Persicaria
Persicaria Mill., 1754 è un genere di piante spermatofite dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle Poligonacee[1], dall'aspetto di piccole erbacee annuali o perenni, aromatiche e dalla tipica infiorescenza a spiga.
Etimologia
[modifica | modifica wikitesto]Il nome (Persicaria) deriva dal fatto che le foglie di alcune specie di questo genere sono molto simili a quelle del pesco.
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Radici
[modifica | modifica wikitesto]Radici secondarie da rizoma, o da stolone.
Fusto
[modifica | modifica wikitesto]Il fusto normalmente è diviso in due parti: quella sotterranea è un rizoma, a volte contorto e squamoso; quella superiore è eretto o prostrato, a sezione cilindrica, pubescente o glabro, più o meno ramoso e provvisto di nodi. La parte più caratteristica è data dalla presenza di particolari stipole membranose con bordi cigliati o sfrangiati, cilindriche e inguainanti il fusto stesso chiamate ocree di colore rossastro, marrone o anche trasparenti.
Foglie
[modifica | modifica wikitesto]Le foglie sono normalmente decidue, hanno la forma lanceolata più o meno stretta o allargata. Quelle basali sono più larghe e grandi e normalmente sono picciolate; quelle cauline sono più strette e più piccole e sono sub-sessili. Quasi tutte sono penninervie.
Infiorescenza
[modifica | modifica wikitesto]L'infiorescenza tipica è una spiga peduncolata composta da diverse decine di fiori regolari. La posizione dell'infiorescenza può essere all'ascella delle foglie o terminale.
Fiori
[modifica | modifica wikitesto]La struttura dei fiori delle piante di questo genere è diversa dal “classico” fiore delle Angiosperme in quanto il calice e la corolla non sono ben differenziati; abbiamo quindi un perigonio con diversi tepali (e non un perianzio con un calice e i suoi sepali e una corolla con i suoi petali). Questa “diversità” non sempre è chiara e ben definita, o accettata dai vari botanici, per cui in alcuni casi strutture di questo tipo si definiscono come “perianzio corollino con tepali”[2] oppure “perianzio aciclico”[3]
I fiori sono ermafroditi (in alcune specie sono unisessili: Persicaria amphibia o Persicaria hydropiperoides), attinomorfi e pentameri. Possono inoltre essere pedicellati oppure sessili.
- * P 4-5, A 4-8, G 2-3[4]
- Perigonio: il perigonio è formato da 4-5 tepali. In genere questi sono connati alla base. Il colore di questa parte del fiore può essere bianco, bianco-verdastro, rosato, rosso o viola, ma anche giallastro.
- Androceo: gli stami variano (da 4 a 8); mediamente sono dei lunghi filamenti connati alla base. Le antere sono ellittiche-ovali di vari colori (gialle, rosse o rosa).
- Gineceo: gli stili sono 2 – 3, eretti, connati alla base ma liberi nella parte superiore, su un ovario supero sincarpico formato da tre carpelli.
Frutti
[modifica | modifica wikitesto]I frutti sono degli acheni racchiusi nel perigonio che in genere è persistente. Il loro colore è quasi sempre marrone scuro; non sono alati, ed hanno una forma discoide biconvessa o sferoidale. A volte sono trigoni.
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]Il genere ha una distribuzione cosmopolita[1]
È presente in tutta Italia a tutte le quote (basse – medie) e negli habitat più diversi. Delle 14 specie spontanee della flora italiana ben 13 vivono sull'arco alpino (solo la specie Persicaria salicifolia ne è esclusa). La tabella seguente mette in evidenza alcuni dati relativi all'habitat, al substrato e alla diffusione delle sole specie alpine.
