Jacques Roubaud

Jacques Roubaud

Jacques Roubaud (Caluire-et-Cuire, 5 dicembre 1932Parigi, 5 dicembre 2024[1]) è stato un matematico, poeta e scrittore francese.

Membro di OuLiPo dal 1966, diede con la sua opera un'esemplare dimostrazione del potenziale creativo generato dall'interpenetrazione di matematica e letteratura.[2]

Con J.P.Faye fondò la rivista Change, in contrapposizione a Tel Quel. ∈ (1967), è una sequenza poetica contenente 361 variazioni geometriche del sonetto ed organizzata come una partita di go[3], il gioco giapponese che Roubaud ha contribuito a diffondere in Francia.

In campo poetico uno dei risultati più alti è Qualcosa di nero (1986), lamento in morte della moglie. La sua opera narrativa più importante è il ciclo iniziato con Il grande incendio di Londra, in cui Roubaud descrive l'opera Projet che non scriverà mai, e proseguito con L'Anello, che si conclude con l'autore sprofondato nella lettura dall'inizio. Tra le sue opere vanno inoltre ricordate: La bella Ortensia (1985) e il Rapimento di Ortensia (1987).

Nel 2008, l'Académie française gli ha conferito il Grand Prix de littérature Paul Morand.[4]

Commendatore dell'Ordine delle arti e delle lettere - nastrino per uniforme ordinaria
«Servizi alla letteratura»
— 9 luglio 2014[5]
  1. ^ (FR) Le poète mathématicien Jacques Roubaud en 2014 dans “Télérama” : “L’Oulipo, c’était à la fois très sérieux et un peu dingue”, su www.telerama.fr, 5 dicembre 2024. URL consultato il 5 dicembre 2024.
  2. ^ Jacques Roubaud Page Facoltà presso la European Graduate School (Biografia, bibliografia e video conferenze), su egs.edu, European Graduate School. URL consultato il 6 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2011).
  3. ^ Piergiorgio Odifreddi Il matematico impertinente. Longanesi e C. 2005 ISBN 88-304-2222-3.
  4. ^ Grand Prix de Littérature Paul Morand, su academie-francaise.fr. URL consultato il 15 gennaio 2020.
  5. ^ (FR) Nomination dans l'ordre des Arts et des Lettres juillet 2014 - Ministère de la Culture, su culture.gouv.fr. URL consultato il 29 settembre 2019.

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