Giovanni Battista Ruffini
Giovanni Battista Ruffini | |
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Deputato del Regno di Sardegna | |
Durata mandato | 2 aprile 1860 – 17 dicembre 1860 |
Legislatura | VII |
Collegio | Mirandola |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Professione | militare |
Giovanni Battista Ruffini | |
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Nascita | Modena, 14 febbraio 1807 |
Morte | Modena, 24 marzo 1891 |
Cause della morte | naturale |
Luogo di sepoltura | Modena |
Dati militari | |
Paese servito | Regno di Sardegna Regno d'Italia |
Forza armata | Regio esercito |
Corpo | Cacciatori delle Alpi |
Anni di servizio | 1848-1870 |
Grado | Colonnello |
Guerre | Seconda guerra d'indipendenza italiana |
Battaglie | Battaglia di Solferino e San Martino |
Comandante di | Accademia militare di Modena |
Studi militari | Accademia militare di Modena |
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Giovanni Battista Ruffini, conosciuto anche come Giovanni Ruffini modenese[1], (Modena, 14 febbraio 1807 – Modena, 24 marzo 1891), è stato un militare e politico italiano.
Ufficiale dei Cacciatori delle Alpi[2], partecipò alla battaglia di Solferino e San Martino.
Nel 1859 venne nominato quale primo comandante dell'era sabauda dell'accademia militare di Modena.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Figlio dell'avvocato Luigi e già laureato in giurisprudenza, partecipò ai moti del 1831 di Modena insieme a Ciro Menotti. Arrestato il 3 febbraio 1831 e condannato a morte per ordine del duca Francesco IV, venne liberato a furor di popolo. Dopo essersi unito alla colonna Zucchi, si imbarcò sulla Barcaccia nel porto di Ancona che lo condusse in esilio in Francia.[3]
Dopo essersi laureato in matematica all'università di Parigi, fu tra i fondatori della Giovine Italia a Marsiglia. Si trasferì per sette anni a Londra, dove visse insieme a Giuseppe Mazzini e Giovanni Ruffini ligure.[3]
Nel 1848 si arruolò nell'esercito sabaudo, combattendo le guerre del 1848, 1849 e 1859 fino al grado di maggiore.[3]
Alla fine del 1859 venne promosso comandante e destinato, dal ministro della guerra generale Manfredo Fanti, a dirigere l'Accademia militare di Modena,[3] che all'epoca si chiamava "Scuola Militare dell'Italia Centrale" dall'8 novembre 1859 al 9 maggio 1860 e poi "Scuola Militare Fanteria" dal 10 maggio 1860 al 2 luglio 1862.
Il 25 marzo 1860 venne eletto con 287 voti per la VII legislatura del Regno di Sardegna nel collegio elettorale di Mirandola.[3]
Nel 1870 venne nominato comandante della città e della fortezza di Venezia, fino al pensionamento avvenuto dopo due anni.[3]
Morì all'età di 84 anni nella sua città natale, che gli tributò solenni funerali il 27 marzo 1891.[3]
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Vittoria Ruffini Tucci, Vita di Giovanni Battista Ruffini modenese, S.T.E.M. Mucchi, 1976, p. 275, SBN IT\ICCU\LIG\0023006. URL consultato il 5 ottobre 2017 (archiviato dall'url originale il 5 ottobre 2017).
- Giovanni Battista Ruffini, Memorie della guerra del 1859, a cura di Vittoria Tucci Ruffini, Modena, Tipografia Editrice Immacolata Concezione, 1969, SBN IT\ICCU\SBL\0351774.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Opere di Giovanni Battista Ruffini, su Open Library, Internet Archive.
- Giovanni Battista Ruffini, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 4611157162079278980002 · SBN SBNV062798 |
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