Habeas corpus

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Habeas corpus (dal latino medievale: letteralmente "abbi il [tuo] corpo", sottintendendo ab subjciendum, cioè "per presentarlo [alla corte]"[1] oppure "abbi la disposizione della [tua persona]"[2]) è writ proprio del diritto comune la cui più diffusa interpretazione[3] esprime l'ingiunzione di un organo giurisdizionalmente competente (come un giudice od una corte) di portare un detenuto al proprio cospetto per verificarne le condizioni personali, la legittimità dell'arresto e per evitare che la detenzione sia atta senza concreti elementi di accusa.[4][5] Il principio, volto ad impedire la detenzione arbitraria ed illegale dei cittadini, sancisce che un qualsiasi imputato ha diritto di conoscere la causa del proprio arresto e detenzione, e dev’essere immediatamente tradotto davanti ad un magistrato, il quale ha il dovere di liberarlo se può fornire una giusta cauzione.[6] L'habeas corpus è quindi un appello al giudice contro una detenzione ingiustificata: da esso è scaturita la necessità della legalità della detenzione, nel senso di apprestare una motivazione che riconduca l'esercizio coercitivo della forza a un modello legale, preesistente, di persecuzione dei reati. Per estensione la locuzione latina è usata, principalmente nei paesi di diritto anglosassone, per indicare le garanzie delle libertà personali[7] del cittadino.[8]

La locuzione deriva dal latino habeās, seconda persona singolare del presente congiuntivo (con valore esortativo) attivo di habēre, che significa avere; e da corpus, accusativo singolare di corpus, che significa corpo. Prende il nome dalle parole iniziali del rescritto contemporaneo della Magna Carta con cui una corte di giustizia ordinava all'autorità che deteneva una persona (corpus) di presentare il detenuto alla corte stessa, in particolare per determinare se quella persona fosse legalmente detenuta:[9]

(LA)

«Praecipimus tibi, quod corpus A.B. in prisona nostra sub custodia tua detentum, ut dicitur, una cum die et causa captionis et detentionis suae, quocumque nomine praedictus A.B. censeatur in eadem, habeas coram nobis [...] ad subjiciendum et recipiendum ea quae curia nostra de eo adtunc et ibidem ordinari contigerit in hac parte. Et hoc nullatenus omittatis periculo incumbente. Et habeas ibi hoc breve.»

(IT)

«Ti ordiniamo di presentare il corpo di A.B., detenuto nella nostra prigione sotto la vostra custodia, come è detto, insieme a data e causa del suo arresto e della sua detenzione, con qualsiasi nome il suddetto A.B. possa essere conosciuto lì, presso la nostra corte [...] affinché venga sottoposto e accolga ciò che la nostra corte allora e lì considererà a tale riguardo. Non mancate in alcun modo di farlo, a vostro rischio e pericolo. E vi preghiamo quindi di presentare lì il presente atto.»

Esempi di writs

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(EN)

«Victoria by the Grace of God, of the United Kingdom of Great Britain and Ireland Queen, Defender of the Faith, To J.K., Keeper of our Gaol, in the Island of Jersey, and to J.C. Viscount of said Island, Greeting.

We command you that you have the body of C.C.W. detained in our prison under your custody, as it is said, together with the day and cause of his being taken and detained, by whatsoever name he may be called or known, in our Court before us, at Westminster, on the 18th day of January next, to undergo and receive all and singular such matters and things which our said Court shall then and there consider of in this behalf; and have there then this Writ.»

(IT)

«Vittoria in Grazia di Dio, Regina del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda, Difenditrice della Fede saluta J.K., custode della nostra prigione nell'isola di Jersey, e J.C., visconte della stessa isola.

