Notturno op. 48 n. 2 (Chopin)
Notturno op. 48 n. 2 | |
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Compositore | Fryderyk Chopin |
Tonalità | Fa diesis minore |
Tipo di composizione | Notturno |
Numero d'opera | op. 48 |
Epoca di composizione | 1841 |
Pubblicazione | M. Schlesinger, Parigi, 1841 Breitkopf & Härtel, Lipsia, 1842 Wessel, Londra, 1842 |
Dedica | M.lle Laure Duperré |
Durata media | 7 min. |
Organico | |
Il Notturno op. 48 n. 2 in Fa diesis minore è una composizione per pianoforte di Fryderyk Chopin scritta nel 1841.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Chopin compose il secondo Notturno dell'op. 48 mentre si trovava a Nohant nell'autunno del 1841, terminandolo nella prima metà del mese di ottobre; egli scrisse infatti all'amico Julian Fontana a Parigi una lettera in cui lo avvertiva che gli avrebbe spedito entro due giorni alcune opere appena terminate fra cui i due Notturni, affinché li copiasse e li affidasse all'editore per essere pubblicati[1]
A causa dell'inusuale formulazione del Notturno in Do minore e del suo aspetto grandioso e drammatico, questa seconda opera è stata spesso sottovalutata dai critici e dagli studiosi che spesso l'hanno trovata di poco interesse, particolarmente nella parte centrale ritenuta una pura digressione o un semplice e lungo inciso; l'opera è invece tra le più particolari e degne di attenzione in tutta la serie dei Notturni, concepita e realizzata in maniera totalmente diversa dall'op. 48 n. 1[2] Il critico Maurice Bourges, dopo aver ascoltato Chopin suonare questo Notturno durante un concerto, disse: «Un movimento lento, poche note...ma attenzione, niente è più pericoloso di questa apparente semplicità. Qui ogni nota deve essere resa con intelligenza, deve svelare un senso, un'espressione intima» [3] rimarcando la particolarità del Notturno, in particolare la novità della parte centrale da altri così criticata.
Analisi
[modifica | modifica wikitesto]Dopo una brevissima introduzione di sole due battute, l'opera propone una melodia cantabile di grande atmosfera che sembra dare «l'impressione di durare per sempre»;[4] il tema dolce, ininterrotto, scorre impercettibilmente da una frase all'altra con grande fluidità.[5] Completamente diversa è la sezione centrale che si nota immediatamente per una mutazione di tonalità, un inaspettato Re bemolle maggiore, e per il tempo che diventa 3/4. Il brano è costruito con una serie di molte cellule melodiche sempre diversificate, a volte variate, a volte ripetute, ora ascendenti ora discendenti; anche l'espressività muta a più riprese realizzando momenti evocativi di grande intensità.[2] L'atmosfera del Notturno è come se si frantumasse in frasi melodiche brevissime che sembrano quasi sussistere per niente altro che per sé stesse.[4] Nella Ripresa la melodia scorrevole dell'inizio riprende, ma non uguale, più breve e accentuata da intensi accordi. Segue una Coda di notevole lunghezza basata in parte su una scala cromatica discendente, arricchita da fioriture, che porta quindi a un'altra scala, ora ascendente, che deve esser suonata con grande leggerezza; il brano si chiude nella rasserenante tonalità di Fa diesis maggiore.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Lettera di Fryderyk Chopin a Julian Fontana da Nohant del 18 ottobre 1841, in Correspondance de Frédéric Chopin, Richard Masse, Parigi, 1953-1960
- ^ a b Gastone Belotti, Chopin, Torino, EDT, 1984
- ^ Maurice Bourges, Lettres è M.me la Baronesse in Revue et Gazette Musicale de Paris, 17 aprile 1842
- ^ a b Mieczysław Tomaszewski, Nocturne in F sharp minor, Op. 48 No. 2
- ^ André Gide, Notes sur Chopin, Parigi, Revue Internationale de Musique, 1938