Ferruccio Dardi
Ferruccio Dardi | |
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Nascita | Trieste, 2 settembre 1912 |
Morte | El Quattara, 9 luglio 1942 |
Cause della morte | Caduto in combattimento |
Luogo di sepoltura | cimitero di Trieste |
Dati militari | |
Paese servito | Italia |
Forza armata | Regio Esercito |
Arma | Cavalleria |
Corpo | Carristi |
Anni di servizio | 1933-1942 |
Grado | Capitano |
Guerre | Seconda guerra mondiale |
Campagne | Campagna del Nord Africa |
Battaglie | Battaglia delle Alpi Occidentali |
Decorazioni | vedi qui |
Studi militari | Regia Accademia Militare di Fanteria e Cavalleria di Modena |
dati tratti da Ferruccio Dardi, cavaliere[1] | |
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Ferruccio Dardi (Trieste, 2 settembre 1912 – El Qattara, 9 luglio 1942) è stato un militare italiano, decorato di medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nacque a Trieste il 2 settembre 1912, figlio di Francesco e Giovanna Piccolo.[2] Arruolatosi nel Regio Esercito frequentò la Regia Accademia Militare di Fanteria e Cavalleria di Modena da cui uscì nell'ottobre 1933 con il grado di sottotenente all'arma di cavalleria.[1] Assegnato al 12º Reggimento "Cavalleggeri di Saluzzo", nel 1936 frequentò la Scuola di applicazione.[3] Distaccato presso il Centro Militare Olimpico, si distinse in numerose gare nazionali e internazionali, a Torino, Roma, ed Aquisgrana, divenendo in breve tempo uno dei più brillanti cavalieri d'Italia.[1]
All'inizio del 1940 sposò la signorina Maria Tizzoni di Pisa.[1] All'entrata in guerra del Regno d'Italia si trovava in servizio presso la Scuola di cavalleria di Pinerolo, e partecipò alle operazioni belliche sul fronte occidentale.[3] Al termine di queste operazioni chiese insistentemente di essere mandato al fronte, e promosso capitano nell'ottobre 1941 fu assegnato al 5º Reggimento "Lancieri di Novara".[3] Dopo aver seguito un apposito corso sull'utilizzo del carri armati, fu assegnato al III Gruppo corazzato "Lancieri di Novara", e il 7 giugno 1942 partì per l'Africa Settentrionale Italiana.[3] Assunto il comando del III Squadrone, dotato di carri leggeri L6/40, che come il gruppo faceva parte integrante della 133ª Divisione corazzata "Littorio", cadde in combattimento il 9 luglio 1942 a El Qattara.[1] Per onorarne il coraggio fu decretata la concessione della Medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[4] Una via e una scuola primaria di Trieste portano il suo nome, così come una via di Fiumicino, una caserma di Sgonico e il galoppatoio militare di Torino.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]— Decreto Luogotenenziale 12 ottobre 1944.[6]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Annotazioni
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Fonti
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c d e La Porta Orientale n.7/8, luglio-agosto 1949, p. 143.
- ^ La Porta Orientale n.7/8, luglio-agosto 1949, p. 145.
- ^ a b c d Combattenti Liberazione.
- ^ Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare 1965, p. 46.
- ^ Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.
- ^ Registrato alla Corte dei conti il 12 novembre 1944, registro 8 guerra, foglio 7.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Marziano Brignoli, Cavalleria a Voghera. I Reggimenti di guarnigione a Voghera dal 1859 al 1943, Voghera, Società Cooperativa Editoriale Oltrepò, 2007.
- Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le Medaglie d'Oro al Valor Militare volume secondo (1941-1959), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 46.
- Periodici
- Ferruccio Dardi, cavaliere (PDF), in La Porta Orientale, n. 7/8, Trieste, Tipografia giuliana, luglio-agosto 1949, pp. 143-146.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Dardi, Ferruccio, su Combattenti Liberazione. URL consultato il 19 marzo 2020.
- Maurizio Sulig e Alberto Alpozzi, MOVM Cap. Ferruccio Dardi: dimenticato il suo sacrificio per la Patria, su Italia coloniale. URL consultato il 19 marzo 2020.