Hans-Jürgen Syberberg

Hans-Jürgen Syberberg

Hans-Jürgen Syberberg (Nossendorf, 8 dicembre 1935) è un regista teatrale, regista cinematografico e sceneggiatore tedesco.

Figlio di un proprietario terriero della Pomerania, Hans-Jürgen Syberberg trascorse l'infanzia in campagna. Nel 1945 si trasferì a Berlino Est e qui girò in 8 mm i suoi primi documentari, fra cui Nach meinem letzen Umzug su Bertolt Brecht al lavoro con il Berliner Ensemble girato nel 1952 ma distribuito nel 1970. Nel 1953 emigrò nella Repubblica Federale Tedesca: si laureò in letteratura tedesca all'Università Ludwig Maximilian di Monaco con una tesi su L'Assurdo in Dürrenmatt. A partire dalla prima metà degli anni sessanta si dedicò alla realizzazione di documentari televisivi.

Nel 1968 girò il primo film di finzione: Scarabea - Wieviel Erde braucht der Mensch, tratto liberamente dal racconto di Lev Tolstoj Se di molta terra abbia bisogno un uomo e ambientato in Sardegna. Sebbene di produzione italo-tedesca, questo film è stato proiettato in Italia in lingua tedesca con sottotitoli in italiano solo nella trasmissione Fuori orario nell'agosto 2007[1]. Syberberg si mise in evidenza con una trilogia di durata straordinariamente lunga (Ludwig II - Requiem für einen jungfräulichen König, 1972; Karl May, 1974; e soprattutto Hitler - Ein Film aus Deutschland, 1977), nella quale, ricorrendo al mito della Gesamtkunstwerk wagneriana, si rappresentava la cultura tedesca da Wagner ad Hitler. Soprattutto il terzo film, lungo 429 minuti e dedicato a Hitler, ha suscitato interesse e polemiche[2].

Parsifal, adattamento dell'opera omonima di Wagner, costituì anche l'incontro con l'attrice Edith Clever che, oltre a diventare sua moglie[3], è stata interprete di alcuni film o spettacoli teatrali diretti da Syberberg sotto forma di monologo (La notte e Molly Bloom nel 1985, Penthesilea[4] e La signorina Elsa nel 1987, La marchesa von O. nel 1990).

  1. ^ Scarabea - Di quanta terra ha bisogno un uomo (1969)
  2. ^ (EN) Diedrich Diederichsen, trad. Peter Chametzky,, Spiritual Reactionaries after German Reunification: Syberberg, Foucalt and Others, in October, vol. 62, Cambridge, MIT Press, 1992, pp. pp.65-83. URL consultato il 09/03/2013.
  3. ^ Patrizia Valduga, «Syberberg cinema da rivedere», la Repubblica, 7 dicembre 2002
  4. ^ Franco Quadri, «Penthesilea è sola con la sua tragedia», la Repubblica, 18 novembre 1987

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