James Hetfield

James Hetfield
James Hetfield in concerto ad Amsterdam nel 2023
NazionalitàStati Uniti (bandiera) Stati Uniti
GenereThrash metal[1]
Speed metal[1]
Heavy metal[1]
Hard rock[1]
Periodo di attività musicale1981 – in attività
Strumentovoce, chitarra, basso, batteria
EtichettaMegaforce Records
Elektra Records
Warner Bros. Records
Blackened Recordings
Music for Nations
Mercury Records
Vertigo Records
PolyGram
Sony Music
Universal Records
Gruppi attualiMetallica
Album pubblicati17
Studio12
Live4
Raccolte1
Opere audiovisive11
Sito ufficiale

James Alan Hetfield (Downey, 3 agosto 1963[2]) è un cantautore, chitarrista e compositore statunitense, cofondatore e frontman del gruppo heavy metal Metallica.

È stato inserito al ventiquattresimo posto nella classifica dei 100 migliori cantanti metal di tutti i tempi della rivista Hit Parader[3] e secondo (insieme a Kirk Hammett) nella classifica dei 100 migliori chitarristi metal di Guitar World.[4]

Figlio di Virgil (un camionista) e di Cynthia (una cantante lirica), dimostra fin da giovane un notevole talento musicale, iniziando a seguire lezioni di pianoforte a nove anni, passando poi alla batteria (suonata dal fratello David) e infine, all'inizio dell'adolescenza, alla chitarra.[5] Nonostante le lezioni di pianoforte, James suona la chitarra da autodidatta e non legge né scrive spartiti.

All'età di 13 anni Hetfield rimase duramente scosso dall'improvviso divorzio dei suoi genitori, nonostante in seguito affermerà che entrambi gli volessero molto bene.[5] Le sue prime passioni musicali sono per i KISS, i Queen e per gli Aerosmith.[6] Iscrittosi alla East Middle School, conosce diversi ragazzi con cui condividere la passione per il rock; uno di questi è Ron McGovney. Nel 1977 si iscrive alla Downey High School di Los Angeles; McGovney, in una intervista del 1993 a Shock-Waves, affermerà: «Alle superiori avevano tutti la loro cricca... c'erano le cheerleader, i palestrati, la banda musicale... e alla fine ti ritrovavi a frequentare gli sfaccendati senza un vero gruppo sociale, e tra questi c'eravamo io e James. Lui era fissato con Steven Tyler, il leader degli Aerosmith».[7]

I genitori di Hetfield erano adepti del Cristianesimo scientista e ciò gli causa numerosi conflitti interiori, che ispirarono alcuni brani tra cui Dyers Eve e The God That Failed.[8] In una intervista a Playboy, il chitarrista affermò:[9]

«Sono stato educato da scientista cristiano, che è una strana religione. Il principio fondamentale è che Dio cura tutto. Il corpo è solo un involucro, non servono medici. Era alienante e difficile da capire. Non potevo fare le visite mediche per giocare a football. Era assurdo dover lasciare le lezioni di educazione fisica durante la scuola, e tutti i ragazzini dicevano: "Ma perché te ne vai? Che sei handicappato?". Da ragazzino non vedi l'ora di far parte della squadra. Chiacchierano sempre di te e pensano che sei strano. Era davvero fastidioso. Mio padre insegnava al catechismo, era fissato. Mi è stato quasi imposto. Avevamo dei piccoli testimonial, e c'era una ragazza col braccio rotto. Si alzava in piedi e diceva: "Mi sono rotta il braccio ma adesso, guardate, va molto meglio". Ma era, insomma, storpia e basta. Ora che ci penso era alquanto inquietante.»

In conformità con le loro credenze, i genitori di Hetfield disapprovavano fortemente la medicina o qualsiasi altro trattamento medico e sono rimasti fedeli alla loro fede, anche quando sua madre Cynthia stava morendo di cancro.[8]

I primi gruppi

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Nel 1980 Hetfield iniziò la carriera da chitarrista negli Obsession, un gruppo composto da lui alla chitarra ritmica, Ron McGovney al basso, Rich Veloz alla batteria, e Jim Arnold alla seconda chitarra. Le prove avvenivano nel garage di Veloz, eseguendo cover di Black Sabbath, Led Zeppelin, Deep Purple, Thin Lizzy e UFO. Non vi era un vero e proprio cantante, ma Hetfield era quello che sembrava più portato per questo ruolo, benché venisse alternato da Arnold e Veloz.[7][8]

