (sostituito in ottobre da Dragan Cikic)[28], nel dicembre 1974 subentra a Paride Tumburus sulla panchina del Pordenone[29]. Durante la stagione 1976-1977 sostituisce Mario Tortul alla guida della Vigor Senigallia, che conduce alla salvezza[30]. In seguito allena il Marsala in due periodi distinti: nel primo ottiene la salvezza nel campionato di Serie C2 1979-1980[31] (lanciando in prima squadra il sedicenne Pasquale Marino[32]), mentre nel secondo guida la formazione siciliana in Promozione, nella stagione 1985-1986, rassegnando le dimissioni poco dopo l'inizio del campionato[33].

1973
  1. ^ Scheda su Solobari.it
  2. ^ Almanacco illustrato del calcio italiano 1979, ed.Panini, pag.17, confermato dalla verifica del codice fiscale presso il sito dell'Agenzia delle entrate. Secondo Sanrepedia è nato il 5 luglio 1929.
  3. ^ Trevisan Ettore, su necrologie.ilpiccolo.gelocal.it, 15 novembre 2020.
  4. ^ a b Statistiche su ussanremesecalcio.wordpress.com
  5. ^ a b c d Lazio: in prova Kirchen e Trevisan II, Il Corriere dello Sport, 2 giugno 1949, pag.2
  6. ^ a b c d e f g h Haiti è l'oggetto misterioso, Stampa Sera, 7 gennaio 1974, pag.8
  7. ^ a b c d e f Acquisti biancorossi: Trevisan II, Libertà, 29 agosto 1952, pag.5
  8. ^ Le liste della Serie B e C, Il Corriere dello Sport, 1º settembre 1949, pag.3
  9. ^ Nove reti del Piacenza - La prova di Personeni e di Ferrari, Libertà, 27 novembre 1952, pag.5
  10. ^ C.Fontanelli, M.Montanari, Ravenna Calcio: una passione infinita, GEO Edizioni, pag. 179
  11. ^ Le liste di trasferimento 1954-55, Il Corriere dello Sport, 2 settembre 1954, pag.3
  12. ^ (EL) Αμπασκάλ: Έγραψε ιστορία ο προπονητής του Βόλου Fosonline.gr
  13. ^ a b c d e (EL) Βόλος όπως… Los Angeles η πόλη που αγάπησε και αγαπήθηκε ο Ετόρε Τρεβιζάν Taxydromos.gr
  14. ^ Ettore Trevisan allenatore di una squadra greca, Libertà, 31 agosto 1961, pag.5
  15. ^ (EL) Ο Μπέλα Πάλφι(1963-1966) και το σπουδαίο έργο του στον ΑΡΗ Oiassoitouareos.gr
  16. ^ (EL) 1962-1963 Paeolympiakosvoloufc.gr
  17. ^ a b (EL) 1963-1964 Paeolympiakosvoloufc.gr
  18. ^ Ecco il Bastia, squadra corsara, Stampa Sera, 14 novembre 1977, pag.14
  19. ^ a b Trevisan allenatore del Potenza, Libertà, 1º novembre 1968, pag.9
  20. ^ Almanacco illustrato del calcio, Carcano Edizioni, 1969, p. 261.
  21. ^ Almanacco illustrato del Calcio, Panini edizioni, 1972, p. 267.
  22. ^ Potenza-Savoia: i precedenti Archiviato il 3 marzo 2014 in Internet Archive. savoiaclub.it
  23. ^ a b Trevisan, il "perseguitato", La Stampa, 21 febbraio 1974, pag.19
  24. ^ Quando Haiti ci costò cara Gazzetta.it
  25. ^ a b c Va dove ti porta la panchina: da Grozny ad Haiti, il calcio ai tempi delle dittature Ilsole24ore.com
  26. ^ a b c Henry Francillon, cuore di Haiti Repubblica.it
  27. ^ a b Trevisan si dimette, La Stampa, 12 gennaio 1974, pag.14
  28. ^ (EL) Μανού Καγιέχα: Ο 13ος αλλοδαπός και η σύμπτωση με τον Γιώργο Βαζάκα! Magnesianews.gr
  29. ^ Ettore Trevisan allenerà il Pordenone, L'Unità, 12 dicembre 1974, pag.16
  30. ^ Calcio: Trevisan, il CT che fece sognare Haiti e rilanciò la Vigor Senigallia Senigallianotizie.it
  31. ^ Speciali: il Marsala 1980-81 marsalacalcio.altervista.org
  32. ^ LUTTO: Si è spento il "mitico" MIMMO RIZZO Archiviato il 3 marzo 2014 in Internet Archive. marsala1912.it
  33. ^ IL MARSALA DI GIACOMARRO marsalacalcio.altervista.org

Collegamenti esterni

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