Specie | Comunità vegetali | Piani vegetazionali | Substrato | pH | Livello trofico | H2O | Ambiente | Zona alpina |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|
P. alpina | 13 | subalpino | Ca-Si Si | acido | alto | medio | F3 | arco alpino occidentale e centrale |
P. amphibia | 1 | collinare montano | Ca-Si Si | neutro | alto | acquatico | A1 A3 A4 B1 | TO AO e Alpi centro-orientali |
P. capitata | collinare | Ca Si | neutro | alto | umido | B2 B9 | NO | |
P. hydropiper | 2 | collinare montano | Ca-Si Si | acido | medio | umido | A4 B1 B2 B5 | tutto l'arco alpino |
P. lapathifolia | 2 | collinare montano | Ca Si | neutro-basico | alto | umido | A4 B1 B2 B5 | tutto l'arco alpino |
P. maculosa | 2 | collinare montano | Ca Si | acido | alto | medio | B1 B2 B5 | tutto l'arco alpino |
P. minor | 2 | collinare montano | Ca Ca-Si | acido | alto | umido | A4 B1 B2 B5 | tutto l'arco alpino escluso CN |
P. mitis | 2 | collinare montano | Ca Si | neutro | alto | umido | A4 B1 B2 B5 | tutto l'arco alpino escluso CN |
P. nepalensis | 13 | montano | Ca Si | neutro | basso | medio | B2 B5 | BL TN VA |
P. orientalis | 2 | collinare | Ca-Si Si | acido | alto | medio | B2 G4 B9 | zone centrali delle Alpi |
P. polystachya | 5 | collinare | Ca Si | acido | alto | medio | B2 G4 | NO |
Legenda e note alla tabella.
Per il “substrato” con “Ca/Si” si intendono rocce di carattere intermedio (calcari silicei e simili); vengono prese in considerazione solo le zone alpine del territorio italiano (sono indicate le sigle delle province).
- Comunità vegetali:
- 1 = comunità acquatiche natanti o sommerse
- 2 = comunità terofiche pioniere nitrofile
- 5 = comunità perenni nitrofile
- 11 = comunità delle macro- e megaforbie terrestri
- 10 = comunità delle praterie rase dei piani subalpino e alpino con dominanza di emicriptofite
- 13 = comunità arbustive
- Ambienti:
- A1 = acque permanenti
- A3 = ambienti acquatici come rive, stagni, fossi e paludi
- A4 = ambienti umidi, temporaneamente inondati o a umidità variabile
- B1 = campi, colture e incolti
- B2 = ambienti ruderali, scarpate
- B5 = rive, vicinanze corsi d'acqua
- B9 = zone coltivate
- F3 = prati e pascoli mesofili e igrofili
- F5 = praterie rase subalpine e alpine
- G4 = arbusteti e margini dei boschi
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]Il genere Persicaria comprende oltre 130 specie[1].
Variabilità
[modifica | modifica wikitesto]Le specie di questo genere si presentano in diverse varietà e forme adattate agli ambienti più diversi. Quando questo genere faceva parte del gruppo Polygonum, Fiori (Adriano Fiori, botanico italiano 1865 – 1950) aveva suddiviso le specie spontanee dell'Italia in tre sezioni (suddivisione che ovviamente rimane ancora valida per comprendere meglio i vari caratteri distintivi del genere di questa scheda) :
- Gruppo 1A : le stipole ocreate hanno un margine fogliaceo patente (sono inoltre caduche); le foglie hanno una lamina molto larga ed è penninervia;
- Sezione AMBLYGONIUM (Persicaria orientalis, Persicaria alpina)
- Gruppo 1B : le ocree sono disposte ad angolo retto; le foglie sono lanceolate e comunque strette; la lamina è penninervia;
- Gruppo 2A : i fusti sono semplici (non ramosi) ed hanno una sola spiga terminale; la radice è un rizoma ingrossato a tubero;
- Gruppo 2B : i fusti sono ramosi; l'infiorescenza è composta da più spighe oppure da fiori solitari all'ascella delle foglie (queste piante però non sono mai tuberose); le foglie sono più lunghe di 4 cm; le ocree hanno la lamina intera; i cotiledoni sono “accombenti”, ossia nel seme le “radicicole” sono piegate sul margine dei cotiledoni, e si sviluppano sulla linea di fenditura di separazione degli stessi[5].
- Sezione PERSICARIA (Persicaria amphibia, Persicaria maculosa, Persicaria lapathifolia).
Attualmente i criteri di circoscrizione del genere seguono gli studi di P. Ronse Decraene et al. (2000) e K. Haraldson (1978)[6] che dividono il genere in cinque sezioni:
- Tovara (Adanson) H. Gross (1913) : gli stili sono persistenti e si trovano sormontati sui frutti acheni; le infiorescenze sono esigue e a volte interrotte.
