Il Milan di Nereo Rocco esordì contro i bulgari del Levski Sofia che sconfissero con un risultato aggregato di 6-2. Agli ottavi di finale gli ungheresi del Győri ETO furono superati solo grazie alla regola dei gol fuori casa in virtù del 2-2 di Győr e dell'1-1 di Milano. Ai quarti i Rossoneri affrontarono i belgi dello Standard Liegi, pareggiando sia all'andata che al ritorno per 1-1 e poiché non erano previsti i tiri di rigore fu giocato uno spareggio, vinto dal Milan per 2-0. In semifinale i campioni in carica del Bayern Monaco furono sconfitti a San Siro 2-0 e grazie al pareggio a reti inviolate dell'Olympiastadion la squadra raggiunse per la prima volta la finale della competizione.
L'Amburgo iniziò il cammino europeo contro i danesi del Randers vincendo con un risultato aggregato di 7-3. Agli ottavi i polacchi del Wisła Cracovia furono regolati con un risultato complessivo di 5-0. Ai quarti di finale i Rothosen affrontarono i francesi dell'Olympique Lione, vincendo in casa 2-0 e perdendo col medesimo risultato in Francia. Poiché non erano previsti i tiri di rigore fu giocato uno spareggio, vinto dall'Amburgo per 2-0. In semifinale i sorprendenti gallesi del Cardiff City furono battuti con un risultato totale di 4-3.
A Rotterdam si affrontano il Milan, fresco campione d'Italia, e il temibile Amburgo. La partita però è subito in discesa per la squadra del "Paròn", che passa in vantaggio già al terzo minuto con lo svedese Kurt Hamrin. Passano appena quindici minuti e il raddoppio del Milan, sempre a opera di Hamrin, è un vero e proprio capolavoro: lo svedese supera due avversari con due tunnel e batte il portiere con un bel rasoterra. Il Milan vince imbattuto la sua seconda coppa europea confederale (quarta complessiva della sua storia), sempre guidato da Nereo Rocco e Gianni Rivera.[1]