Idra Maschio

Idra Maschio
Mappa della costellazione
Nome latinoHydrus
GenitivoHydri
AbbreviazioneHyi
Coordinate
Ascensione retta2 h
Declinazione-70°
Area totale243 gradi quadrati
Dati osservativi
Visibilità dalla Terra
Latitudine min+8°
Latitudine max-90°
Transito al meridianodicembre
Stella principale
Nomeβ Hyi
Magnitudine app.2,8
Altre stelle
Magn. app. < 32
Magn. app. < 620
Costellazioni confinanti
Da est, in senso orario:
Immagine dell'Idra Maschio

L'Idra Maschio, o Serpente di Mare (in latino Hydrus), è una costellazione meridionale minore, introdotta da Johann Bayer nel suo Uranometria del 1603. Da non confondere con la più famosa Idra.

Caratteristiche

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L'Uranometria di Bayer; L'Idra Maschio si snoda a sinistra del centro della pagina, nei pressi del polo sud celeste.

La costellazione si estende a declinazioni fortemente australi, a sud della brillante Achernar (α Eridani), e viene a trovarsi perfettamente in mezzo tra la Grande e la Piccola Nube di Magellano. Appare come un triangolo formato dalle stelle α Hydri, β Hydri e γ Hydri, tutte di magnitudine 3, ma la costellazione è priva sia di altre stelle appariscenti, sia di oggetti non stellari notevoli; la stella α è la più settentrionale delle tre e si individua facilmente pochi gradi a SE di Achernar. La parte meridionale viene invece a trovarsi a pochi gradi dal polo sud celeste.

Il periodo più indicato per la sua osservazione nel cielo serale è quello dei mesi compresi fra ottobre e febbraio, ma tenendo conto che si tratta di una costellazione molto prossima al polo sud celeste, si presenta circumpolare da gran parte delle regioni in cui può essere osservata, ossia dall'emisfero australe; da quello boreale è visibile per intero solo a pochi gradi dall'equatore, mentre è totalmente invisibile a nord del Tropico del Cancro.

Stelle principali

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Tra le altre stelle, sono da segnalare η2 Hydri e GJ 3021, entrambe con un sistema planetario.

Stelle doppie

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Le stelle doppie rilevanti in questa costellazione sono in numero molto esiguo.

  • HD 20313 è l'unica alla portata di piccoli strumenti, essendo composta da una stella di quinta e una di ottava separate da circa 15".
Principali stelle doppie[1][2]
Nome Magnitudine
Separazione
(in secondi d'arco)
Colore
A B
HD 11944 01h 55m 20s -60° 18′ 45″ 7,1 7,3 2,4 g + g
HD 20313 03h 07m 32s -78° 59′ 21″ 5,7 8,1 15,2 g + g

Stelle variabili

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Le stelle variabili della costellazione sono tutte molto deboli; la più luminosa in fase di massima è la RS Hydri, una Mireide che oscilla fra la decima e la sedicesima grandezza.

Principali stelle variabili[1][2][3]
Nome Magnitudine
Periodo
(giorni)
Tipo
Max. Min.
RS Hydri 01h 10m 28s -76° 50′ 56″ 9,5 16 215,5 Mireide

Oggetti del profondo cielo

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La costellazione è priva di oggetti non stellari di una certa importanza; l'oggetto più brillante è NGC 1466, un ammasso globulare appartenente alla Grande Nube di Magellano, noto per le stelle variabili in esso scoperte.

Principali oggetti non stellari[2][4][5]
Nome Tipo Magnitudine
Dimensioni apparenti
(in primi d'arco)
Nome proprio
NGC 1466 03h 44m 33s -71° 40′ : Ammasso globulare 11,6 2,3
NGC 1511 03h 59m 37s -67° 38′ 07″ Galassia 11,4 5,0 x 2,0

Sistemi planetari

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Quello di HD 10180, una nana gialla simile al Sole, è il più ricco sistema planetario in assoluto che si conosca, e non solo della costellazione. Uno dei suoi pianeti più esterni, HD 10180 g, si trova all'interno della zona abitabile. Conta di sette pianeti più altri due da confermare. Un altro sistema planetario noto della costellazione è quello di η2 Hydri, una gigante gialla che possiede un gigante gassoso con oltre sei masse gioviane alla distanza di 2 UA dalla sua stella madre.

Sistemi planetari[1]
Nome del sistema
Tipo di stella
Numero di pianeti
confermati
Gliese 3021 00h 16m 13s -79° 51′ 04″ 6,59 Nana gialla 1 (b)
HD 10180 01h 37m 54s -60° 30′ 41″ 7,33 Nana gialla 7 (b, c, d, e, f, g, h)
η2 Hydri 01h 54m 56s -67° 38′ 51″ 4,68 Gigante gialla 1 (b)
TOI-2202 03h 24m 55s -73° 57′ 27″ 13,00 Nana arancione 2 (b, c)
  1. ^ a b c Result for various objects, su simbad.u-strasbg.fr, SIMBAD. URL consultato il 4 giugno 2009.
  2. ^ a b c Alan Hirshfeld, Roger W. Sinnott, Sky Catalogue 2000.0: Volume 2: Double Stars, Variable Stars and NonstellarObjects, Cambridge University Press, aprile 1985, ISBN 0-521-27721-3.
  3. ^ The International Variable Stars Index - AAVSO, su Results for various stars. URL consultato il 20 giugno 2009.
  4. ^ The NGC/IC Project Public Database, su Results for various objects. URL consultato il 20 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2009).
  5. ^ NASA/IPAC Extragalactic Database, su Results for various stars. URL consultato il 20 ottobre 2006.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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