Paolo Treves
Paolo Treves | |
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Deputato della Repubblica Italiana | |
Legislatura | AC, I, II |
Gruppo parlamentare | PSLI, PSDI |
Collegio | Milano |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria (AC), Partito Socialista dei Lavoratori Italiani (I Leg.), Partito Socialista Democratico Italiano (II Leg.) |
Titolo di studio | Laurea in Giurisprudenza e in Scienze politiche |
Università | Università degli Studi di Torino |
Professione | docente universitario, giornalista pubblicista |
Paolo Treves (Milano, 27 luglio 1908 – Fregene, 4 agosto 1958) è stato un politico, pubblicista, politologo e antifascista italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]La famiglia e gli inizi
[modifica | modifica wikitesto]Figlio del deputato socialista gradualista Claudio Treves, fu segretario dell'esponente del socialismo italiano Filippo Turati, amico e collega del padre, finché quest'ultimo rimase in Italia, prima della sua avventurosa fuga in Francia nel 1926.
Anche il padre nel 1926 era espatriato clandestinamente in Francia, e da allora i suoi familiari erano stati strettamente sorvegliati [1].
A Parigi Claudio Treves aveva ricostituito con Turati il Partito Socialista Unitario dei Lavoratori Italiani (PSULI), che il 19 luglio 1930, in occasione del XXI Congresso socialista in esilio, si riunificò con il PSI di Pietro Nenni.
Era cugino dello scrittore, pittore e politico italiano Carlo Levi, che fu anch'egli antifascista e perseguitato dal regime fascista.
L'attività antifascista
[modifica | modifica wikitesto]Nell'autunno del 1938 a seguito dell'entrata in vigore delle leggi razziali in Italia, Treves, impossibilitato a trovare lavoro, fu costretto ad emigrare a Londra, nel Regno Unito.
Qui fu raggiunto nell'esilio dal fratello Piero, storico dell'antichità e della letteratura italiana dell'Ottocento.
Dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale i due fratelli curarono, dal 1940 al 1945, una rubrica radiofonica per gli italiani, diffusa da Radio Londra.
L'impegno politico nel dopoguerra
[modifica | modifica wikitesto]Tornato in Italia, s'iscrisse al Partito Socialista di Unità Proletaria (PSIUP-PSI) e fu eletto all'Assemblea Costituente.
Nel 1947 aderì al PSLI-PSDI per il quale fu eletto deputato per due legislature, dal 1948 al 1958.
Fu anche sottosegretario di Stato al Commercio con l'Estero, dall'11 febbraio 1954 al 19 maggio 1957, nei governi Scelba e Segni I.
L'attività accademica
[modifica | modifica wikitesto]Fu docente di Dottrine politiche e Filosofia del diritto all'Università degli Studi di Firenze.
Compì studi su Tommaso Campanella, Francesco Guicciardini, Hugues-Félicité Robert de Lamennais, Joseph de Maistre, e fu autore di scritti di polemica politica.
Vita privata
[modifica | modifica wikitesto]Fabio Treves, suo nipote, è un affermato musicista.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Paolo Treves, Quel che ci ha fatto Mussolini, Torino, Einaudi, 1945.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- A. Ricciardi, Paolo Treves. Biografia di un socialista diffidente, Milano, Franco Angeli, 2018.
- F. Fiorani, Paolo Treves. Tra esilio e impegno repubblicano (1908-1958), Roma, Donzelli, 2020.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Paolo Treves
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Trèves, Paolo, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Treves, Paolo, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- Francesca Fiorani, TREVES, Paolo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 96, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2019.
- Paolo Treves, su siusa.archivi.beniculturali.it, Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche.
- (EN) Opere di Paolo Treves, su Open Library, Internet Archive.
- Paolo Treves, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
- Paolo Treves, su Camera.it - Assemblea Costituente, Parlamento italiano.
- Paolo Treves, su Camera.it - I legislatura, Parlamento italiano.
- Paolo Treves, su Camera.it - II legislatura, Parlamento italiano.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 120697439 · ISNI (EN) 0000 0000 8189 3816 · SBN RAVV019485 · BAV 495/270603 · LCCN (EN) n92087694 · GND (DE) 119502488 · BNF (FR) cb12993417d (data) · CONOR.SI (SL) 253036131 |
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