Melittis

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Melittis
Melittis melissophyllum (Erba limona comune)
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Asteridi
(clade)Euasteridi I
OrdineLamiales
FamigliaLamiaceae
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SuperdivisioneSpermatophyta
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseAsteridae
OrdineLamiales
FamigliaLamiaceae
GenereMelittis
L., 1753
Specie
(Vedi testo)

Melittis L. 1753 è un genere di piante spermatofite dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle Lamiaceae, dall'aspetto di erbacee perenni con grandi fiori labiati.

Il genere Melittis si compone di una dozzina di specie, due delle quali vivono spontaneamente in Italia. La famiglia delle Lamiaceae è relativamente numerosa e comprende 258 generi con circa 6.970 specie[1]. Nelle classificazioni più vecchie questa famiglia viene chiamata Labiatae.

Qui di seguito è indicata la classificazione scientifica di questo genere[2]:

Famiglia : Lamiaceae, definita dal botanico inglese John Lindley nel 1836 nella pubblicazione A Natural System of Botany.
Tribù : Melittideae, definita da botanico, naturalista e politico belga Barthélemy Charles Joseph Dumortier nel 1827.
Sottotribù : Melittidinae definita dal botanico, numismatico e orientalista tedesco Stephan Ladislaus Endlicher nel 1838.
Genere: Melittis L. (1753).

Specie del genere

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Le due specie spontanee del territorio italiano vengono descritte più diffusamente.[3]

(sinonimo = M. melissophyllum L. subsp. albida (Guss.) P.W.Ball)
  • Melittis caroliniana (Walter) Spreng. (1825)
  • Melittis carpatica Klokov (sinonimo = M. melissophyllum L. subsp. carpatica (Klokov) P.W.Ball)
    • var. sarmatica (Klokov) Soó (1972)
    • var. subcordata (Klokov) Soó (1972)
  • Melittis graeca Klokov (1957) (sinonimo = M. melissophyllum L. subsp. albida (Guss.) P.W.Ball)
  • Melittis grandiflora Sm. (1799) (sinonimo = M. melissophyllum L. subsp. melissophyllum)
  • Melittis grandiflora sensu Klokov, non Sm. (sinonimo = M. melissophyllum L. subsp. carpatica (Klokov) P.W.Ball)
  • Melittis hispanica Klokov (1957) (sinonimo = M. melissophyllum L. subsp. melissophyllum)
  • Melittis japonica Thunb. (1794)
  • Melittis kerneriana Klokov (1957) (sinonimo = M. melissophyllum L. subsp. melissophyllum)
  • Melittis melissifolium Gilib. (1782)
  • Melittis melissophyllum Thunb. (1784)
  • Melittis melissophyllum L. - Erba limona comune : è una pianta con peli setolosi patenti, foglie lunghe 5 – 7 cm con al massimo 20 denti per lato e il colore della corolla variabile dal rosso al bianco. L'altezza varia da 30 a 50 cm; il tipo corologico è Centro Europeo; l'habitat tipico sono i boschi di latifoglie (castagneti, faggete e querceti); la diffusione sul territorio italiano è soprattutto al nord e centro; l'altitudine per questa pianta va fino a 1400 m s.l.m..
    • subsp. melissophyllum (sinonimi = M. hispanica Klokov; = M. kernerana Klokov; = M. grandiflora Sm.)
    • subsp. albida (Guss.) P.W.Ball (1971) (sinonimi = M. graeca Klokov; = M. albida Guss.)
    • subsp. carpatica (Klokov) P.W.Ball (1971) (sinonimi = M. subcordata Klokov; = M. sarmatica Klokov; = M. carpatica Klokov; = M. grandiflora sensu Klokov, non Sm.)
    • subsp. sarmatica (Klok.) V.N.Gladkova (1978)
  • Melittis sarmatica Klokov (1957) (sinonimo = M. melissophyllum L. subsp. carpatica (Klokov) P.W.Ball)
  • Melittis speciosa Hort. (1895)
  • Melittis subcordata Klokov (1957) (sinonimo = M. melissophyllum L. subsp. carpatica (Klokov) P.W.Ball)

Il nome di questo genere (melittis) deriva da una radice greca (melitta oppure melissa) e significa “ape”, facendo riferimento alle proprietà mellifere di questa pianta[4].
Il nome scientifico attualmente accettato (Melittis) è stato proposto da Carl von Linné (Rashult, 23 maggio 1707 –Uppsala, 10 gennaio 1778), biologo e scrittore svedese, considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi, nella pubblicazione Species Plantarum del 1753.

Il portamento (Melittis melissophyllum)

I dati morfologici si riferiscono soprattutto alle specie europee.
L'altezza di queste piante varia da pochi decimetri fino a quasi un metro. La forma biologica prevalente è emicriptofita scaposa (H scap), ossia sono piante erbacee, perenni con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla lettiera o dalla neve, con un asse fiorale più o meno eretto e con poche foglie.

Le radici sono secondarie da rizoma.

  • Parte ipogea: la parte sotterranea consiste in brevi rizomi.
  • Parte epigea: la parte aerea del fusto è eretta e a sezione tetragona; è poco ramosa quasi semplice. Può essere più o meno pelosa anche con peli ghiandolari.
Le foglie (Melittis melissophyllum)

Le foglie lungo il fusto sono disposte in modo opposto a due a due e sono perlopiù sub-sessili. La lamina è pubescente, al centro è crenata, mentre i bordi sono dentati. La forma è generalmente ovale più o meno allungata; le foglie superiori sono progressivamente più piccole. La nervatura è pennatosetta.

Infiorescenza

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L'infiorescenza è composta da grandi fiori peduncolati rosei o bianchi o gradazioni intermedie disposti in verticilli all'ascella delle foglie superiori. La disposizione dei fiori è unilaterale (tutti i fiori “guardano” da una stessa parte). I fiori sono inoltre disposti a copie e alla base di ogni copia sono presenti delle foglie fiorali o brattee.

I fiori (Melittis melissophyllum)

I fiori sono ermafroditi, zigomorfi, tetraciclici (con i quattro verticilli fondamentali delle Angiosperme: calicecorollaandroceogineceo) e pentameri (calice e corolla formati da cinque elementi).

K (5), C (5), A 2+2, G (2)[5]

Il frutto è formato da quattro acheni liberi di forma globulare e superficie pubescente. È contenuto nel calice persistente.

  1. ^ Eduard Strasburger, Trattato di Botanica., Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
  2. ^ Crescent Bloom, su crescentbloom.com. URL consultato il 31 luglio 2009.
  3. ^ Sandro Pignatti, Flora d'Italia, Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
  4. ^ Giacomo Nicolini, Enciclopedia Botanica Motta, Milano, Federico Motta Editore, 1960.
  5. ^ Tavole di Botanica sistematica, su dipbot.unict.it. URL consultato il 31 luglio 2009 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2011).
  • Giacomo Nicolini, Enciclopedia Botanica Motta. Volume secondo, Milano, Federico Motta Editore, 1960, p. 844.
  • Sandro Pignatti, Flora d'Italia. Volume secondo, Bologna, Edagricole, 1982, p. 452, ISBN 88-506-2449-2.
  • AA.VV., Flora Alpina. Volume secondo, Bologna, Zanichelli, 2004, p. 110.
  • Eduard Strasburger, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, p. 850, ISBN 88-7287-344-4.

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