Palazzo Martinengo da Barco
Palazzo Martinengo da Barco | |
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Il palazzo Martinengo da Barco nell'omonima via | |
Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Località | Brescia |
Indirizzo | Via Moretto |
Coordinate | 45°32′04.68″N 10°13′33.67″E |
Informazioni generali | |
Condizioni | In uso |
Costruzione | XVII secolo |
Uso | Museo |
Questa voce riguarda la zona di: |
Via Moretto |
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Palazzo Martinengo da Barco è un edificio storico di Brescia, situato in piazza Moretto. Dal 2018, dopo anni di inattività, è ritornato ad essere sede della pinacoteca Tosio Martinengo.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il palazzo venne acquistato intorno al 1660 da un ramo della famiglia Martinengo, nobile casata originaria di Bergamo da secoli trasferitasi a Brescia, e più precisamente dai Martinengo da Barco, e venne ristrutturato dal conte Francesco Leopardo II Martinengo pochi anni dopo.
Nel 1884, l'ultimo rappresentante della famiglia Martinengo, Leopardo, lascia in eredità il palazzo al comune di Brescia, insieme alla sua raccolta di quadri e altri oggetti d'arte.
Il comune decise successivamente di spostare l'antica collezione d'arte contenuta nel palazzo Tosio all'interno di Palazzo Martinengo da Barco per sopperire alle dimensioni ristrette di palazzo Tosio, a favore di più ampi spazi.
Nel 1908 venne così inaugurata la pinacoteca Tosio Martinengo in onore dei due palazzi bresciani che hanno contribuito alla sua realizzazione.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La facciata principale, posta sull'ala ovest dell'edificio che si affaccia sulla piazza, è un rifacimento di fine Ottocento fatto in occasione dell'abbattimento, da parte del comune, di alcune case per la realizzazione dell'attuale piazza. Il portale principale invece è ancora il cinquecentesco originale, come il cortiletto interno, la loggia (oggi a campate murate) ed il colonnato.
Nel lato meridionale, quello che oggi si affaccia su sull'attuale via Martinengo da Barco, l'edificio si compone di corpi simmetrici, un tempo ad uso abitativo, collegati da un terzo corpo architettonico con inserito l'altro portale d'ingresso.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Antonio Fappani (a cura di), MARTINENGO da BARCO, in Enciclopedia bresciana, vol. 8, Brescia, La Voce del Popolo, 1991, OCLC 163182000, SBN IT\ICCU\MIL\0273002.
- Fausto Lechi, 5: Il Seicento, in Le dimore bresciane in cinque secoli di storia, V, Brescia, Edizioni di Storia bresciana, 1976, pp. 84-99, SBN IT\ICCU\LO1\0548057.
- Frati V. (a cura di), I musei bresciani. Storia ed uso didattico (Atti del III seminario sulla didattica dei beni culturali), Brescia, 1985.
- Passamani B., Guida alla Pinacoteca Tosio-Martinengo di Brescia, Brescia, 1988.
- Stradiotti R., CAPE 1946-1996, Musei per il domani, Brescia, 1996, pp. 197-210.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Palazzo Martinengo da Barco
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- G. Tognazzi (a cura di), Palazzo Martinengo da Barco, su lombardiabeniculturali.it, 2003. URL consultato il 31 maggio 2020.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 191781945 · J9U (EN, HE) 987007294519605171 |
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