Vi ordiniamo di presentare il corpo di C.C.W., che è detenuto nella nostra prigione, come è stato detto, insieme al giorno e al motivo del suo arresto e detenzione, con qualsiasi nome possa essere chiamato o conosciuto, davanti alla nostra Corte, a Westminster, il prossimo 18 gennaio, perché sia sottoposto e accolga tutte le singole domande e decisioni che la nostra suddetta Corte prenderà in considerazione in quel momento e in quel luogo a tal proposito; e in quell'occasione portate con voi il presente mandato.[10]»

Stati Uniti d'America

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(EN)

«United States of America, Second Judicial Circuit, Southern District of New York, ss.: We command you that the body of Charles L. Craig, in your custody detained, as it is said, together with the day and cause of his caption and detention, you safely have before Honorable Martin T. Manton, United States Circuit Judge for the Second Judicial Circuit, within the circuit and district aforesaid, to do and receive all and singular those things which the said judge shall then and there consider of him in this behalf; and have you then and there this writ.»

(IT)

«Stati Uniti d'America, Secondo Circuito Giudiziario, Distretto Sud di New York, ss..: Vi ordiniamo che il corpo di Charles L. Craig, detenuto sotto la vostra custodia, come è stato detto, insieme al giorno e alla causa della sua cattura e detenzione, sia portato in sicurezza davanti all'Onorevole Martin T. Manton, Giudice del Circuito degli Stati Uniti per il Secondo Circuito Giudiziario, all'interno del Circuito e del Distretto di cui sopra, per fare e accogliere tutte le singole decisioni che il suddetto Giudice riterrà lì e in quel momento di fare a lui e a tal riguardo; e portate con voi in quell'occasione questo mandato.»

Il writ di habeas corpus, noto anche come "Great Writ"[11] per la sua importanza nel corso della storia inglese e globale, rappresenta una delle più importanti garanzie della libertà individuale. Alla nascita del diritto anglosassone moderno in Inghilterra esisteva una pluralità di ordinamenti giuridici sovrapposti, ciascuno con una propria giurisdizione. Ogni suddito poteva essere soggetto a una pluralità di giurisdizioni e tutte queste potevano disporre fisicamente di lui, ma, con l'emissione del writ di habeas corpus, una corte reale aveva il potere di ordinare a qualsiasi altra giurisdizione la consegna del prigioniero, proteggendolo dal libero arbitrio signorile.[12] Si tenga presente che l'arresto o la cattura di chiunque, per il common law nel Medioevo e nella prima parte dell'era moderna, erano disposti e attuati immediatamente dalla stessa autorità amministrativa (sceriffi, "gaolers" e altri ufficiali), senza motivazione esplicita, spesso a fini non penali (tributari, debiti privati, ordine pubblico). Il ricorso al giudice della Corona (cioè un emissario diretto del Re) costituì quindi la prima e più importante garanzia verso gli abusi, potendosi scavalcare l'Ufficiale che aveva eseguito l'arresto.

Il principio trae origine dall'Assise di Clarendon del 1166, la quale di tenne sotto il regno di Enrico II.[13] Poco dopo la Magna Carta sancì definitivamente principi liberali che in seguito influenzeranno lo sviluppo del diritto all'habeas corpus nei testi dell'Habeas Corpus Act e nel Bill of Rights,[14] in particolare il 39o articolo statuì:

(EN)

«[39] No free man shall be seized or imprisoned, or stripped of his rights or possessions, or outlawed or exiled, or deprived of his standing in any way, nor will we proceed with force against him, or send others to do so, except by the lawful judgment of his equals or by the law of the land.»

(IT)

«[39] Nessun uomo libero sarà arrestato, imprigionato, spossessato della sua dipendenza, della sua libertà o libere usanze, messo fuori dalla legge, esiliato, molestato in nessuna maniera, o mai si procederà contro di lui o si manderà qualcuno a farlo se non in virtù di un giudizio legittimo dei suoi pari e secondo la legge del paese.»

