Grindavík
Grindavík comune | |
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(IS) Grindavíkurbær | |
Localizzazione | |
Stato | Islanda |
Regione | Suðurnes |
Contea | Non presente |
Territorio | |
Coordinate | 63°50′31.2″N 22°26′16.8″W |
Superficie | 425 km² |
Abitanti | 2 821[1] (2011) |
Densità | 6,64 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 240 |
Fuso orario | UTC+0 |
Distretto elettorale | Suðurkjördæmi |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Grindavík è un comune islandese della regione di Suðurnes.
A breve distanza dal paese si trova la stazione termale geotermica della Laguna Blu, le cui caldissime acque provengono dalla vicina centrale elettrica di Svartsengi.
Grindavík è inoltre luogo natale dello scrittore islandese Guðbergur Bergsson.
Il paese è gemellato con la cittadina inglese di Penistone e con quella di Rovaniemi, in Finlandia.[senza fonte]
La maggior parte dei circa 2.700 abitanti è impiegata nell'industria ittica. Qui è presente infatti uno dei pochi porti dell'isola.
Sulla vita del paese e i suoi abitanti è stato realizzato nel 2020 il documentario Lobster Soup, di Pepe Andreu e Rafael Moles[2][3]. Nel documentario compaiono anche lo scrittore Guðbergur Bergsson e il pugile Friðrik Áskell Clausen. Un intero capitolo è dedicato alla Laguna Blu.
Nel novembre 2023, nel mezzo di una crescente e grave attività sismica, è stato dichiarato lo stato di emergenza e la città è stata evacuata.[4] Il 14 gennaio 2024 è iniziata l'eruzione del vicino vulcano e il paese è stato di nuovo completamente evacuato.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]La Landnámabók menziona che, intorno al 934, i due coloni vichinghi Molda-Gnúpur Hrólfsson e Þórir Haustmyrkur Vígbýðsson arrivarono nella zona di Reykjanes: Þórir si stabilì a Selvogure, mentre Krísuvík e Molda-Gnúpur a Grindavík.[5]
I figli di Moldar-Gnúpur fondarono tre insediamenti: Þórkötlustaðarhverfi, Járngerðarstaðarhverfi e Staðarhverfi. L'insediamento moderno di Grindavík è situato principalmente in quello che era Járngerðarstaðarhverfi.
La città è stata un'importante stazione di pesca fin dal Medioevo. Nel XIII secolo i suoi diritti di pesca erano di proprietà del vescovo di Skálholt, che riceveva il pagamento in cataste di merluzzo salato. Fu teatro di feroci controversie tra pescatori inglesi e mercanti tedeschi nel XVI secolo, che portarono 280 tedeschi a prendere d'assalto la nave di John Breye (noto anche come John the Broad) nel 1532 e uccidere 15 persone, incluso lo stesso John. Gli inglesi furono successivamente espulsi dall'Islanda.[6][7]
Nel giugno del 1627, Grindavík venne saccheggiata dai corsari barbareschi in un evento noto come i rapimenti turchi. Furono presi dodici islandesi e tre danesi, insieme a due navi, e i prigionieri prelevati da altri insediamenti islandesi furono trasportati in schiavitù a Salé, in Marocco.[8]
Le origini del comune possono essere fatte risalire alla decisione di Einar Einarsson di trasferirsi lì per costruire e gestire un negozio nel 1897. A quel tempo, la popolazione contava circa 360 abitanti. La pesca è stata per secoli un elemento cruciale per la sopravvivenza della popolazione di Grindavík, ma le battute di pesca erano spesso pericolose. Spesso gli uomini si perdevano in mare e la pesca non era sempre stabile. Tuttavia, quando nel 1939 fu creato a Hópið un punto di accesso più sicuro alla terraferma, le condizioni della pesca cambiarono radicalmente. Dal 1950 cominciò a verificarsi un serio sviluppo nel settore della pesca. Grindavík è stata dichiarata comune nel 1974.
Sport
[modifica | modifica wikitesto]Grindavík è la città della squadra di calcio Knattspyrnudeild Ungmennafélag Grindavíkur meglio noto come UMF Grindavík che milita nella 1. Deild (seconda Liga islandese).
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Popolazione dei comuni islandesi, su statice.is, Statistics Iceland. URL consultato il 10 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 17 aprile 2012).
- ^ Lobster Soup in IMDb, su imdb.com.
- ^ Lobster Soup in Nordische Filmtage Lübeck, su nordische-filmtage.de.
- ^ Stato d'emergenza in Islanda, eruzione vulcano 'imminente'.
- ^ Grindavíkurbær, su grindavik.is. URL consultato il 17 giugno 2023.
- ^ Andrew Evans, Iceland, Bradt Travel Guides, 2014, p. 210, ISBN 978-1-84162-499-0.
- ^ Bart Holterman, The Fish Lands, Walter de Gruyter GmbH & Co KG, 2020, ISBN 978-3-11-065182-9.
- ^ (IS) Hvað gerðist í Tyrkjaráninu?, su Vísindavefurinn. URL consultato il 10 giugno 2019.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Grindavík
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (IS) Sito ufficiale, su grindavik.is.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 236583602 · GND (DE) 4798218-4 · J9U (EN, HE) 987007533220305171 |
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