Questo gruppo tuttavia ebbe vita breve, poiché i rapporti tra Hetfield e Veloz non erano dei migliori.[10] Il chitarrista, insieme a McGovney e ai fratelli Arnold (Jim e Chris), formarono dunque un nuovo gruppo, i Syrinx, che si stabilizzò come cover band dei Rush.[7]

Dopo la morte della madre, la famiglia si trasferì a Brea, in California.[11] Hetfield si iscrisse alla Brea Olinda High School, dove conobbe Hugh Tanner, un chitarrista. Con quest'ultimo e McGovney (al quale Hetfield si propose di dare lezioni di basso), Hetfield formò i Phantom Lord. McGovney ricorda così l'avvenimento:[7]

«James mi propose di far parte dei Phantom Lord come bassista, ma gli dissi che non lo sapevo suonare bene e che non possedevo nemmeno un basso. E James mi rispose "Ti faccio vedere io come si suona", così affittammo un basso e un amplificatore e James mi insegnò le basi, ciò che dovevo fare per seguirlo alla chitarra.»

Anche i Phantom Lord ebbero però vita breve: finite le superiori, Hetfield e McGovney si trasferirono in una casa abbandonata dei genitori del bassista e la organizzarono come sala prove. In questo periodo fondano i Leather Charm, gruppo nel quale Hetfield assunse il solo ruolo di cantante. Alla chitarra e alla batteria, furono chiamati alcuni amici di McGovney. Fu con questa formazione che si iniziarono a comporre i primissimi brani.[7]

Dopo il diploma, Hetfield iniziò a lavorare in una ditta di stampa di adesivi, per poter acquistare una strumentazione decente ed iniziare la carriera musicale vera e propria.[11] Fu uno dei primissimi ad usare la combinazione fra amplificatore Mesa Boogie e pick-up attivi EMG, connubio che diventerà poi uno dei più utilizzati in ambito heavy metal.

Lo stesso argomento in dettaglio: Metallica.
James Hetfield in concerto con i Metallica a Londra (15-09-2008)

Nel 1981 risponde all'annuncio sulla fanzine The Recycler, pubblicato dal batterista Lars Ulrich che voleva fondare un gruppo.[12] In poche settimane i due reclutarono il bassista McGovney ed alcuni chitarristi transitori, tra cui Brad Parker e Jeff Warner. La loro prima sessione di prove fu sostenuta nel garage di Ulrich, da McGovney, da Hetfield e da Lloyd Grant. Vengono quindi fondati i Metallica. Nei primi mesi del 1982 i Metallica registrarono la loro prima canzone, Hit the Lights, che fu pubblicata nella raccolta Metal Massacre e poi inserita nella futura lista tracce del loro primo disco. Pochi mesi dopo questa pubblicazione, Ulrich ingaggiò come chitarrista definitivo dei Metallica, al posto di Lloyd Grant, Dave Mustaine, originario di Huntington Beach ed ex membro dei Panic.[13] McGovney se ne andò poco dopo, mentre Mustaine venne cacciato dallo stesso Hetfield e da Ulrich, per il suo carattere rissoso e per il suo continuo abuso di droga ed alcol, che non gli permetteva di concentrarsi sulla musica.[14]

Poco prima delle registrazioni di Kill 'Em All (1983), arrivarono quindi Kirk Hammett alla chitarra e Cliff Burton al basso. Con questa formazione verranno pubblicati anche Ride the Lightning (1984) e Master of Puppets (1986). Nel settembre 1986 Cliff Burton morì in seguito ad un incidente avvenuto in Svezia dopo che il tour bus su cui viaggiavano i Metallica si ribaltò più volte. Questa fu una tragedia per tutti i componenti che definirono Burton un ottimo musicista, ma soprattutto un grande amico (a prova di ciò si noti come Hetfield indossi ancora oggi, sulla mano destra, uno degli anelli a teschio che appartenevano al bassista).[14] In seguito alla tragedia Hetfield disse in un'intervista:

«Vidi l'autobus sopra di lui. Vidi le sue gambe spuntare fuori. Crollai. L'autista, ricordo, stava tentando di dare uno strattone alla coperta posta sotto il suo corpo per usarla per le altre persone. Dissi soltanto "Non farlo, cazzo!". Volevo uccidere quell'uomo. Non so se fosse ubriaco o se passò sul ghiaccio. Tutto quello che sapevo fu che stava guidando e che Cliff non era più con noi.»

