Giorgio Galvagno
Giorgio Galvagno | |
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Sindaco di Asti | |
Durata mandato | 10 maggio 1985 – 22 aprile 1994 |
Predecessore | Gian Piero Vigna |
Successore | Alberto Bianchino |
Durata mandato | 30 maggio 2007 – 22 maggio 2012 |
Predecessore | Vittorio Voglino |
Successore | Fabrizio Brignolo |
Deputato della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 30 maggio 2001 – 27 aprile 2006 |
Legislatura | XIV |
Gruppo parlamentare | Forza Italia |
Coalizione | Casa delle Libertà |
Circoscrizione | Piemonte 2 |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Forza Italia (dal 2013) In precedenza: PSI (fino al 1994) FI (1994-2009) PdL (2009-2013) |
Titolo di studio | Laurea in sociologia |
Università | Università degli Studi di Torino |
Professione | Insegnante di scuola media superiore, dirigente scolastico |
Giorgio Galvagno (Mattuglie, 27 luglio 1943) è un politico italiano, sindaco di Asti dal 1985 al 1994 e dal 2007 al 2012, oltreché deputato di Forza Italia nella XIV legislatura.[1]
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlio di un maresciallo dei Carabinieri, sposato, con due figli, laureato in sociologia, professore di scuola superiore[2], Galvagno è stato consigliere provinciale e per due volte Sindaco di Asti (dal 1985 al 1994), carica a cui fu eletto nelle file del Partito Socialista Italiano nel 1985 e nel 1990. Rieletto mantiene la carica fino al 1994 quando il Comune di Asti viene commissariato dal governo in seguito allo scandalo di Valle Manina[3].
Nel 1996 ha patteggiato 6 mesi e 26 giorni di carcere per inquinamento delle falde acquifere[4], abuso e omissione di atti ufficio, falso ideologico, delitti colposi contro la salute pubblica (per l'inquinamento delle falde acquifere) e omessa denuncia dei responsabili della Tangentopoli astigiana nello scandalo della discarica di Valle Manina e Valleandona (smaltimento fuorilegge di rifiuti tossici e nocivi in cambio di tangenti)[4].
Tra il 2003 e il 2004 il comico Beppe Grillo, lo nominò in diverse occasioni, colpevolizzandolo duramente sulle responsabilità a lui attribuite riguardo allo scandalo "Valle Manina" e accusandolo di aver preso tangenti[5]; Galvagno sporse denuncia per diffamazione, accolta dal Tribunale di Asti, il quale il 5 marzo 2010 condannò il comico genovese ad una ammenda di 25 000 euro più le spese processuali a carico del sindaco, il quale tuttavia decise di devolvere interamente la somma in beneficenza[6].
Giorgio Galvagno è stato rieletto sindaco di Asti il 28 maggio 2007 con il 56,18% dei voti, sul sindaco uscente di centro-sinistra, Vittorio Voglino[7].
Sconfitto al ballottaggio nelle amministrative del maggio 2012, lascia la carica al candidato del Partito Democratico Fabrizio Brignolo[8].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ CURRICULUM VITAE di Giorgio Galvagno (PDF), su uni-astiss.eu. URL consultato il 22 maggio 2024.
- ^ 773 Giorgio Galvagno, su FPA. URL consultato il 22 maggio 2024.
- ^ Brunella Collini, Mare di rifiuti travolge Asti - Sindaco e 25 funzionari in manette per la discarica, in Italia Oggi, 4 gennaio 1994.
- ^ a b Massimo Nava, il ciclone tangenti ripassa da Asti, su archiviostorico.corriere.it, Corriere della Sera, 4 gennaio 1994. URL consultato il 20 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 1º febbraio 2014).
- ^ Redazione, Condanna definitiva per Beppe Grillo:diffamò lex sindaco Giorgio Galvagno, su La Nuova Provincia, 17 settembre 2013. URL consultato il 22 maggio 2024.
- ^ Accuse all'ex sindaco di Asti Beppe Grillo condannato in via definitiva, su Corriere della Sera, 17 settembre 2013. URL consultato il 22 maggio 2024.
- ^ Enrico Miceli, Asti: Galvagno rieletto sindaco, su Ecologia. URL consultato il 22 maggio 2024.
- ^ Asti - Ballottaggio - Elezioni Comunali 6-7 maggio 2012, su la Repubblica.it. URL consultato il 22 maggio 2024.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Giorgio Galvagno, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
- Giorgio Galvagno, su Anagrafe degli amministratori locali e regionali, Ministero dell'interno.