Tale principio, che condivide con il successivo writ l'obiettivo di proteggere gli individui da detenzioni arbitrarie e di garantire che ogni privazione della libertà sia giustificata e legittima, può essere considerato precursore del diritto all'habeas corpus.

Nonostante la consuetudine di emettere writ analoghi fosse evidentemente precedente e fu recepito poi nel corpus legislativo inglese, William Blackstone fu il primo a citare l'impiego del principio giuridico nel 1305. Blackstone spiegò le fondamenta del writ, affermando che "il re ha sempre il diritto di avere un resoconto, del perché la libertà di uno qualsiasi dei suoi sudditi è limitata, ovunque tale limitazione possa essere inflitta".

È accertato che fu fatto uso del mandato durante l'era moderna come strumento per proteggere le libertà individuali contro l'autorità già durante il regno di Enrico VII (1485-1509), durante il cui regno si iniziò a emettere il writ per tutelare gli imputati imprigionati sotto ordine del Consiglio Privato. Infine, durante il regno di Carlo I (1525-1649), divenne prassi verificare la legittimità della detenzione degli imputati durante i processi impiegando quindi con regolarità il writ.[15]

L'affermazione del principio

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Ai tempi degli ultimi Stuart, contro gli arresti speciali per ordine del re, il diritto fu richiamato nella Petition of Rights del 1627,[8] ma fu l'Habeas Corpus Act, approvato il 31 maggio 1679 da Carlo II d'Inghilterra, a codificare per primo l'emissione del writ, ripristinandone la piena efficacia che nel tempo si era parzialmente affievolita nella pratica delle corti giudiziarie.[12] L'Atto sancì il principio di inviolabilità personale, ne regolò e ne regola tuttora le guarentigie e previde gravi sanzioni a carico del magistrato che avrebbe rifiutato tale atto e contro il pubblico ufficiale che non avrebbe dato tempestiva comunicazione dell'arresto.[16][2] L'incipit dell'atto è:

(EN)

«Whereas great delays have been used by sheriffs, gaolers and other officers, to whose custody, any of the King's subjects have been committed for criminal or supposed criminal matters, in making returns of writs of habeas corpus to them directed, by standing out an alias and pluries habeas corpus, and sometimes more, and by other shifts to avoid their yielding obedience to such writs, contrary to their duty and the known laws of the land, whereby many of the King's subjects have been and hereafter may be long detained in prison, in such cases where by law they are bailable, to their great charges and vexation.»

(IT)

«Considerando che grandi ritardi sono stati usati dagli sceriffi, dai carcerieri e da altri ufficiali, alla cui custodia dei sudditi del Re sono stati affidati per reati o presunti reati, nel fare rescritti di ordinanze di habeas corpus a essi indirizzati, indicando uno pseudonimo e plasmando l'habeas corpus, e qualche volta di più, e con altri espedienti per evitare di obbedire a tali ordinanze, contrariamente al loro dovere e alle note leggi del paese, per la qual cosa molti dei sudditi del Re sono stati, e potrebbero in futuro, essere detenuti a lungo in prigione, in casi dove per legge essi hanno diritto alla libertà provvisoria su cauzione, con loro grande danno e vessazioni.»

La codificazione del 1679 avvenne nel contesto di un'accesa contrapposizione tra il re Carlo II e il Parlamento, dominato dai Whigs. I leader Whig temevano che il re potesse agire contro di loro per vie giudiziarie e videro nell'Habeas corpus la propria salvezza. Il Parlamento che approvò questa legge divenne noto come il "Parlamento dell'Habeas Corpus" e fu sciolto poco dopo dal re stesso.