Nel 1987 i Metallica registrano un EP dal titolo Garage Days con il nuovo bassista, Jason Newsted, e subito dopo il disco ...And Justice for All, che segna un cambio di stile nel rappresentare il thrash metal.[15] Negli anni novanta i Metallica diventano tra i gruppi di maggiore successo commerciale della scena heavy metal, grazie ad album come Metallica (1991), Load (1996) e ReLoad (1997), tutti e tre prodotti da Bob Rock.[16][17] Hetfield ha occasionalmente scritto e svolto alcuni assoli di chitarra come ad esempio quelli di Nothing Else Matters, My Friend of Misery, To Live Is to Die, Orion, Suicide and Redemption e il primo assolo di Master of Puppets. Egli scrive anche la maggior parte delle armonie di chitarra, quasi tutti i testi, le melodie vocali e co-organizza le canzoni con Lars Ulrich. Nel 1992 Hetfield si esibì al Freddie Mercury Tribute Concert, prima con i Metallica (cantando Enter Sandman, Sad but True e Nothing Else Matters), e poi con i membri rimanenti dei Queen e Tony Iommi, chitarrista dei Black Sabbath (cantando Stone Cold Crazy).[18]

Hetfield si è anche rotto un braccio più volte, mentre andava in skateboard, cosa che gli impedì di suonare la chitarra sul palco durante i concerti. Successivamente, proprio per questo motivo, la compagnia discografica Q Prime fece aggiungere una clausola nel contratto di Hetfield per impedirgli di andare in skateboard, durante i tour dei Metallica.[19] Durante le prove, prima della registrazione del Black Album, Hetfield ha reinterpretato la canzone So What? degli Anti-Nowhere League in maniera tale da costringerlo a prendere lezioni di canto per la prima volta.[14] Nel film documentario Metallica: Some Kind of Monster, prodotto e diretto da Joe Berlinger e Bruce Sinofsky, parla dei suoi grandi sforzi di formazione vocale. Durante la registrazione dell'album St. Anger (2002-2003), Hetfield è andato in riabilitazione a causa della sua dipendenza da alcol.[14] Hetfield si riunì al gruppo dopo due mesi di riabilitazione e recupero.[20] Nel documentario vengono inoltre mostrati i vari conflitti e problemi che ci sono stati tra il gruppo e il bassista Jason Newsted,[14][21] quelli riguardanti l'alcolismo (problema che colpì tutti i componenti e che causò il soprannome di "Alcoholica" alla band), gli impegni familiari, ed il futuro della band.[14]

Gli incidenti

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Hetfield è diventato famoso anche per i numerosi incidenti durante i concerti con i Metallica. Il più noto è probabilmente quello accaduto durante il concerto Guns N' Roses-Metallica nel 1992 allo Stadio Olimpico di Montréal. Durante l'esecuzione della canzone Fade to Black, Hetfield si trovava su una torre di fuochi d'artificio proprio nel momento dell'esplosione. Questo incidente gli causò ustioni di secondo e terzo grado al braccio sinistro e al volto, costringendolo a continuare il tour senza essere in grado di suonare la chitarra. Nonostante quello che successe, continuò a cantare con il supporto del chitarrista John Marshall, chitarrista ritmico del gruppo Metal Church.

L'ostilità con Dave Mustaine

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James Hetfield e Kirk Hammett in concerto a Londra nel 2008

Tra James Hetfield e Dave Mustaine scorre un duraturo diverbio. I loro rapporti non sono mai stati idilliaci e litigavano spesso anche quando entrambi militavano nei Metallica. Tra di loro ci fu una violenta lite nell'estate del 1982, ma, ciononostante, a Mustaine venne concessa una seconda possibilità e rimase nei Metallica. Nonostante il perdono, Mustaine continuava ad esibire il suo carattere violento e il suo uso di alcol e droghe.

