Eugenio Viti

La schiena (1929), Napoli, Museo Napoli Novecento

Eugenio Viti (Napoli, 1881Napoli, 1952) è stato un pittore e scenografo italiano.

Eugenio Viti dal 1894 segue corsi all'Accademia di belle arti di Napoli, diventandone docente, a partire dal 1919[1] allievo di Michele Cammarano e di Vincenzo Volpe.

Si trasferì poi a Roma partecipò al movimento futurista.

Fu incaricato di insegnamento all'Istituto d'Arte di Napoli, dove ebbe la cattedra di pittura.

Ha vinto il Premio Einaudi per la pittura nel 1950.[2]

Si è dedicato alla pittura, esplorando diversi stili ed esponendo sia in Italia, sia all'estero.[2]

Per il cinema, ha realizzato nel 1940 le scenografie di due film: La danza dei milioni, di Camillo Mastrocinque e La donna perduta, di Domenico Gambino. Qualche anno più tardi, nel 1944, ha fondato, assieme ad altri artisti, la Libera Associazione degli Artisti Napoletani.[1]

Alla Galleria dell'Accademia di belle arti di Napoli si conserva l'olio su cartone La danzatrice, 46x62 cm.[3]

  1. ^ a b Eugenio Viti, un maestro del Novecento napoletano, su Repubblica.it, 20 marzo 2008. URL consultato il 6 luglio 2016.
  2. ^ a b EUGENIO VITI - 1950 PREMIO PER LA PITTURA, su accademiasanluca.eu. URL consultato il 6 luglio 2016.
  3. ^ Galleria dell'Accademia,  p. 125.
  • Mariantonietta Picone Petrusa, Eugenio Viti, 1881-1952, Paparo Edizioni.
  • Anna Caputi, Raffaello Causa, Raffaele Mormone (a cura di), La Galleria dell'Accademia di Belle Arti in Napoli, Napoli, Banco di Napoli, 1971, SBN IT\ICCU\NAP\0178087.
  • C. Munari, D. Rea C. Ruju, Linea figurativa napoletana 1930 - 1980, Centro d'arte Serio 1980
  • (FR) Bénézit, Dictionnaire critique et documentaire des peintres, sculpteurs, dessinateurs et graveurs de tous les temps et de tous les pays. 14: Valentin-Zyw, Paris, Gründ, 1999, p. 292, SBN IT\ICCU\VEA\0109029. Ad vocem
  • S. Ammendola, P. La Motta, I. Valente, Il Novecento a Napoli. Capolavori di pittura e scultura, Edizioni Mediterranea, Napoli 2019 (ISBN 9788894260502)
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