- Echinocaulon (Meisner) H. Gross (1913) : i fusti hanno un portamento prostrato; le infiorescenze sono ascellari o terminali e sempre continue; gli stili sono decidui.
- Cephalophilon (Meisner) H. Gross (1913) : i fusti hanno generalmente un portamento eretto; le foglie hanno una lamina a forma triangolare con un picciolo alato.
- Rubrivena (M. Král) SP Hong (1993) : i fusti sono eretti e ramificati nella parte alta; le foglie sono lanceolate con margine intero; le infiorescenze sono quasi tutte terminali; i tepali sono connati solo alla base (meno di 1/5 della loro lunghezza).
- Persicaria : i fusti sono eretti; il perianzio è campanulato e i tepali sono connati per buona parte della loro lunghezza.
Specie spontanee della flora italiana
[modifica | modifica wikitesto]Per meglio comprendere ed individuare le varie specie del genere (solamente per le specie spontanee della nostra flora) l'elenco che segue utilizza in parte il sistema delle chiavi analitiche[2].
- Gruppo 1A : le foglie basali sono composte (un grande lobo centrale a forma triangolare e due lobi laterali molto più piccoli posizionati alla fine del picciolo); l'infiorescenza non è a spiga;
- Persicaria nepalensis (Meisn.) Miyabe - Poligono del Nepal : l'altezza massima che può arrivare è di 40 cm; i fiori sono disposti in glomeruli all'ascella delle foglie; il perianzio è giallo-verde. La forma biologica è terofita reptante (T rept) con un ciclo biologico annuo; il tipo corologico è Orof. Paleotropicale; è una pianta rara e si trova nel bellunese e nella provincia di Varese fino a 1400 m s.l.m..
- Gruppo 1B : le foglie sono semplici a lamina intera; l'infiorescenza è una spiga o pannocchia terminale;
- Gruppo 2A : l'infiorescenza è a forma di pannocchia ramosa;
- Persicaria alpina (All.) H. Gross - Poligono alpino : la pianta è alta fino a 70 cm; il fusto è eretto; le foglie sono lanceolate con margine ondulato; il colore dei fiori è bianco-giallastro. Il ciclo biologico della pianta è perenne; la forma biologica è geofita rizomatosa (G rhiz); il tipo corologico è Eurasiatico; si trova sui prati alpini dai 800 ai 1800 m s.l.m.; in Italia è presente raramente e solamente sulle alture del nord-ovest.
- Gruppo 2B : l'infiorescenza è una semplice spiga;
- Gruppo 3A : le foglie hanno una forma ovale e sono molto lunghe;
- Persicaria orientalis (L.) Spach - Poligono orientale : può raggiungere i 2 metri di altezza; il fusto è giallastro e pubescente; l'infiorescenza è formata da spighe che terminano in una pannocchia piuttosto scomposta; il colore dei fiori è rosso-corallo. Il ciclo biologico della pianta è annuo; la forma biologica è terofita scaposa (T scap); il tipo corologico è Asiatico tropicale; fondamentalmente è una pianta importata e quindi naturalizzata in Italia; si trova al nord fino 500 m s.l.m..
- Gruppo 3B : le foglie sono brevi ed hanno forma lanceolata-lineare;
- Gruppo 4A : il fusto è semplice (non ramificato) e la spiga è unica;
- Gruppo 4B : il fusto è ramificato con una spiga alla fine di ogni ramo;
- Gruppo 5A : le spighe sono densamente fiorite e il loro asse è eretto:
- Persicaria amphibia (L.) Gray – Poligono amfibio : è una pianta acquatica, metà sommersa; le foglie sono natanti ed hanno una base rotonda; il colore dei fiori è bianco-purpureo. Il ciclo biologico della pianta è perenne; la forma biologica è geofita rizomatosa (G rhiz); il tipo corologico è Subcosmopolita; si trova nelle acque stagnanti e zone paludose, è comune in tutta Italia fino a 1400 m s.l.m..
- Persicaria maculosa (Raf.) S.F. Gray - Poligono persicaria : può arrivare fino a 120 cm di altezza; le ocree sono pubescenti con margine cigliato - fimbriato e avvolgono strettamente il fusto; le foglie hanno la base acuta; i fiori sono bianchi e rosa. Il ciclo biologico della pianta è annuo; la forma biologica è terofita scaposa (T scap); il tipo corologico è Subcosmopolita; si trova nei campi coltivati o sui bordi delle strade, su tutto il territorio italiano, fino a 1300 m s.l.m..