Agli inizi del 1983, mentre i Metallica si recavano a New York per incontrare il produttore Jon Zazula, Mustaine era alla guida del furgone ma, a causa del suo stato di ebbrezza, il mezzo sbandò e finì in un fossato. Stanchi dei suoi atteggiamenti, gli altri componenti decisero di cacciarlo dal gruppo. Mustaine fece il suo ultimo show con i Metallica, suonando assieme ai Venom e i Vandenberg. Il mattino seguente, Hetfield svegliò Mustaine, dicendogli di preparare le valigie e di andarsene.[14]

Nell'aprile del 1983, Mustaine venne ufficialmente licenziato dal gruppo e qualche mese dopo formò i Megadeth. La disputa tra Hetfield e Mustaine non si concluse con l'espulsione di quest'ultimo e, in passato, Mustaine rivendicò i diritti d'autore su alcuni brani, sostenendo di essere stato coautore di quasi tutti i pezzi di Kill 'Em All (eccetto Hit the Lights, (Anesthesia) Pulling Teeth e Motorbreath), ma il gruppo gli riconobbe solamente Jump in the Fire, Phantom Lord, Metal Militia e The Four Horsemen (quest'ultimo rilavorato sotto il titolo di Mechanix e incluso nel primo album dei Megadeth, Killing Is My Business... And Business Is Good!. Negli anni successivi il rapporto con Hetfield e Ulrich si fece meno teso e nel 2004 Mustaine partecipò anche al documentario Metallica: Some Kind of Monster, nel quale Ulrich lo intervista sulla sua espulsione dal gruppo.[14]

Vita personale

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Al di fuori della carriera da musicista, Hetfield gode di una grande varietà di attività all'aperto: la caccia, lo skateboard, lo snowboard, lo sci nautico e la moto d'acqua, oppure lavora molto nel suo garage per personalizzare le sue auto e moto. È anche un grande fan della squadra di football degli Oakland Raiders.[22]

Colleziona anche chitarre vintage (in particolare quelle dal 1963 in poi) e modelli classici di macchine. Tra le sue preferite ci sono una Chevy Nova del 1974, che ha anche contribuito a restaurare, e "The Beast", un all-terrain con quattro ruote motrici Blazer.[8]

Ha anche messo la sua Chevrolet Camaro del 1967 in vendita su eBay, con i cui proventi servirono a promuovere un programma di musica per le scuole. La vettura gli venne regalata dopo essere stata utilizzata nel video musicale del singolo dei Metallica I Disappear.[23]

A causa della sua dipendenza da alcol, Hetfield ha avuto molti problemi familiari. Dal momento della sua riabilitazione, cerca di trascorrere molto più tempo con la moglie Francesca Tomasi, sposata nel 1997, e con i tre figli: Cali Tee (1998), Castor Virgil (2000) e Marcella (2002).[22] Durante un'intervista su NPR's Fresh Air, Hetfield ha dichiarato che Tomasi lo aveva aiutato molto a maturare e ad imparare a trattare con i suoi problemi di rabbia in modo costruttivo, spiegando anche che le sue tendenze distruttive creavano imbarazzo ad entrambi.[11] Il 28 settembre 2019 è entrato nuovamente in un programma di riabilitazione dall'alcol, interrompendo il tour dei Metallica in corso.[24] Nell'agosto 2022 è stato ufficializzato il divorzio da Tomasi, dopo un matrimonio durato 25 anni.[25]

Attività politica

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James Hetfield è elencato come uno dei 20 personaggi che fanno parte del Progetto Arkansas delle "Republican Rock Stars" insieme ad altri musicisti rock come Ted Nugent e Gene Simmons.[26]

Molti dei suoi testi, in particolare nell'album ...And Justice for All, ruotano attorno a temi politici o sociali ed affermano le sue convinzioni politiche. Il 4 agosto 2008, intervistato da MTV, afferma:[27]

«L'unica cosa che non abbiamo voluto comunicare qui [nel video di The Day That Never Comes] è stato collegare il video con la guerra moderna o un evento di attualità perché potrebbe essere interpretato come una sorta di dichiarazione politica da parte nostra... Ci sono già così tante celebrità che esprimono le loro opinioni e la gente crede che siano idee più valide solo perché sono dette da persone famose. Per noi, le persone sono persone e dovrebbero avere tutti la propria opinione.»