Dal XVIII secolo, il mandato fu anche utilizzato in casi di detenzione illegale da parte di privati, come nel caso di Somerset del 1772, in cui fu ordinato che lo schiavo Somerset fosse liberato perché vittima di una detenzione illegale.[17] Durante la Guerra dei sette anni e in alcuni conflitti successivi, il writ fu utilizzato per conto di soldati coscritti arbitrariamente.[18]

Il diritto all'habeas corpus fu una volta per tutte consacrato grazie al Bill of Rights della Gloriosa rivoluzione inglese del 1688-89; da qui è poi passato in tutte le costituzioni liberali occidentali (cfr. ad esempio il "Bill of Rights" allegato alla Costituzione americana, articoli 7 e 8, c. d. 5° e 6° emendamento).[19]

L'Habeas Corpus Act del 1816 estese la garanzia dell'Habeas corpus anche alle detenzioni per cause civile e diede ai giudici competenza sulla verità del rapporto.[16]

«Art. 9 Nessun individuo potrà essere arbitrariamente arrestato, detenuto o esiliato.»

Nonostante brevi sospensioni dell'habeas corpus a cavallo del '700 e del '800, sia nel Regno Unito che negli Stati Uniti,[20] il principio venne gradualmente integrato da gran parte delle costituzioni occidentali. Nel diritto continentale una delle prime formulazioni importanti a livello legislativo del principio, affermatosi in alcune zone d'Europa già nel Basso Medioevo, è la Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino del 1789: da essa discende la formulazione poi recepita, a livello del diritto internazionale moderno, della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, adottata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948 e dal Primo protocollo opzionale della convenzione internazionale sui diritti civili e politici adottato dalla stessa Assemblea nel 1966.

Differenti writs

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Comunemente con habeas corpus ci si riferisce a un particolare tipo di decreto, di ordine (in inglese: writ) denominato, in forma completa, habeas corpus ad subiciendum; esistevano tuttavia altri tipi di writ dello stesso tipo, quale il writ habeas corpus ad testificandum.[6]

Giurisdizioni che adottano il principio dell'Habeas Corpus

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In Italia, il diritto alla legalità della restrizione della libertà personale fu sancito in primis nel 1812 dall'art. 35 della Costituzione del Regno di Sicilia, successivamente dall'articolo 26 dello Statuto Albertino (1848) e ripreso dagli articoli 13, 24, 25 della Costituzione repubblicana del 1948.

«La libertà personale è inviolabile.
Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell'autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge.
In casi eccezionali di necessità ed urgenza, indicati tassativamente dalla legge l'autorità di pubblica sicurezza può adottare provvedimenti provvisori, che devono essere comunicati entro quarantotto ore all'autorità giudiziaria e, se questa non li convalida nelle successive quarantotto ore, si intendono revocati e restano privi di ogni effetto.
È punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a restrizioni di libertà.
La legge stabilisce i limiti massimi della carcerazione preventiva.»

In relazione al comma 4, nel 2017 è stato introdotto il reato di tortura.

La conseguenza della formulazione costituzionale, in termini di riscontro della legalità del mandato di cattura o di custodia cautelare, fu sin dal secondo dopoguerra tratta mediante le modifiche del codice di procedura penale italiano, in virtù delle quali la convalida dell'arresto (oggi art. 391 c.p.p.) avviene nell'arco di 48 ore (e salvo il potere dell'ufficiale di P.G. o del P.M. di disporre la liberazione immediata dell'arrestato, ove non ne esistano i presupposti). Restrizioni dell'habeas corpus furono introdotte con le leggi speciali antiterrorismo degli anni di piombo.

Un'ulteriore conseguenza fu tratta nel 1982 con l'istituzione del tribunale della libertà: oggi esso viene regolato dagli art. 309 e 310 del codice Vassalli (riesame o appello avverso misure cautelari, che hanno tempi strettissimi per il giudizio sulla libertà personale dell'indagato o imputato).

