Mario Brega

Mario Brega in Borotalco (1982)

Mario Brega, all'anagrafe Florestano Brega (Roma, 25 marzo 1923Roma, 23 luglio 1994), è stato un attore italiano.

Nel corso della sua carriera è stato impegnato in ruoli diversi: è ricordato prevalentemente per le sue interpretazioni drammatiche sotto la regia di Sergio Leone nella trilogia del dollaro e poi, in ruoli comici, nei film di Carlo Verdone.

Di estrazione popolare, figlio del falegname ed ex atleta olimpico nei 5.000 e 10.000 metri Primo Brega, esordisce nel cinema come caratterista, avvalendosi della sua corporatura imponente e dell'aspetto burbero: nella prima fase si ricorda la sua partecipazione al film La marcia su Roma (1962) di Dino Risi, in cui interpreta il ruolo del fascista Marcacci, detto il Mitraglia, e il piccolo ma cupo ruolo di ergastolano in Detenuto in attesa di giudizio (1971) con Alberto Sordi. Appassionato di pugilato, interpreta un piccolo ruolo di manager nell'episodio La nobile arte del film grottesco I mostri (1963) di Dino Risi.

Con Sergio Leone recita nei ruoli di Chico in Per un pugno di dollari (1964), di El Niño in Per qualche dollaro in più (1965) e del caporale dell'esercito nordista Wallace in Il buono, il brutto, il cattivo (1966). In Per un pugno di dollari e in Buffalo Bill - L'eroe del Far West recita con lo pseudonimo di Richard Stuyvesant. Recita anche il ruolo di uno dei quattro sicari che vanno alla ricerca di Noodles (Robert De Niro) nel teatro cinese, all'inizio di C'era una volta in America. Dopo un fortuito incontro in casa di Sergio Leone, fu scelto da Carlo Verdone per recitare in alcuni ruoli tipici del romano[1], dove il suo innato umorismo romanesco ha regalato frasi che sono diventate celebri.

Tifoso della Lazio,[2] Brega muore per infarto a Roma il 23 luglio 1994, nella sua casa al quartiere Marconi, dove viveva; è sepolto nel cimitero del Verano. Rimasto nell'immaginario collettivo, Mario Brega è citato da diversi artisti italiani, come nella canzone Supercafone di Piotta del 1999, quale archetipo di rozzezza; nella canzone White Gangsta dell'album Non dormire di Noyz Narcos e nella canzone Cali di tensione di Frankie hi-nrg mc nell'album La morte dei miracoli. Nella raccolta di storie brevi a fumetti di Zerocalcare, si immagina un concorso letterario detto "Premio Brega", parodia del premio Strega.

Il 25 marzo 2023, in occasione del centenario della sua nascita, Roma Capitale e il Municipio Roma XI lo celebrano con una targa commemorativa posta in via Oderisi da Gubbio n. 18, nel quartiere Marconi, dove visse per oltre trent'anni. All'evento pubblico hanno partecipato, oltre ai familiari di Mario Brega, l'attore e regista Carlo Verdone, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri e il presidente del Municipio Roma XI Gianluca Lanzi.[3]

  1. ^ Carlo Verdone frequentava la casa di Sergio Leone, produttore della sua opera prima Un sacco bello, per apprendere le tecniche di regia. Un giorno Mario Brega fece visita al regista e Verdone gli propose un ritorno sulle scene.
  2. ^ Una targa per Mario Brega, il caratterista della romanità tifoso della Lazio, su globalist.it, 25 marzo 2023.
  3. ^ Mario Brega, a Roma una targa 'un sacco bella' per i 100 anni. Verdone e Gualtieri la inaugurano nel palazzo dove abitò, su la Repubblica, 25 marzo 2023. URL consultato il 28 marzo 2023.
  4. ^ Mario Brega, i film e le citazioni che l'hanno reso famoso, su romatoday.it.
  5. ^ Si muore solo una volta (cast completo), su imdb.com.
  • Ezio Cardarelli, Ce sto io... poi ce sta De Niro, Napoli, Ad Est dell'Equatore edizioni, 2018, ISBN 9788899381493.

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