Quando gli è stato chiesto in un'intervista del 1993, tenuta da Rolling Stone, se riteneva di essere un liberale, egli rispose: "Io non so che cosa siano queste divisioni. In realtà non rientro in nessun partito politico. Io comunque sono un grande conservatore su un sacco di cose. Ad esempio questa nuova tassa non ha senso per me. Non so quale sia lo scopo. La classe media soffrirà davvero molto per questo".[6]

Nel 2001, durante un'intervista con la rivista Playboy, il cantante ha affermato di essere anche un accanito cacciatore, e ha sostenuto di essere contro il controllo delle armi.[9] Tuttavia, nella citata intervista di Rolling Stone, ha anche affermato che prende decisamente a cuore la posizione "pro-choice",[28] posizione che pochi altri conservatori prenderebbero in considerazione o approverebbero.[6]

Eventi recenti

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Nel 2004 si è esibito all'Outlaws Concert, insieme ad Hank Williams Jr., Cowboy Troy, Gretchen Wilson e Kid Rock. Per l'occasione ha eseguito un brano dell'amico Waylon Jennings, Don't You Think This Outlaw Bit's Done Got Out Of Hand (dall'album a lui dedicato, I've Always Been Crazy).

L'8 marzo 2009 i Metallica sono stati costretti a cancellare un loro show a Stoccolma a causa di un ricovero di Hetfield. Il cantante e chitarrista è stato portato in ospedale dopo aver manifestato sintomi descritti dal portavoce della band come "problemi allo stomaco e disidratazione", che poi si sono rivelati una piccola ulcera.[29]

Stile musicale

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All'inizio della sua carriera con i Metallica, Hetfield era molto insicuro sul fatto di dover suonare la chitarra. Tuttavia dopo aver preso confidenza con lo strumento è divenuto un chitarrista di enorme tecnica e precisione, a tal punto da suonare tutte le parti ritmiche dell'intera discografia dei Metallica, eccetto gli album Load (1996) e ReLoad (1997), in cui le suonò insieme a Kirk Hammett, chitarrista solista della band.

Oltre le parti ritmiche, in alcuni brani dei Metallica, quali Master of Puppets, Nothing Else Matters, My friend of Misery o Suicide & Redemption, Hetfield si cimenta anche in alcuni assoli.

Il fattore che però caratterizza maggiormente la tecnica chitarristica del frontman dei Metallica sono i suoi riff eseguiti in gran parte attraverso la tecnica del downpicking. Tra i vari esempi vi sono brani come il finale di One, Ride the Lightning, Creeping Death, Fight Fire with Fire, No Remorse, Battery o Disposable Heroes.

Con i Metallica

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Lo stesso argomento in dettaglio: Discografia dei Metallica.

