John Erickson
John Erickson (South Shields, 17 aprile 1929 – Edimburgo, 10 febbraio 2002) è stato uno storico britannico, massimo esperto occidentale della guerra sul fronte orientale durante la seconda guerra mondiale, viene tuttora considerato in Occidente lo storico più autorevole e attendibile sulla storia militare dell'Unione Sovietica[1].
La carriera accademica
[modifica | modifica wikitesto]John Erickson frequentò il St. John's College a Cambridge e servì nei Servizi di informazione britannici dal 1946 al 1949. Insegnò alle Università di St. Andrews (1958-1962), di Manchester (1962-1967) e di Edimburgo (1967-1988). Durante la Guerra Fredda fu anche consigliere NATO e svolse alcuni incarichi diplomatici informali. Erickson fu membro della Royal Society di Edimburgo (1982) e della British Academy (1985). Avrebbe terminato la sua carriera accademica come Professore Emerito e Membro Onorario in Studi della Difesa dell'Università di Edimburgo, dopo essere stato anche Professore incaricato nelle università dell'Indiana, di Yale e del Texas[2].
Sua moglie, Lubjanka Erickson, di origine serba, lo avrebbe spesso aiutato nelle sue ricerche sulla storia politico-militare russa, svolte anche negli archivi sovietici a cui egli (eccezione tra gli storici occidentali) ebbe accesso quasi liberamente ancor prima della fine della Guerra Fredda.
Le opere
[modifica | modifica wikitesto]La sua perfetta padronanza della lingua russa e il suo approccio imparziale e freddamente documentato alla storia militare dell'Unione Sovietica nella seconda guerra mondiale, sul fronte orientale, gli guadagnarono grande reputazione e gli permisero di ottenere dalle autorità sovietiche un'inconsueta libertà nella valutazione di documenti e fonti degli archivi riservati e della letteratura sovietica. Sulla base di queste fonti prima inaccessibili e di una completa bibliografia classica, John Erickson scrisse le sue opere monumentali sulla storia militare dell'Unione Sovietica, sul ruolo di Stalin nella direzione politico-militare e sulla guerra sul fronte orientale[3].
Le opere più importanti di Erickson furono nel 1962 The Soviet High Command, dedicato alla storia militare sovietica dalle origini fino all'inizio dell'attacco tedesco nel 1941, e soprattutto la magistrale narrazione dettagliata in due volumi dedicata alla storia del fronte orientale principalmente dal punto di vista sovietico: The road to Stalingrad (pubblicato nel 1975) che termina con l'accerchiamento della 6ª Armata tedesca a Stalingrado (23 novembre 1942), e The road to Berlin (del 1983), che si conclude con una lunga narrazione della battaglia di Berlino. Le due opere, considerate imprescindibili a livello internazionale, non sono mai state tradotte in italiano.
Oltre a queste opere fondamentali, Erickson scrisse anche numerosi altri lavori secondari dedicati alla storia militare, alla guerra con mezzi corazzati, al pensiero militare sovietico, ed inoltre partecipò a numerosi programmi televisivi dedicati alla storia della guerra sul fronte orientale.
Lo stile di scrittura particolarmente complesso di Erickson rende la lettura delle sue opere non agevole e presuppone una conoscenza preliminare non superficiale dell'argomento; tuttavia l'asciutta prosa dello storico inglese, l'imparzialità delle argomentazioni e la completezza della narrazione rendono le sue opere vere pietre miliari indispensabili per la comprensione del periodo storico[4].
Giudizi
[modifica | modifica wikitesto]Alcuni dei massimi storici militari contemporanei hanno reso omaggio nelle loro estese bibliografie, al termine di alcune loro famose opere dedicate alla seconda guerra mondiale, alla maestria, alla completezza e alla imparzialità dei lavori di John Erickson. Già lo stimato storico A.J.P. Taylor descrisse l'opera di Erickson come: "il miglior libro mai scritto in qualsiasi lingua sulla Guerra combattuta dall'Unione Sovietica" (recensione su The observer[5]). John Keegan, uno dei più prestigiosi storici britannici contemporanei, in Uomini e battaglie della Seconda guerra mondiale definisce "capolavori" le opere di Erickson (elevandolo su tutti gli altri storici internazionali che hanno scritto della guerra mondiale sul fronte orientale)[6]. Infine Gerhard L. Weinberg (storico statunitense autore di una celebrata opera sintetica sulla guerra: A world in arms, trad. it. "Il mondo in armi", UTET, 2007), affianca l'opera di Erickson a quella di Earl Ziemke (massimo storico della guerra all'est, analizzata dal punto di vista tedesco) in cima alla lista della bibliografia specifica sull'argomento[7].