  1. ^ Habeas corpus - Significato ed etimologia - Vocabolario, su Treccani. URL consultato il 6 novembre 2024.
  2. ^ a b Enciclopedia Europea, vol. 5, Garzanti, 1 gennaio 1976.
  3. ^ (EN) Habeas corpus | Definition, History, & Scope | Britannica, su britannica.com. URL consultato il 26 ottobre 2024.
    «Sebbene siano esistite ed esistono tutt'ora molte varietà di writ, la più importante è quella che regola le restrizioni della libertà personale, rendendo obbligatoria l'indagine del giudice riguardo la legalità della detenzione.»
  4. ^ (EN) Definition of HABEAS CORPUS, su merriam-webster.com, 22 ottobre 2024. URL consultato il 26 ottobre 2024.
  5. ^ Longman dictionary of contemporary English, Longman, 1978, ISBN 978-0-582-52571-9.
  6. ^ a b Habeas corpus, su Brocardi.it. URL consultato il 26 ottobre 2024.
  7. ^ Giuseppe Pittàno, Bidizionario italiano linguistico e grammaticale, 1a ed, Calderini, 1981, ISBN 978-88-7019-181-3.
  8. ^ a b Habeas corpus - Enciclopedia, su Treccani. URL consultato il 26 ottobre 2024.
  9. ^ Rollin C. Hurd, A Treatise on the Right of Personal Liberty, and on the Writ of Habeas Corpus, and the Practice Connected with It, in The American Law Register (1852-1891), vol. 7, n. 4, 1859-02, pp. 255, DOI:10.2307/3301647. URL consultato il 26 ottobre 2024.
  10. ^ Albert Venn New York Public Library, Introduction to the study of the law of the constitution, London and New York, Macmillan and co., limited, 1889. URL consultato il 2 novembre 2024.
  11. ^ Leah Litman, The Myth of the Great Writ, in Articles, 1º dicembre 2021. URL consultato il 2 novembre 2024.
  12. ^ a b Boerman Deborah e Cocomazzi Daniele, L'Inghilterra prima della rivoluzione industriale - Whigs e Tories (PDF), in Rivista online di ricerca storica letteratura e arte, n. 13, 2010.
  13. ^ Ernest F. (Ernest Flagg) Henderson, Assize of Clarendon, 1166., su avalon.law.yale.edu, (SCHEME=ISO8601) 1998-12-?. URL consultato il 26 ottobre 2024.
  14. ^ Michele Lucherini, Evoluzione dei diritti umani - Nuovi diritti, nuovi contenuti, nuove sfide (PDF).
  15. ^ (EN) Habeas corpus | Definition, History, & Scope | Britannica, su britannica.com. URL consultato il 27 ottobre 2024.
  16. ^ a b Enciclopedia italiana, vol. 18, 1949.
  17. ^ Frederick Charles Moncreiff, The Wit and Wisdom of the Bench and Bar, The Lawbook Exchange, 2006.
  18. ^ Kevin Costello, Habeas Corpus and Military and Naval Impressment, 1756–1816, in The Journal of Legal History, vol. 29, n. 2, 2008-08, pp. 215–251, DOI:10.1080/01440360802196679. URL consultato il 27 ottobre 2024.
  19. ^ Cary Lederman, The Body and the State: Habeas Corpus and American Jurisprudence [annotated edition], 0791467031, 9780791467039, 9781429411790 State University of New York Press, 2006
  20. ^ L'Habeas Corpus fu sospeso nella storia del Regno Unito, per esempio, nel periodo 1794-1801 con l'Habeas Corpus Suspension Act del 1794, come conseguenza delle Guerre Napoleoniche prima, poi durante le Guerre Mondiali e, nell'Irlanda del Nord, durante i Troubles. Per quanto riguarda gli Stati Uniti, la Costituzione sancisce che tale diritto non possa essere sospeso, se non durante ribellioni, invasioni o per pubblica sicurezza (Articolo I, Sezione 9, paragrafo 2). Avvalendosi di ciò il presidente Abraham Lincoln sospese il mandato tramite proclama esecutivo allo scoppio della Guerra civile nel 1861.

Voci correlate

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