Collaborazioni

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  1. ^ a b c d (EN) Metallica, su AllMusic, All Media Network. URL consultato l'8 dicembre 2012.
  2. ^ (EN) James Hetfield, su AllMusic, All Media Network. URL consultato l'8 dicembre 2012.
  3. ^ (EN) Hit Parader's Top 100 Metal Vocalists of All Time, su hearya.com, 4 dicembre 2006. URL consultato il 22 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 29 maggio 2012).
  4. ^ Guitar World e i 100 più grandi metal guitarists di tutti i tempi, su truemetal.it, 24 gennaio 2004. URL consultato il 1º maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 24 agosto 2009).
  5. ^ a b Joel McIver, p. 32.
  6. ^ a b c (EN) David Fricke, Don't Tread on Me, su Rolling Stone, 15 aprile 1993. URL consultato il 5 novembre 2009 (archiviato dall'url originale il 5 ottobre 2009).
  7. ^ a b c d e Intervista radiofonica di Shock-Waves condotta da Pat O'Connor nel 1993 a Ron McGovney.
  8. ^ a b c d (EN) James Hetfield Biography, su activemusician.com. URL consultato il 23 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2009).
  9. ^ a b c (EN) Playboy interview: Metallica, su playboy.com, Playboy, aprile 2001. URL consultato il 5 novembre 2009 (archiviato dall'url originale il 30 marzo 2010).
  10. ^ Joel McIver, p. 33.
  11. ^ a b c (EN) Metallica Guitarist and Vocalist James Hetfield (audio), su National Public Radio. URL consultato il 21 dicembre 2009.
  12. ^ (EN) Metallica.com - History Part 1, su metallica.com, Metallica. URL consultato il 5 dicembre 2006 (archiviato dall'url originale il 6 dicembre 2006).
  13. ^ (EN) Metallica Timeline March 14, 1982 – July 6, 1982, su mtv.com, MTV Networks. URL consultato il 21 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale l'11 aprile 2009).
  14. ^ a b c d e f g h Metallica. Metallica: Some Kind of Monster, gennaio 2004, Paramount Pictures
  15. ^ (EN) ...And Justice for All, su AllMusic, All Media Network.
  16. ^ (EN) Lorriane Ali, Album Reviews: Metallica "Reload", su Rolling Stone, 20 novembre 1997. URL consultato il 23 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 5 gennaio 2008).
  17. ^ (EN) Robert Palmer, Album Reviews: Metallica "Metallica", su Rolling Stone, 21 gennaio 1997. URL consultato il 23 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 9 dicembre 2007).
  18. ^ Filmato audio James Hetfield, Tony Iommi and Queen play Stone Cold Crazy, su YouTube. URL consultato il 22 dicembre 2009.
  19. ^ (EN) James Hetfield, su musicfanclubs.org. URL consultato il 5 novembre 2009.
  20. ^ (EN) Metallica timeline April, 2001 – December 4, 2001, su mtv.com. URL consultato il 21 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 23 maggio 2010).
  21. ^ (EN) St. Anger, su Metacritic. URL consultato il 21 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 7 marzo 2009).
  22. ^ a b (EN) James Hetfield, su Metallica. URL consultato il 5 novembre 2009 (archiviato dall'url originale il 21 ottobre 2009).
  23. ^ (EN) Metallica Nominated For Two MTV Europe Music Awards, su Blabbermouth.net, 3 ottobre 2003. URL consultato il 5 novembre 2009 (archiviato dall'url originale il 26 agosto 2011).
  24. ^ Metallica fermano il tour: problemi di alcol per James Hetfield, su la Repubblica, 28 settembre 2019. URL consultato il 29 settembre 2019.
  25. ^ (EN) METALLICA FRONTMAN JAMES HETFIELD FILED FOR DIVORCE From Wife Of 25 Years, su TMZ.com, 13 agosto 2022. URL consultato il 21 giugno 2023.
  26. ^ (EN) Republican Rock Stars, su thearkansasproject.com, 11 agosto 2008. URL consultato il 5 novembre 2009.
  27. ^ (EN) Metallica Tackle Forgiveness, Resentment In 'The Day That Never Comes' Clip, su mtv.com, MTV, 4 agosto 2008. URL consultato il 4 agosto 2008 (archiviato dall'url originale il 28 agosto 2008).
  28. ^ (EN) Pro-choice America, su prochoiceamerica.org. URL consultato il 5 novembre 2009.
  29. ^ Svezia: ricoverato James Hetfield, Metallica cancellano show, su Rockol, 9 marzo 2009. URL consultato il 23 dicembre 2009.
  30. ^ https://www.guitarworld.com/artists/10-james-hetfield-guest-appearances
  31. ^ (EN) Wiseblood, su AllMusic, All Media Network. URL consultato l'8 dicembre 2012.
  32. ^ (EN) Milk and Blood, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 29 marzo 2022.
  33. ^ (EN) Jeff Giles, Heart Confirm James Hetfield Appearance, Full New 'Beautiful Broken' Album Details, su ultimateclassicrock.com, Ultimate Classic Rock, 13 giugno 2016. URL consultato il 21 giugno 2016.
  • Ian Christe, Sound of the beast. La storia definitiva dell'heavy metal, Arcana, 2009, ISBN 88-6231-086-2.
  • (EN) Bob Gulla, Guitar Gods: The 25 Players Who Made Rock History, ABC-CLIO, 2008, pp. 288, ISBN 978-0-313-35806-7.

Testi monografici

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  • Mark Eglinton, James Hetfield: The Wolf at Metallica's Door, Independent Music Press, 2010, pp. 288, ISBN 978-1-906191-04-7.
  • Irwin William, Metallica e la filosofia. Libertà, autenticità, etica: dal rock un invito a pensare, Apogeo, 2008, ISBN 88-503-2723-4.
  • Joel McIver, Justice for all. La verità sui Metallica, Arcana, 2004, ISBN 978-88-7966-368-7.
  • (EN) Steffan Chirazi, So What! The Good, The Mad and The Ugly, Broadway Books, 2004, ISBN 0-340-83581-8.
  • Mark Putterford, Metallica. I cavalieri del fulmine, Arcana, 1999, ISBN 88-7966-210-4.
  • (EN) James Hetfield, Arthur Rotfeld, The Art of James Hetfield, Cherry Lane Music, 1999, pp. 72, ISBN 978-1-57560-142-7.

Voci correlate

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Altri progetti

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Collegamenti esterni

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