Fatema Mernissi
Fatema Mernissi, nota anche con il nome Fatima (in arabo فاطمة مرنيسي?; Fès, 27 settembre 1940 – Rabat, 30 novembre 2015[1]), è stata una scrittrice e sociologa marocchina.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nata a Fès da un'antica famiglia della città, Fatema Mernissi fu docente di sociologia all'Università Mohammed V di Rabat e studiosa del Corano.
Per molti anni svolse attività di ricerca e insegnamento in ambito internazionale. In Italia divenne nota soprattutto per il grande successo di La terrazza proibita, 1996, seguito da L'Harem e l'Occidente, 2000, Islam e democrazia, 2002, e Karawan dal deserto al web, 2004.
Durante la sua vita, si è anche impegnata come femminista, contribuendo al ruolo della donna nell'Islam, attraverso l'analisi dello sviluppo storico della filosofia islamica e la pubblicazione di riviste per il mensile Kalima, alla fine degli anni '80.[2]
Instancabile promotrice di relazioni culturali fra i paesi del bacino del Mediterraneo, Mernissi sottolineò sempre con vigore la necessità di far conoscere all'opinione pubblica l'esistenza di movimenti per la pace e forme di opposizione alla guerra e al terrorismo nel mondo arabo-islamico.
Nel 2003 ricevette in Spagna il premio "Principe delle Asturie" e nel 2004 in Paesi Bassi il premio "Erasmus-Principe Bernardo".
Nel 2005 ottenne il premio Mediterraneo di cultura della Maison de la Méditerranée - fondazione laboratorio Mediterraneo - per aver saputo cogliere gli elementi di trasformazione e cambiamento all'interno del mondo arabo che sembrano offrire nuovi strumenti di collaborazione fra società tradizionali e universo globalizzato.
Opere tradotte in italiano
[modifica | modifica wikitesto]- Le donne del profeta, Ecig 1992
- Le sultane dimenticate, Marietti 1992
- Chaharazad non è marocchina, Sonda 1993
- La terrazza proibita, Giunti 1996
- L'harem e l'Occidente, Giunti 2000
- Islam e democrazia, Giunti 2002
- Karawan. Dal deserto al web, Giunti 2004
- Le 51 parole dell'amore, Giunti 2008
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Décès de la sociologue marocaine Fatima Mernissi (fr) Bladi.net
- ^ (EN) Jon Armajani, Dynamic Islam: liberal Muslim perspectives in a transnational age, University Press of America, 2004, p. 3, ISBN 9780761829676.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su Fatema Mernissi
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Fatema Mernissi
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Fatema Mernissi, su enciclopediadelledonne.it, Enciclopedia delle donne.
- (EN) Fatema Mernissi, su IMDb, IMDb.com.
- Alice de Rensis, «I confini dell’harem di Fatema Mernissi», 'Diacronie. Studi di Storia Contemporanea : il dossier', N.1, 19/10/2009, su studistorici.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 49235809 · ISNI (EN) 0000 0001 2131 8729 · SBN LO1V088164 · LCCN (EN) n83003352 · GND (DE) 119117770 · BNE (ES) XX1021405 (data) · BNF (FR) cb12013520c (data) · J9U (EN, HE) 987007265192605171 · NSK (HR) 000026904 · NDL (EN, JA) 00687999 · CONOR.SI (SL) 55502691 |
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