- Persicaria lapathifolia (L.) Gray – Poligono nodoso : può arrivare fino a 120 cm di altezza; le ocree sono glabre e hanno un bordo quasi intero e avvolgono mollemente il fusto; le foglie hanno la base acuta ; i fiori sono bianco-verdastri. Il ciclo biologico della pianta è annuo; la forma biologica è terofita scaposa (T scap); il tipo corologico è Paleotemperato divenuto poi Cosmopolita; si trova in ambienti ruderali e coltivi, su tutto il territorio italiano, fino a 1300 m s.l.m..
- Gruppo 5B : le spighe non sono formate da molti fiori e a volte sono interrotte; l'asse della spiga è incurvato;
- Gruppo 6A : le foglie hanno un acre sapore di pepe; il perianzio è ghiandoloso;
- Persicaria hydropiper (L.) Spach – Poligono pepe d'acqua : è una pianta alta fino a 80 cm con fusti prostrati ma ascendenti e robusti; le spighe sono lunghe fino a 5 cm lievemente arcuate di colore biancastro. Il ciclo biologico della pianta è annuo; la forma biologica è terofita scaposa (T scap); il tipo corologico è Circumboreale; si trova in ambienti umidi e fangosi, su tutto il territorio italiano, fino a 1300 m s.l.m..
- Gruppo 6B : il sapore delle foglie è erbaceo; il perianzio è privo di ghiandole;
- Persicaria mitis (Schrank) Assenov - Poligono mite : il bordo della foglia è intero; le spighe si presentano con infiorescenza interrotta e sono incurvate, quasi pendenti; i fiori hanno un colore bianco-roseo; il frutto achenio ha una forma triangolare. Il ciclo biologico della pianta è anno; la forma biologica è terofita scaposa (T scap); il tipo corologico è Europeo-Caucasico; si trova in ambienti umidi in prevalenza al nord e centro, fino a 800 m s.l.m..
- Persicaria minor (Huds.) Opiz - Poligono minore : la pianta arriva fino a 120 cm di altezza; il bordo della foglia è intero; le spighe si presentano con infiorescenza interrotta ed hanno un portamento obliquo ma sono diritte; il colore dei fiori è bianco-verdastro; il frutto (un achenio) è piano-convesso. Il ciclo biologico della pianta è anno; la forma biologica è terofita scaposa (T scap); il tipo corologico è Subcosmopolita; si trova in ambienti umidi in prevalenza al nord e centro, fino a 800 m s.l.m..
- Persicaria salicifolia (Brouss. ex Willd.) Assenov – Poligono seghettato : è una pianta che può arrivare fino a 70 cm di altezza; il bordo delle foglie è seghettato, quasi cigliato; le spighe sono abbastanza regolarmente cilindriche. Il ciclo biologico della pianta è perenne; la forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap); il tipo corologico è Subcosmopolita; si trova in ambienti umidi in prevalenza al centro e sud, fino a 800 m s.l.m..
Due nuove specie non sono inserite negli elenchi della “Flora d'Italia” di Pignatti, che invece compaiono in altri testi più recenti[7]:
- Persicaria capitata (Buch.-Ham. ex D. Don) Gross. - Poligono capitato : è una pianta alta fino a 30 cm; il fusto è a portamento prostrato-ascendente, di colore rossiccio e pubescente; le foglie sono lanceolate- ovali con una vistosa macchia nera a “V” rovesciata; l'infiorescenza è del tipo globoso bianco-rosato. Il ciclo biologico della pianta è perenne; la forma biologica è geofita rizomatosa (G rhiz) ; il tipo corologico è Eurasiatico; si trova in ambienti ruderali e coltivi fino a 800 m s.l.m. nella sola provincia di Novara.
