Jenny Bossard-Biow
Jenny Bossard-Biow (Breslavia, 1813 – post 1858) è stata una fotografa tedesca.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nata Johanna Louise Agnes Biow a Breslavia.
Ben poco sappiamo della sua vita. È stata probabilmente la prima donna in Germania ad usare il dagherrotipo fin dal 1844[1]. Figlia del pittore Raphael Biow (1771-1836). Suo fratello Hermann Biow era anch'esso un fotografo che aprì uno studio ad Amburgo nel 1841. Hermann le insegnò a fotografare, tanto che, quando Hermann si trasferì prima a Francoforte sul Meno, a Berlino e infine a Dresda[2], Jenny prese il suo posto nel negozio di Altona e poi in quello nella strada centrale di Amburgo, aperto nel 1843.
Verso la fine degli anni trenta Jenny aveva sposato il pittore Heinrich Boshardt (citato anche come Bossard) il quale gestiva lo studio di pittura del padre Raphael, da cui divorziò nel 1841. Dal matrimonio nacque il figlio Raphael Bossard (1839-1907) che adottò il cognome Schlegel ed aprì nel 1863 un proprio studio fotografico.
In seconde nozze, nel 1850, Jenny sposò il fotografo Carl Julius Schlegel, anno nel quale morì il fratello Hermann per intossicazione da mercurio[3]. Dopo tale data le notizie diventano frammentarie ed ipotetiche: sembra che nel 1858 abbia rilevato lo studio del fratello ad Amburgo, mentre lo studio di Dresda passò prima a Peter Wilhelm Drenckhahn, che lo tenne aperto fino al 1856, dopodiché passo a Carl von Zeska che continuò l'attività fino al 1898.
Probabilmente una parte delle sue immagini sono conservate presso il Frankfurt Historisches Museum, insieme a quelle di suo fratello.
Nel 2011 lo scrittore Guido Dieckmann[4] ha pubblicato il romanzo thriller Herrin über Licht und Schatten (Padrona di luce e ombra) in cui percorre la vita di Jenny e di suo fratello Hermann sullo sfondo di intrighi e omicidi. Quando Hermann va a Dresda lascia nei debiti la sorella. La vita di Jenny sembra essere in pericolo. Tutto pare ricondurre al misterioso incendio che distrusse Amburgo[5].
La foto Familie am Kaffeetisch (Famiglia al tavolino) è stata venduta all'asta di Colonia il 31 ottobre 2002 per la cifra di 10.710 euro[6].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Family drinking coffee, 1849, in Costume Cocktail, 7 marzo 2017. URL consultato il 29-11-2019.
- ^ (EN) Hermann Biow, in Historic Camera, 11 marzo 2013. URL consultato il 30-11-2019.
- ^ (DE) Klaus Ungerer, Der Reiz von Ruinen, in Welt am Sontag, 9 novembre 2003. URL consultato il 29-11-2019.
- ^ Guido Dieckmann, in Newton Compton Editori. URL consultato il 29-11-2019.
- ^ (DE) Rita Dell'Agnese, Krimi um die Anfänge der Photographie (Crimine agli inizi della fotografia), in Histo Couch.de, settembre 2011. URL consultato il 29-11-2019.
- ^ (DE) Jenny Bossard (Boshard), Familie am Kaffeetisch, in Lempertz 1845, 31 ottobre 2003. URL consultato il 29-11-2019.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Wilhelm Weimar, Die Daguerreotypie in Hamburg 1839–1860, Verlag Otto Meissner, Amburgo, 1915
- Tilo Grabach, Allgemeines Künstlerlexikon: Band 13. Saur, München und Leipzig, 1996 - ISBN 3-598-22753-1
- Guido Dieckmann, Herrin über Licht und Schatten, Rowohlt Taschenbuch Verlag, 2011 - ISBN 978-3-499-25590-8
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Controllo di autorità | VIAF (EN) 231866426 · CERL cnp01421473 · GND (DE) 1019431563 |
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