Franziska Möllinger

Castello di Thun (1844 circa), l'unico originale dagherrotipico sopravvissuto di Möllinger

Louise Franziska Möllinger (Spira, 14 marzo 1817Zurigo, 26 febbraio 1880) è stata una fotografa svizzera di origini tedesche, attiva come dagherrotipista all'inizio degli anni quaranta dell'Ottocento.

Si pensa che sia stata la prima fotografa attiva in Svizzera[1] e la prima in questo paese a utilizzare già nel 1844 la litografia come mezzo per riprodurre copie dei suoi paesaggi.[2][3]

Nata il 14 marzo 1817 a Spira, in Germania, da una famiglia di origine mennonita,[4] Louise Franziska Möllinger era la secondogenita dell'orologiaio David Möllinger e di sua moglie Rosina, nata Flicht. Alla morte del padre nel 1834, la famiglia si trasferì in Svizzera.[5]

Per tutta la vita Möllinger fu molto legata al fratello maggiore Otto (1814–1886), scienziato naturale e inventore, che aveva studiato matematica e fisica e che dal 1836 insegnò presso la scuola cantonale di Soletta.[6] Dal 1842 la giovane viaggiò in diverse zone della Svizzera, realizzando dagherrotipi di panorami e paesaggi. Il processo dagherrotipico era stato reso pubblico nel 1839, e in quello stesso anno in Svizzera ne erano state offerte dimostrazioni pratiche.[7]

Non è molto chiaro il motivo per cui Franziska Möllinger si interessò ai dagherrotipi, ma potrebbe essere stato perché il fratello Otto era l'editore del giornale locale di Soletta, il Verwiderer GemeinProfit-Knowledge, che nel numero 4 dell'aprile 1839, ossia quattro mesi prima dell'annuncio all'Académie des Sciences e all'Académie des beaux-arts, aveva pubblicato un rapporto sull'opera di Louis Daguerre, descrivendone il processo e la sua importanza per l'umanità. Nel numero di dicembre, un altro articolo di Otto Möllinger ne riportò i progressi, precisandone i dettagli e inducendo a ipotizzare che avesse, da solo o con la sorella, condotto esperimenti pratici.[6]

Franziska Möllinger fu la prima donna a praticare la fotografia in Svizzera e una delle prime a produrre dagherrotipi.[5] Come donna, era certamente un'eccezione in una professione in gran parte riservata agli uomini, e il fatto che per realizzare il suo progetto si spostasse in diverse località, viaggiando su una roulotte da usare come camera oscura, conferma la sua personalità non convenzionale.[8]

Frontespizio della collezione di 16 litografie di scene rurali e cittadine svizzere realizzate da Mönninger nel 1844

Oltre alle vedute panoramiche, la fotografa svizzera era disponibile a scattare fotografie di ritratti individuali e familiari, così come venne riportato in un annuncio pubblicato sul n. 28 del Solothurner Blatt dell'8 aprile 1843.[6]

Poiché i dagherrotipi non potevano essere ristampati, Möllinger riportò le sue immagini in viste litografate che potevano essere duplicate.[9]

Nel 1844 pubblicò le prime quattro litografie prodotte da Johann Heinrich Wagner,[10] basate sui suoi dagherrotipi, con il titolo Daguerreotypirte Ansichten der Hauptstädte und der schönsten Gegenden der Schweiz - Vues daguerréotypées des villes capitales de la Suisse ainsi que des contrées les plus intéressantes de ce pays (Vedute dagherrotipate delle capitali e delle regioni più belle della Svizzera).[3][11]

Delle trenta litografie che aveva in programma, solo 16 vennero portate a compimento, e di queste è sopravvissuta solo una lastra originale dagherrotipica con la veduta del castello di Thun (circa 1844).[8][12]

Nel 1872, dopo il licenziamento del fratello avvenuto su istigazione dei circoli ecclesiastici a seguito della pubblicazione del saggio di ispirazione monistico-panteistica Die Gottidee der neuen Zeit (1869), secondo il quale la natura era l'unica rivelazione,[13] la famiglia Möllinger si trasferì a Fluntern (Zurigo), dove Otto gestì un istituto di matematica e un collegio.[4][14]

Dopo una malattia prolungata, forse causata da avvelenamento da vapori di mercurio generati durante i processi fotografici, Franziska Möllinger morì di complicazioni polmonari a Zurigo il 26 febbraio 1880.[5]

Galleria delle litografie di Möllinger

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Selezione delle litografie pubblicate da Möllinger nel 1844 sulla base dei suoi dagherrotipi:[3]

Scene di città

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  1. ^ Manuela De Leonardis, Dagherrotipo, specchio dotato di memoria, su ilmanifesto.it, 7 maggio 2022. URL consultato il 7 ottobre 2022.
  2. ^ (DE) Michael Gautier, FranziscaMöllinger, su hls-dhs-dss.ch, 24 novembre 2008. URL consultato il 7 ottobre 2022.
  3. ^ a b c (DE) Franziska Möllinger, su photobibliothek.ch. URL consultato il 7 ottobre 2022.
  4. ^ a b (DE) Hans R. Stampfli, Otto Möllinger, 1814–1886. Lehrer und Wissenschafter, in Jahrbuch für solothurnische Geschichte, n. 65, pp. 5–105, DOI:10.5169/seals-325117.
  5. ^ a b c (DE) Hopstock, Katrin, Franziska Möllinger, su speyer.de, 11 marzo 2018. URL consultato il 7 ottobre 2022 (archiviato dall'url originale l'11 marzo 2018).
  6. ^ a b c (DE) Urs Tillmanns, Franziska Möllinger – die erste Fotografin der Schweiz, su fotointern.ch, 18 agosto 2013. URL consultato il 7 ottobre 2022.
  7. ^ (EN) John Hannavy (a cura di), Switzerland, in Encyclopedia of Nineteenth-Century Photography, 2013, pp. 1368, ISBN 978-1-135-87327-1.
  8. ^ a b (EN) Naomi Rosenbaum, A history of women photographers, 3ª ed., New York, Abbeville Press Publishers, 2010, pp. 43-44, ISBN 9780789209986.
  9. ^ (EN) Naomi Rosenblum, The Allen Sisters: An Introduction, su cliohistory.org. URL consultato il 7 ottobre 2022.
  10. ^ (DE) Moellinger, Louise Franziska, su sikart.ch, 7 maggio 2021. URL consultato il 7 ottobre 2022.
  11. ^ (DE) Erich Stenger, Die beginnende Photographie im Spiegel von Tageszeitungen und Tagebüchern ein Beitrag zum 100 jährigen Bestehen der Lichtbildnerei, 1839-1939, Würzburg-Aumühle, 1940, pp. 79-81.
  12. ^ (DE) Mollinger, Franziska, su fotostiftung.ch. URL consultato il 7 ottobre 2022 (archiviato dall'url originale il 7 ottobre 2022).
  13. ^ (EN) Otto Möllinger, Die Gottidee der neuen Zeit und der nothwendige Ausbau des Christenthums: in sechs Vorlesungen entwickelt aus den Gesetz der natürlichen Offenbarungen der Gottheit, Verlags-Magazin, 1869.
  14. ^ (DE) Michael Gautier, FranziscaMöllinger, su hls-dhs-dss.ch, 24 novembre 2008. URL consultato il 7 ottobre 2022.

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