- Persicaria polystachya (Wall. ex Meisn.) H. Gross (sinonimo = P. wallichii Greuter & Burdet) – Poligono a spighe numerose : è una pianta abbastanza alta (fino a 200 cm); il fusto è eretto e ramoso; le foglie sono lanceolate con margine ondulato; l'infiorescenza (molto numerosa) è a pannocchia con fiori bianchi lunghi al massimo 6 mm. Il ciclo biologico della pianta è perenne; la forma biologica è geofita rizomatosa (G rhiz); il tipo corologico è Asiatico; si trova in ambienti ruderali, arbusteti e margini dei boschi fino a 800 m s.l.m. nella sola provincia di Novara.
Generi simili
[modifica | modifica wikitesto]I generi che più si avvicinano a quello della presente scheda sono ovviamente quelli che sono stati separati ultimamente.
- Fagopyrum Miller: (per le caratteristiche di questo genere vedere il paragrafo “Variabilità”) questo genere in precedenza era incluso nel genere Polygonum.
- Fallopia Adanson: sono piante unicamente terrestri, con fusti volubili e rampicanti e infiorescenze con numerose spighe ramificate. Questo genere in precedenza era incluso nel genere Polygonum.
- Polygonella Michaux (1803) : questo genere ha molte somiglianze con il genere Polygonum (nella struttura dei fiori e del polline) ma non è presente in Italia, si trova solo in America del Nord: probabilmente è un genere endemico di quelle zone. Alcuni botanici non riconoscono la sua autonomia tassonomica per cui spesso le sue specie sono incluse nel genere Polygonum.
- Polygonum L. (1753) – Poligono: (la maggior parte delle specie “Persicaria” appartenevano a questo genere) sono soprattutto piante cespugliose e molto ramose; i fiori sono singoli, non a spiga e disposti all'ascella delle foglie.
Usi
[modifica | modifica wikitesto]La maggior parte delle piante di questo genere sono erbacce invasive o in tutti i casi poco utili a parte qualche utilizzo nel giardinaggio di copertura e riempimento.
Farmacia
[modifica | modifica wikitesto]Alcune specie (Persicaria maculosa) sono usate nella medicina popolare per proprietà curative di vario tipo (vulnerarie, diuretiche o astringenti).
Cucina
[modifica | modifica wikitesto]In cucina vengono usate soprattutto le foglie (nell'insalata se giovani, oppure cotte se raccolte dopo); altre specie sono usate al posto del pepe; alcune ricette propongono i semi di queste piante con curry oppure da usarsi dopo che sono torrefatti.
Industria
[modifica | modifica wikitesto]L'industria ricava soprattutto coloranti dalle parti aeree di queste piante.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Persicaria, su Plants of the World Online, Royal Botanic Gardens, Kew. URL consultato il 3 agosto 2023.
- ^ a b Sandro Pignatti, Flora d'Italia, Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
- ^ Giacomo Nicolini, Enciclopedia Botanica Motta, Milano, Federico Motta Editore, 1960.
- ^ Tavole di Botanica sistematica, su dipbot.unict.it. URL consultato il 24 novembre 2008 (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2009).
- ^ 1996 Alfio Musmarra, Dizionario di botanica, Bologna, Edagricole.
- ^ Flora of North America, su efloras.org. URL consultato il 10 dicembre 2008.
- ^ AA.VV., Flora Alpina, Bologna, Zanichelli, 2004.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Giacomo Nicolini, Enciclopedia Botanica Motta. Volume terzo, Milano, Federico Motta Editore, 1960, p. 390.
- Sandro Pignatti, Flora d'Italia. Volume primo, Bologna, Edagricole, 1982, p. 138, ISBN 88-506-2449-2.
- AA.VV., Flora Alpina. Volume primo, Bologna, Zanichelli, 2004, p. 368-374.
- 1996 Alfio Musmarra, Dizionario di botanica, Bologna, Edagricole.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Persicaria
- Wikispecies contiene informazioni su Persicaria
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Botanica Sistematica, su homolaicus.com. URL consultato il 10-12-2008.
- ZipcodeZoo.com. URL consultato il 10-12-2008.
- Index synonymique de la flore de France, su www2.dijon.inra.fr. URL consultato il 10-12-2008.
- Crescent Bloom, su crescentbloom.com. URL consultato il 10-12-2008.
- Flora of North America, su efloras.org. URL consultato il 10-12-2008.
Controllo di autorità | GND (DE) 1094886882 · J9U (EN, HE) 987007549928005171 |
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