L'opera di Erickson, praticamente sconosciuta in Italia, rimane un punto fermo fondamentale per la conoscenza e la comprensione di una pagina importantissima della seconda guerra mondiale e per un'analisi documentata e attendibile del ruolo dei protagonisti (Stalin, i vari generali sovietici e anche i leader occidentali della guerra mondiale), affiancata solo negli ultimi anni dalla prolifica produzione dello storico militare statunitense David Glantz.
Opera completa
[modifica | modifica wikitesto]- The Soviet High Command 1918-1941: A Military-Political History 1918-1941, St Martin's Press (Macmillan), London, 1962
- Panslavism , Routledge & Kegan Paul, for The Historical Association, London, 1964
- The Military-Technical Revolution, Praeger, New York, 1966 (Revised and updated papers from a symposium held at the Institute for the Study of the USSR, Munich, Oct. 1964)
- The Road To Stalingrad, Stalin's War With Germany Volume 1, Harper & Row, Publishers, New York 1975
- Soviet Military Power, Royal United Services Institute, London, 1976?
- Soviet Military Power and Performance, Palgrave Macmillan Press, London, 1979
- The Road To Stalingrad, Stalin's War With Germany Volume 1, George Weidenfeld & Nicholson, London 1983
- The Road to Berlin. Stalin's War with Germany Volume 2, Weidenfeld & Nicolson, London 1983
- The Soviet Ground Forces: An Operational Assessment, Westview Printing,
- Deep battle: The brainchild of Marshal Tukhachevski by Richard Simpkin in association with John Erickson, Brasseys's, 1987
- The Russian Front, a four part narrated televised series, Cromwell Films, 1998 (1. Barbarossa Hitler Turns East, 2. The Road To Stalingrad, 3. Stalingrad To Kursk and 4. The Battles For Berlin)
- Barbarossa: The Axis and the Allies, Erickson, John and Dilks, David, eds., Edinburgh University Press, 1994 (contributors include Dmitri Volkogonov, Harry Hinsley, Klaus-Jurgen Muller, Klaus Reinhardt)
- Hitler Versus Stalin: The Second World War on the Eastern Front in Photographs, Carlton Publishing Group, 2004
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Bellamy 2010, p. XVIII (introduzione).
- ^ Erickson 2002, p. I.
- ^ Glantz 2010, p. 449.
- ^ Glantz 2010, p. 15.
- ^ Erickson 2002, p. quarta di copertina.
- ^ Keegan 1989, p. 603.
- ^ Weinberg 2007, p. 1245.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Chris Bellamy, Guerra assoluta, Torino, Einaudi, 2010, ISBN 978-88-06-19560-1.
- (EN) John Erickson, The road to Stalingrad, Londra, Cassell, 2002, ISBN 0-304-36541-6.
- (EN) John Erickson, The road to Berlin, Londra, Cassell, 2002, ISBN 0-304-36540-8.
- David Glantz David/Jonathan House, La Grande guerra patriottica dell'Armata Rossa, Gorizia, LEG, 2010, ISBN 978-88-6102-063-4.
- John Keegan, Uomini e battaglie della seconda guerra mondiale, Milano, Rizzoli, 1989, ISBN 88-17-33471-5.
- Gerhard L. Weinberg, Il mondo in armi, Torino, UTET, 2007, ISBN 978-88-02-07787-1.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikiquote contiene citazioni di o su John Erickson
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Necrologio dell'Independent, su independent.co.uk.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 12325001 · ISNI (EN) 0000 0001 1459 8056 · LCCN (EN) n50008792 · GND (DE) 129234702 · BNF (FR) cb120375453 (data) · J9U (EN, HE) 987007260825205171 · CONOR.SI (SL) 184883811 |
---|