Gary Becker
Gary Becker (Pottsville, 2 dicembre 1930 – Chicago, 3 maggio 2014) è stato un economista statunitense, vincitore del Premio Nobel per l'economia nel 1992, per «aver esteso il dominio dell'analisi microeconomica a un ampio raggio di comportamenti e interazioni umane, incluso il comportamento non legato al mercato»[1].
Il 29 ottobre 2007 è stato insignito della Medaglia presidenziale della libertà, una delle più prestigiose onorificenze civili degli Stati Uniti dal Presidente George W. Bush[2][3]
Becker è stato uno dei primi economisti ad analizzare argomenti che erano stati studiati in sociologia, tra cui la discriminazione razziale, il crimine, l'organizzazione familiare e la dipendenza razionale. Ha sostenuto che molti diversi tipi di comportamento umano possono essere visti come razionali e massimizzatori dell'utilità, compresi quelli che sono spesso considerati autodistruttivi o irrazionali. Il suo approccio si estendeva anche agli aspetti altruistici del comportamento umano, che a volte mostrava avere fini egoistici (quando cioè l'utilità degli individui è adeguatamente definita e misurata). È stato anche tra i massimi esponenti dello studio del capitale umano. Secondo Milton Friedman, è stato "il più grande scienziato sociale che abbia vissuto e lavorato" nella seconda parte del XX secolo.[4]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Laureatosi nella Università di Princeton, si è successivamente perfezionato nell'Università di Chicago dove ha svolto la sua tesi di dottorato sotto la guida di Milton Friedman.
Dopo aver svolto attività di ricerca presso la Chicago University e la Columbia University, dal 1970 è tornato all'Università di Chicago, dove ha insegnato a lungo economia e sociologia.
Autore di diversi saggi, ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali e lauree ad honorem.
Fra i suoi tanti incarichi, è stato Presidente e Vicepresidente dell'American Economic Association e dal 1988 è membro dell'Istituto di politica fiscale e monetaria del Ministero delle Finanze giapponese.
Nel 1998 Becker fu uno dei fondatori di "UNext.com", un consorzio fra alcune delle più importanti istituzioni accademiche americane per l'istruzione e la formazione superiore a distanza. Ha ricevuto nel 1992 il Premio Nobel.
Sua figlia Judy è una scenografa candidata all'Oscar.
La ricerca
[modifica | modifica wikitesto]Particolare studio ha dedicato al capitale umano e alle sue relazioni con la crescita economica.
«Per la maggior parte dei genitori, i figli sono una fonte di reddito psicologico, o di soddisfazione. Pertanto, nella terminologia economica, essi si possono considerare un bene di consumo. I figli possono anche fornire reddito, ed in qualche caso sono anche un bene produttivo. Inoltre, né le spese né il reddito prodotto dai figli sono fissi, ma variano a seconda della loro età. Questa caratteristica fa dei figli un bene durevole, sia produttivo che di consumo. Può sembrare eccessivo, artificiale, forse anche immorale classificare i figli alla stregua di automobili, case o macchinari. Questa classificazione però non implica che le soddisfazioni o i costi associati ai figli siano gli stessi, da un punto di vista morale, di quelli che corrispondono ad altri beni durevoli»
La motivazione del premio Nobel ha indicato che il conferimento avveniva "per aver esteso la ricerca economica a discipline come la sociologia, la demografia e la criminologia" e per aver mostrato come i fattori economici influenzino il processo decisionale anche in aree che, in precedenza, i ricercatori consideravano dominate da comportamenti abituali e spesso decisamente irrazionali.
Opere principali
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) The Economics of Discrimination, The University of Chicago Press, Chicago, 1957.
- (EN) The Economic Approach to Human Behavior, University of Chicago Press, Chicago, 1978.
- (EN) A Treatise on the Family, Harvard University Press, Cambridge 1981; expanded ed. 1991.
- (EN) Human Capital, Columbia University Press, New York, 1964; 2nd ed. 1975; 3rd ed. 1993.
- (EN) Accounting for Tastes, Harvard University Press, Cambridge, 1996.
- (EN) Social Environment, con Kevin M. Murphy, Harvard University Press, Cambridge, 2000.
Onorificenze
[modifica | modifica wikitesto]Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Il premio Nobel del 1992, su nobelprize.org. URL consultato il 29 marzo 2009.
- ^ (EN) President Bush Announces 2007 Medal of Freedom Recipients [collegamento interrotto], su voanews.com. URL consultato il 29 marzo 2009.
- ^ (EN) President Bush Announces Recipients of Presidential Medal of Freedom, su The White House, 29 ottobre 2007. URL consultato il 17 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 20 ottobre 2020).
- ^ (EN) Catherine Rampell, Gary Becker, an economist who changed economics, in Washington Post, 5 maggio 2014.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Gary Becker
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Becker, Gary Stanley, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Giuseppe Smargiassi, BECKER, Gary Stanley, in Enciclopedia Italiana, VI Appendice, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2000.
- Carla Esposito, BECKER, Gary Stanley, in Enciclopedia Italiana, V Appendice, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1991.
- Becker, Gary Stanley, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) Gary S. Becker, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Gary Becker, su nobelprize.org.
- (EN) Gary Becker, su Mathematics Genealogy Project, North Dakota State University.
- (EN) Opere di Gary Becker, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Gary S. Becker, su Goodreads.
- (EN) Gary Stanley Becker scheda biografica e principali pubblicazioni, dal sito The Concise Encyclopedia of Economics. URL consultato il 17 settembre 2012
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