Dipartimento dell'Ourthe

Dipartimento dell'Ourthe
Informazioni generali
Nome ufficiale(FR) Département de l'Ourthe
CapoluogoLiegi
Superficie4.357,54 km²[1] (1812)
Popolazione352.264[1] (1812)
Dipendente da Repubblica Francese
Impero Francese
Suddiviso in3 arrondissement
Amministrazione
Forma amministrativadipartimento francese
Evoluzione storica
Inizio1º ottobre 1795
Causaannessione di Liegi alla Francia
Fine30 maggio 1814
Causasconfitta francese e trattato di Parigi (1814)
Preceduto da Succeduto da
Principato vescovile di Liegi
Ducato di Limburgo
Ducato del Lussemburgo
Ducato di Brabante
Abbazia di Stablo
Contea di Namur
Paesi Bassi (bandiera) Provincia di Liegi
Provincia del Reno
Cartografia

Ourthe (uʁt; talvolta scritta anche Ourte a quei tempi) è stato il nome di un dipartimento della Prima Repubblica francese e poi del Primo Impero francese attualmente diviso tra Germania e Belgio. Prende il nome dall'omonimo fiume che scorre nel suo territorio. Istituito nel 1795 a seguito dell'annessione francese dei Paesi Bassi del Sud e della riva sinistra del Reno, il dipartimento dell'Ourthe aveva per capitale Liegi.

Il territorio del dipartimento precedentemente era diviso tra il principato vescovile di Liegi, l'abbazia di Stavelot-Malmedy, i ducati di Limburgo, Lussemburgo e Brabante e la Contea di Namur. Dopo la sconfitta di Napoleone Bonaparte nel 1814, la maggior parte del dipartimento fu annesso al Regno Unito dei Paesi Bassi nella provincia di Liegi, mentre la parte orientale (Eupen, Malmedy, Sankt Vith, Kronenburg, Schleiden) passò alla Provincia del Reno del Regno di Prussia; dopo la prima guerra mondiale, con il trattato di Versailles, Eupen, Malmedy e Sankt Vith passarono al Belgio che li riunì alla provincia di Liegi.

Suddivisione amministrativa

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Il dipartimento era suddiviso nei seguenti arrondissement e cantoni (situazione al 1812):[1]

La popolazione del dipartimento nel 1812 ammontava a 352.264 abitanti, distribuiti su una superficie totale di 435.754 ettari.[1]

  1. ^ a b c d Almanach Impérial an bissextil MDCCCXII, p. 447-448, accesso in Gallica 26 luglio 2013 (fr.)